Obiettivi

L’iniziativa Digital University mira alla valorizzazione del patrimonio informativo dell’Università di Trento attraverso l’adozione di strategie di gestione dei dati che ne garantiscano la qualità e favoriscano il riuso. Questo consente all’Università di offrire molteplici servizi digitali ad una vasta platea di attori (docenti e ricercatori, studenti, organi di governo, alumni…) diventando più efficiente e trasparente.

La storia

L'iniziativa Digital University nasce nel gennaio del 2015 come progetto di ricerca e innovazione co-finanziato dall’Università degli Studi di Trento e il CINECA. Prende spunto dai temi trattati dal progetto di ricerca europeo Smart Society (2013-2016) di cui l'Università di Trento è stata coordinatrice. I temi includono: l'università in quanto società ibrida di persone ed artefatti tecnologici, profilazione delle persone in base alle competenze, individuazione dei giusti incentivi, tracciamento della provenienza del dato, aspetti etici di buon governo che includono in particolare la tutela dei dati personali.

Elaborazione ed archiviazione dati

I dati estratti dalle diverse sorgenti dati vengono elaborati, archiviati e gestiti da un sistema chiamato il Knowledge HUB, che aggrega e correla i dati estratti da diversi sistemi informativi. Per aggregazione si intende il processo di migrazione (o meglio di copia ed indicizzazione) dei dati in un'unica banca dati secondo un nuovo formato unico. Per correlazione si intende il processo che permette di creare relazioni tra i dati che riguardano lo stesso oggetto ed inizialmente sparsi su più archivi. Ad esempio, la tecnologia utilizzata permette di associare ad ogni docente i dati relativi a tutte le sue pubblicazioni, corsi e progetti recuperati dalle diverse sorgenti.

I dati vengono così inizialmente organizzati in un grafo della conoscenza. I nodi del grafo corrispondono ai vari oggetti gestiti (persone, pubblicazioni, corsi, progetti, luoghi) e gli archi rappresentano le relazioni tra di essi (autore, professore, coordinatore). Questa infografica mostra come le informazioni vengono estratte dalle sorgenti di dati grezzi per poi essere raffinate e organizzate automaticamente in un grafo di conoscenza. Sono proprio le informazioni del grafo della conoscenza ad essere riusate dai diversi servizi.

infografica du

I grafi della conoscenza sono alla base di sistemi di successo come il motore di ricerca Google e Facebook. I dati vengono poi estratti dal Knowledge HUB per costruire degli indici (detti Spoke) che vengono interrogati in modo efficiente da apposite API che consentono di erogare i singoli servizi.

Da un punto di vista tecnologico, la piattaforma ha beneficiato delle metodologie e degli strumenti sviluppati dal gruppo di ricerca KnowDive del Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione di Ateneo. In termini di innovazione, dalla prima versione della piattaforma che richiedeva due giorni per l’elaborazione di tutti i dati, si è arrivati nel 2021 ad una versione del tutto rinnovata in grado di elaborare tutti i dati (costruzione del grafo) e produrre gli indici in soli 6 minuti.

I servizi Digital University di UniTrento

Il portale Digital University: si tratta di una ricca rubrica che offre informazioni sul personale e sulle strutture dell’Università di Trento. Il personale include sia accademici (ad esempio docenti, ricercatori, dottorandi) che tecnici-amministrativi e dirigenti. Vengono fornite le informazioni di contatto (email, telefono, fax, indirizzo), curriculum, pubblicazioni, didattica, tesi, e progetti. Per le strutture, il servizio fornisce una panoramica ed informazioni di dettaglio relative agli organi istituzionali, le strutture accademiche e gestionali di Ateneo.

La dashboard di Ateneo: si tratta di uno strumento di monitoraggio per il supporto decisionale che fornisce statistiche e grafici utili alla governance di Ateneo per valutare trend, punti di forza e punti su cui migliorare.

Open Data: recependo le linee guida nazionali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, l'Ateneo mette a disposizione della società i suoi dati più rappresentativi in formato aperto. I dati di Ateneo sono pubblicati sul catalogo provinciale degli Open Data, il quale garantisce una pubblicazione secondo i migliori standard europei e nazionali.

Il gruppo di lavoro

Il gruppo di lavoro, coordinato dal dottor Vincenzo Maltese, comprendeva Alessandro Ercolani, Eyueal Haile, Juan Laconich e Teresio Poggio. 

Hanno collaborato al progetto la Direzione Sistemi informativi (Andrea Mongera, Michele Bortolotti, Mauro Ferrari, Maurizio Festi, Mauro Filippi, Filippo Moser, Elena Rizzi, Luca Zancanella, Stefano Zanelli), la Direzione Direzione Ricerca e Sistema Bibliotecario d’Ateneo (Vanessa Ravagni, Francesca Valentini) e la Direzione Generale (Vania Bellamoli, Paola Bonadiman, Daniela Costantini, Paola Fusi, Manuela Galuppo, Marco Prest, Miriam Sebastiani).

Il progetto ha beneficiato di una Consulta di Ateneo i cui membri che negli anni si sono alternati sono stati nominati dai singoli dipartimenti e centri di Ateneo (Renato Lo Cigno, Diego Ponte, Leonardo Ricci, Umberto Izzo, Bruno Majone, Vincenzo D'Andrea, Andrea Del Prete, Jorge Canals Piñas, Roberto Zunino, Andrea Rossato, Ivano Bison, Paola Capuana, Michele Perazzolli, Nicola Segata, Roberto Zamparelli, Stefano Benati, Emanuele Curzel, Riccardo Rigon, Gian Franco Dalla Betta, Duccio Rocchini).

Privacy

Il sistema è stato disegnato secondo metodologie di privacy-by-design, ovvero considerando la privacy come un fondamentale requisito sin dalla sua progettazione. Le informazioni vengono gestite nella piena tutela dei dati personali e nel rispetto dei diritti di proprietà intellettuale. Le applicazioni sviluppate sono state progettate per essere in linea con le finalità previste per i dati dei sistemi informativi alla fonte.

Per maggiori informazioni consultare le informative pubblicate su ciascun servizio offerto.