Trento vuole diventare Capitale italiana della cultura per il 2018. È un’impresa collettiva di Trento e di tutto il Trentino, come l’ha definita il sindaco Alessandro Andreatta, che coinvolge il Comune, Provincia e molte altre realtà del territorio tra cui Isa-Istituto Atesino di Sviluppo, Gruppo ITAS Assicurazioni, Dolomiti Energia e fondazione Caritro- Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

“Trento si candida a Capitale italiana della Cultura 2018 con l'intento di mostrare come la cultura, intesa in tutte le sue ampie declinazioni, possa costituire una bussola di rinnovamento delle città e occasione per riaccendere passioni e intraprendenza dei territori”. Così esordisce il dossier “Tn18” consegnato al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Il progetto non vuole presentare un semplice  calendario di iniziative in vista del 2018, ma attraverso i contenuti si propone di costruire una città diversa che sappia andare “Oltre le mura”. “Oltre” è infatti la parola chiave: “Oltre la linea di divisione tra le persone, tra le lingue e le culture, tra  saperi, le pratiche e i linguaggi che impediscono comunicazione e relazione”. Ma anche “Oltre i confini amministrativi della città, attraverso osmosi e riverberi verso il territorio prossimale e quelli più distanti”.
Iniziative, eventi, interventi di miglioramento urbano, di rigenerazione e di promozione che hanno l'ambizione di lasciare un'eredità durevole, nel medio-lungo periodo, anche dopo il 2018.

Tutte le attività e le informazioni sul progetto sono disponibili sul sito del comune di Trento alla pagina TN18.

 

Ma cosa significa essere “Capitale italiana della cultura”?

La Capitale della cultura è una città nominata ogni anno dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che ha la possibilità di mostrare la propriavita e il suo sviluppo culturale. L'iniziativa ha, tra gli obiettivi, quello di "valorizzare i beni culturali e paesaggistici" e di "migliorare i servizi rivolti ai turisti".
Le 10 città candidate finaliste sono: Alghero, Aquileia, Comacchio, Erice, Ercolano, Montebelluna, Palermo, Recanati, Settimo torinese e Trento.

La proclamazione avverrà martedì 31 gennaio alle ore 15.