Modellazione geologica di progetto ai sensi del nuovo testo unico

Trento, 4 e 5 marzo 2010

L’insieme delle attività progettuali che riguardano le costruzioni e le opere infrastrutturali che interagiscono con il territorio hanno come riferimento di partenza, al fine di garantire la sicurezza globale e locale in base alle Nuove norme Tecniche sulle Costruzioni, la caratterizzazione e la modellazione geologica del sito. Lo studio geologico viene sviluppato su un’area significativamente estesa per valutare, oltre il contesto geologico, stratigrafico e idrogeologico su cui si colloca l’intervento, i lineamenti geomorfologici della zona al contorno, nonché gli eventuali processi morfologici dinamici ed i dissesti in atto o potenziali e la loro eventuale tendenza evolutiva naturale o a seguito dell’intervento.
Nell’ambito dell’iter progettuale si rende quindi necessaria una fase di stretta interrelazione e collaborazione sinergica tra due figure professionali: il geologo, a cui compete la relazione geologica e il progettista per passare dall’ambito diagnostico a quello successivo dell’individuazione e progettazione degli interventi.
Nelle nuove Norme Tecniche sulle Costruzioni (D.M. 14_01_2008) e nella recente circolare applicativa (Circ. 02_02_2009 n. 617) il significato di Modello Geologico di Riferimento è molto ben definito così come l’articolazione della progettazione delle opere e sistemi geotecnici secondo la sequenza (cfr. Art.6.2 delle NTC):

  1. caratterizzazione e modellazione geologica del sito;
  2. scelta del tipo di opere e programmazione delle indagini geotecniche;
  3. caratterizzazione fisico-.meccanica dei terreni e delle rocce e definizione dei modelli geotecnici di sottosuolo;
  4. descrizione delle fasi e modalità costruttive;
  5. verifica della sicurezza e delle prestazioni;
  6. piani di controllo e monitoraggio.

clicca sull'immagine per ingrandirePer quanto riguarda le caratteristiche ed i contenuti della modellazione geologica, al cap. C6.7 della Circolare 617/2009, è  specificato che il modello geologico deve definire con preciso riferimento al progetto, i lineamenti geomorfologici, i dissesti in atto o potenziali e la loro tendenza evolutiva, lo schema della circolazione idrica superficiale e sotterranea.
Il Piano delle indagini specifiche sui terreni e sulle rocce deve essere definito ed attuato sulla base dell’inquadramento geologico della zona e in funzione dei dati che è necessario acquisire per pervenire ad una ricostruzione geologica di dettaglio che possa risultare adeguata ed utile per la caratterizzazione e la modellazione geotecnica del sottosuolo.
La modellazione geologica di un sito deriva da un processo di raccolta ed interpretazione di dati che conduce, preliminarmente, alla definizione di un modello concettuale che considera il sito in termini spaziali (tridimensionali) ed anche temporali, attraverso  l’esame degli eventi passati, dell’assetto attuale e della probabile - possibile evoluzione futura. Quindi il modello geologico dovrà considerare i possibili assetti stratigrafici  e la potenziale pericolosità geologica attuali anche sulla base delle conoscenze, ad esempio, degli ambienti deposizionali , dell’evoluzione tettonica del territorio e, in generale, di tutte quelle informazioni geologiche l.s.,  utili a comprendere l’evoluzione del territorio.
Il modello geologico deve derivare da un insieme di informazioni (oggettive), organizzate in forma gerarchica, comprendenti tutte le entità rilevanti e le loro relazioni all’interno di un “dominio”; in questo senso il processo di costruzione del modello geologico è un processo ontologico, nel senso che è una rappresentazione concettuale esaustiva e rigorosa (nel limite delle conoscenze di cui si dispone) dell’insieme “sito di interesse”.
Solo attraverso un modello  geologico ben definito e oggettivo, ottenuto eventualmente attraverso più fasi di progressivo affinamento, è possibile passare in sinergia e  collaborazione continua con il progettista,  ad un adeguato piano d’indagini e alla definizione di un modello idrogeologico e di un modello geotecnico e da questi alla progettazione geotecnica delle opere o degli interventi programmati.

Infatti, solo sulla scorta dei risultati delle indagini geognostiche e di apposite prove di laboratorio per la definizione dei parametri geotecnici e geomeccanici caratteristici, integrate dalle conoscenze apportate dal Modello Geologico, può essere elaborato un corretto Modello geotecnico che sta alla base della progettazione delle opere e degli interventi che interagiscono con il terreno.
In particolare, il modello geotecnico deve essere elaborato riordinando le diverse unità geologiche, accorpandonle o suddividendole ulteriormente in Unità Geotecniche caratterizzate da proprietà geotecniche e geomeccaniche omogenee, non solo in funzione delle loro caratteristiche intrinseche, ma anche e soprattutto della loro risposta alle variazioni tenso-deformative indotte dalle opere, sia a breve che a lungo termine.
Questo processo presuppone, quindi uno sviluppo progettuale che vede, fin dalle prime fasi, un lavoro congiunto di diversi professionisti (geologo, ingegnere, architetto, geometra, agronomo/forestale).

Destinatari del progetto e requisiti di ammissione

Il corso è rivolto a liberi professionisti e dipendenti di pubbliche amministrazioni in possesso del titolo di laurea in Geologia, Ingegneria e Scienze Forestali.
Per poter seguire proficuamente il corso è richiesta la tradizionale formazione di base dei professionisti sopra indicati, nonché un interesse specifico all’argomento di settore, eventuali approfondimenti necessari verranno forniti durante il corso.

Programma

Scarica il programma dettagliato dal box risorse.

Sede dei corsi

Il corso si terrà il giovedì 4 marzo 2010 e venerdì 5 marzo 2010 presso l’aula Kessler della Facoltà di sociologia dell’Università di Trento.