L’Italia unita: 150 anni di trasformazioni e persistenze

Venerdì 8 aprile
Dall’Unificazione, l’Italia ha subito trasformazioni strutturali e culturali profonde, che sono andate accelerando. Era un paese pre-moderno e povero e – sia pure in ritardo rispetto agli altri maggiori paesi europei – è diventato un paese moderno e ricco. Era un paese con una speranza di vita non superiore a 40 anni, fatto di contadini analfabeti e di giovani emigranti esclusi dalla partecipazione politica, periodicamente esposti a fame e carestie. Oggi l’Italia è fatta dai figli e dai nipoti di operai e piccoli imprenditori, protagonisti del miracolo economico del secolo scorso. Gli italiani sono anziani e godono di una speranza di vita tra le più elevate al mondo, sono per lo più proprietari della casa, molti di loro vivono di rendita e di pensione; la partecipazione politica, dopo essere stata tra le più elevate in Europa è ora declinante; i giovani sono pochi e trascurati, il lavoro degli immigrati è diventato insostituibile. La radicalità del cambiamento può essere colta in modo emblematico anche guardando ai cambiamenti della condizione femminile.
In 150 anni l’Italia non è più la stessa, ma esistono elementi di continuità?
La conferenza vuole affrontare anche il tema della persistenza di fattori strutturali e culturali, come il (mutevole) divario tra Nord e Sud, un’identità nazionale debole, la persistenza del trasformismo e della corruzione nella sfera politica, la centralità della famiglia (ma anche il familismo amorale), la creatività individualistica, lo spirito di iniziativa.
Antonio M. Chiesi

L'intervista a Antonio M. Chiesi

Antonio M. Chiesi

Professore ordinario di Sociologia presso l’Università statale di Milano. Ha insegnato per alcuni anni anche presso la Facoltà di Sociologia di Trento.
Si occupa soprattutto di sociologia dell’imprenditoralità, di stratificazione sociale, ma anche di metodologia delle scienze sociali.
Fra le sue pubblicazioni principali: Lavori e professioni: caratteristiche e mutamenti dell'occupazione in Italia, Roma, Nuova Italia Scientifica, 1997; con Alberto Martinelli e Sonia Stefanizzi, Recent social trends in Italy. 1960–1995, Montreal, McGill-Queen's Univ. Press, 1999; sempre con Alberto Martinelli, La società italiana, Roma-Bari, Laterza, 2002.