Scuola: daVirgilio al web

Quali materie escono, quali entrano e chi lo decide 

Hanno fatto discutere molto nei mesi scorsi l'eliminazione del latino e una generale riduzione del numero di ore dedicate alle materie umanistiche a vantaggio di un incremento delle materie scientifiche prevista dalla riforma Gelmini nel liceo scientifico – opzione scienze applicate. Ogni volta che nella scuola si verificano cambiamenti, si accendono dibattiti appassionati tra fautori della tradizione e fautori dell’innovazione.

Ma gli amanti delle lettere classiche sono davvero chiusi all’insegnamento delle lingue moderne? Fino a che punto i sostenitori delle materie umanistiche non colgono il valore di quelle scientifiche e viceversa? Perché è così difficile il dialogo tra saperi nella formazione dei giovani? Perché sorprende ancora che chi fa traduzioni dal De bello Gallico di Cesare, dall’Eneide di Virgilio, dalle Historiae di Tacito o di testi di Cicerone e Seneca sia allo stesso tempo un abile internauta? Perché l’insegnamento e l’istruzione resistono ancora ad essere concepiti in modo interdisciplinare?

Nel caffè della ricerca con Giunta e Cortese rifletteremo su questi argomenti, ma affronteremo anche questioni squisitamente giuridiche per capire quale sia l’autonomia della scuola rispetto agli ordinamenti e ai programmi ministeriali e a chi spetti l’ultima parola nel definire materie e orari di insegnamento.   

Per saperne di più

  • Lucio Russo, “La cultura componibile”, Liguori 2008.
  • Lucio Russo, “Segmenti e bastoncini”, Feltrinelli 2001.
  • Neil Postman, “La fine dell’educazione. Ridefinire il valore della scuola”, Armando Editore 1997.
  • John Dewey, “Democrazia e educazione”, Sansoni 2004.
  • Fabrizio Fracchia, Il sistema educativo di istruzione e formazione, Torino, 2008.
  • Un diritto per la scuola (a cura di D. Borgonovo Re e Fulvio Cortese, Trento, 2004).

Claudio Giunta

Claudio Giunta insegna Letteratura italiana all’Università di Trento. Ha scritto vari libri e articoli sulla letteratura del Medioevo, un saggio sullo stato della cultura in Italia (L’assedio del presente. Sulla rivoluzione culturale in corso, Il Mulino 2008), un libro (Il paese più stupido del mondo, Il Mulino 2010) che parla di Italia, Giappone e altre cose, un commento alle Rime di Dante (Meridiani Mondadori 2011), un libro sul mercato dell’arte e le sue storture (Come si diventa “Michelangelo”, Donzelli 2011). Scrive non fiction, liberamente scaricabile dal suo sito www.claudiogiunta.it

Fulvio Cortese

Fulvio Cortese è ricercatore di Istituzioni di diritto pubblico, materia di cui è docente presso la Facoltà di Giurisprudenza di Trento. Si occupa, oltre che di diritto scolastico, anche di altri temi ed è autore di molteplici pubblicazioni in materia di responsabilità dell’amministrazione pubblica, diritto regionale e degli enti locali, sussidiarietà orizzontale, giustizia amministrativa, diritto amministrativo europeo, storia del diritto pubblico.