Uno dei principali ambiti attraverso cui stereotipi e pregiudizi di genere vengono prodotti e veicolati è senza dubbio la comunicazione verbale. Il linguaggio è infatti uno strumento e una pratica che da un lato riflette le asimmetrie presenti all’interno della società e a sua volta contribuisce a consolidarle, tramite la costruzione e il rafforzamento di nuovi e vecchi stereotipi, e dall’altro ha la capacità di agire su di essi per contrastarli, neutralizzarli e modificarli.

Partendo da questi presupposti l’Università degli Studi di Trento ha deciso di impegnarsi in un processo di riflessione e consapevolizzazione rispetto all’utilizzo del linguaggio e delle immagini, al fine di promuovere un uso non discriminatorio della lingua italiana nei vari ambiti della vita quotidiana della comunità universitaria (eventi pubblici, produzione di testi amministrativi, comunicazioni), e attento alla scelta delle immagini come esempio reale di una comunità libera, aperta e inclusiva.

Questa scelta si pone da un lato in sintonia con le indicazioni europee (Direttiva UE/54/2006 e le linee guida relativa a “La neutralità di genere nel Parlamento Europeo”, 2008) che con quelle nazionali (Direttiva 23 Maggio 2007 “Misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche”), così come con quanto previsto dal Piano Azioni Positive dell’Università di Trento.

In questa prospettiva è stato costituito un gruppo di lavoro composto da docenti di diversi ambiti disciplinari che hanno preso in considerazione i diversi materiali testuali presenti all’interno dell’Ateneo (documenti amministrativi, pagine web, materiali informativi) giungendo alla definizione di “Linee guida per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo”, come risposta all’invito dell’Accademia della Crusca ad un uso corretto della lingua nel rispetto della grammatica italiana, in cui non esiste la forma neutra e nomi, ruoli e professioni vanno declinate al maschile o al femminile.

Fanno parte del gruppo di lavoro:
Barbara Poggio, Serenella Baggio, Giulia Boato, Giovanna Covi, Vincenzo D’Andrea, Alessia Donà, Francesco Ghia, Ines Mancini, Patrizia Tomio, Paola Villa, Silvano Zucal.