Sensazionali sensi

Come cambia il cervello per vedere e sentire se uno dei sensi viene a mancare

Quando una modalità sensoriale manca, come nel caso della cecità completa o nel caso della sordità profonda, il nostro sistema cognitivo e il nostro cervello vanno incontro a cambiamenti sostanziali. Alcuni di questi cambiamenti si rivelano adattivi per l’interazione con l’ambiente, altri potrebbero essere controproducenti.

A illustrare la plasticità del cervello nella sordità e nella cecità sarà Francesco Pavani. Nel caffè della ricerca con lui ci si soffermerà sui principali cambiamenti del cervello, e del sistema cognitivo in generale, in persone con limitate o danneggiate modalità  sensoriali.

«In ogni caso – spiega Pavani - conoscere come cambia la percezione multisensoriale dell’ambiente in questi contesti è fondamentale per una progettazione ergonomica di ambienti didattici efficaci e per la realizzazione di interfacce con i dispositivi tecnologici (computer, palmari, telefoni). Inoltre, può rivelarsi cruciale per capire come potranno essere le interazioni con l’ambiente una volta che la modalità assente venga recuperata, ad esempio attraverso una neuro-protesi come l’impianto cocleare».

Per saperne di più

  • N. Bruno, F. Pavani, M. Zampini, “La percezione multisensoriale”, Il Mulino, Bologna 2010.
  • L.B. Merabet, A. Pascual-Leone, “Neural reorganization following sensory loss: the opportunity of change” in Nature Reviews Neuroscience, 11, 44.52, 2009

Francesco Pavani

Francesco Pavani è professore associato di psicologia generale presso la Facoltà di Scienze Cognitive dell’Università di Trento. Membro del Dipartimento di Scienze della Cognizione e della Formazione (DiSCoF), nonché del Centro Interdipartimentale Mente e Cervello (CIMeC), coordina da diversi anni un gruppo di ricerca sulla percezione multisensoriale e sugli aspetti cognitivi della sordità e degli impianti cocleari.