Conflitto. Pace. Costruzione dello Stato e Istituzioni Locali
Il contesto
Da circa 20 anni organizzazioni multilaterali come le Nazioni Unite - spesso in partnership con istituzioni economiche quali il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale - organizzazioni regionali, agenzie
governative e organizzazioni non governative hanno intensificato le proprie attività nelle aree di conflitto e post-conflitto. Tutti questi attori internazionali hanno operato principalmente per sostenere
la transizione dalla guerra alla pace, e – in questo sforzo – si sono sempre più impegnati per facilitare il lento consolidamento di istituzioni democratiche e per contribuire alla creazione
di economie di mercato, secondo i principi liberali prevalenti dalla fine della Guerra Fredda.
Nella maggior parte dei casi, tuttavia, queste transizioni sono state solo parziali o incomplete se non addirittura
fallimentari, funzionando da preludio a nuove fasi di instabilità politica e conflitto armato.
La proposta
Il Convegno “Conflitto, Pace, Costruzione dello Stato e Istituzioni locali” si propone di approfondire i vari aspetti di questi processi in una prospettiva interdisciplinare e multilivello, analizzando
le componenti fondamentali dello state-building con particolare riferimento alle istituzioni e ai contesti locali, dove più spesso avviene l'interazione tra attori governativi e non governativi dell'intervento
internazionale e tra questi e le comunità locali.
Si dibatteranno aspetti critici e sfide che emergono dalla valutazione empirica dei risultati degli interventi in cinque ambiti fra loro interconnessi:
istituzioni politiche, economia, sicurezza, cultura e società civile.
Questa scelta nasce dall’osservazione di come attorno agli interventi di state-building, espressione della rinnovata attenzione
dell’azione di peacebuilding, sia andata concentrandosi la parte più significativa del dibattito scientifico e di policy su interventi di assistenza e aiuto internazionale, dopo che il decennio
degli anni ’90 ha messo in luce i limiti delle formule e delle ricette di ricostruzione ispirate a principi neo-liberali e la fragilità delle istituzioni (nazionali e locali) coinvolte nelle difficili
trasformazioni post-conflitto.
Il Convegno si propone di portare in Italia elementi chiave di questo dibattito adottando una prospettiva di valutazione che ne metta in rilievo criticità e potenzialità;
di far emergere elaborazioni e pratiche proponendosi di rendere i contenuti accessibili a chi opera e studia nell’ambito della cooperazione internazionale, dello sviluppo e della costruzione della pace.
Il Convegno si articolerà in quattro sessioni tematiche di lavoro:
• Agire nelle crisi. Tra peacekeeping e peacebuilding
• Uscire dalle crisi. Tra
peacebuilding e state-building
• Costruzione dello Stato e Istituzioni locali
• Costruzione dello Stato e impatto della cooperazione internazionale
I lavori si apriranno con una sessione dedicata al dibattito internazionale sullo state-building, per concludersi con una tavola rotonda di approfondimento sui temi emersi nelle due giornate.
Durante
tutti i lavori sarà allestita un’area di Poster Session in cui saranno visionabili alcuni progetti ed esperienze di organizzazioni impegnate in contesti di conflitto o post-conflitto. I referenti
delle organizzazioni saranno disponibili a rispondere a domande e ad un confronto su aspetti inerenti la loro esperienza.
Giovedì 1 marzo:
- Archivio video 1
- Archivio video 2
- Archivio video 3
Venerdì 2 marzo:
- Archivio video 1
- Archivio video 2
- Archivio video 3