Disastri naturali

Cosa si può fare per evitarli?

Dall’alluvione del 1966, che seminò morte e danni a Trento come a Firenze, alla serie di tragedie naturali che funestarono l'estate del 1987 in Valtellina (provincia di Sondrio). Dal fenomeno franoso che nel maggio 1998 colpì il comune di Sarno (Salerno) provocando morte e distruzione di molte abitazioni, al disastro del 1° ottobre 2009 a Scaletta Zanclea (Messina), ultimo, ma solo in ordine di tempo, lo tsunami di Fukushima di quest’anno. Anche guardando solo alla storia più recente d’Italia, sono numerosi i casi di disastri idrogeologici con conseguenze drammatiche per persone e cose.

Ma l’uomo cosa può fare contro i disastri naturali? Può evitarli o, almeno, ridurne il rischio e renderne meno gravi le conseguenze? In che modo?

A queste e ad altre domande si cercherà di dare una risposta insieme al professor Armanini. Nell’incontro con l’ingegnere, docente di Idraulica, e chiamato in varie occasioni come esperto nazionale del settore, si parlerà di difesa del suolo in ambiente montano, di  sistemazione dei bacini, di regolazione di torrenti e fiumi, di argini sicuri e di tanti aspetti che interessano da vicino la sicurezza di tutti.

Per saperne di più

Aronne Armanini

Aronne Armanini è professore ordinario di Idraulica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Trento. È direttore del Dipartimento Ingegneria civile e ambientale. È stato fondatore e direttore del Centro di eccellenza CUDAM (Centro Universitario per la Difesa Idrogeologica dell'Ambiente Montano). È il chairman della Divisione Europea dell’International Association for Hydraulic Research. Si occupa di ingegneria fluviale e di protezione dalle catastrofi idrogeologiche.