COPYRIGHT: PASSA PER TRENTO LA SUMMER SCHOOL DELLA BOCCONI

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Il primo modulo della Transatlantic Intellectual Property Academy si è tenuto alla Facoltà di Giurisprudenza
di Roberto Caso

Dal 19 al 25 giugno scorso si è svolto, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento, il primo dei tre moduli della terza edizione della Transatlantic Intellectual Property Academy (TIPSA). L'Academy è una summer school promossa - con il contributo dello European Patent Office - dall'Università Luigi Bocconi di Milano, che quest’anno ha scelto come partner dell'iniziativa formativa il nostro ateneo e la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.

Lo scopo della TIPSA è quello di offrire, con metodo interdisciplinare e prospettiva internazionale, una ricognizione critica della "proprietà intellettuale", espressione in questo contesto intesa nella sua accezione allargata che comprende: brevetti per invenzione (patent), diritti d'autore (copyright) e marchi (trademarks). I destinatari del corso, che ha una durata complessiva di due settimane, sono sia italiani sia stranieri, laureati e laureandi in Giurisprudenza, laureati in Economia e laureati in Ingegneria.

Per questa terza edizione, i coordinatori scientifici della scuola hanno individuato la Facoltà di Giurisprudenza di Trento come sede del primo e più consistente modulo formativo (cinque giornate di lavoro, ciascuna composta di sei ore, tre mattutine e tre pomeridiane, di lezione in inglese). Il modulo trentino è stato dedicato all'esplorazione delle problematiche più rilevanti della proprietà intellettuale nell'ambito della ricerca scientifica accademica ed industriale, con particolare riferimento alla dimensione digitale e telematica.

Grazie alla partecipazione di studiosi provenienti dall'estero (USA, Canada, Francia e Spagna), da varie università italiane, nonché dalla Facoltà di Giurisprudenza di Trento, gli iscritti hanno potuto assaggiare la complessità della materia della proprietà intellettuale, la sua dimensione internazionale, i conflitti politici ed economici che si agitano a ridosso del processo di produzione delle regole, il nesso strettissimo tra evoluzione della tecnologia, mutamento della struttura dei mercati e cambiamento delle norme.

Dopo un'introduzione tesa ad offrire lo strumentario metodologico di base (nell'ambito del quale rivestono grande rilievo la comparazione giuridica, l'analisi economica e la lettura in chiave di law and technology), sono state affrontate tematiche come i brevetti sul software e sulle biotecnologie, il copyright sulle pubblicazioni scientifiche e sui programmi per elaboratore, i marchi e le indicazioni geografiche tipiche. L'ultima parte della settimana si è concentrata sui profili applicativi concernenti il management della proprietà intellettuale e la gestione delle controversie nonché su alcuni casi studio.
Particolare attenzione è stata riservata alla materia del trasferimento di conoscenza e tecnologia dall'università al mercato.

Dai questionari di autovalutazione è emerso un elevato grado di soddisfazione da parte degli iscritti al modulo trentino. In particolare, sono stati apprezzati: i contenuti scientifici e la metodologia didattica (tesa a stimolare il dibattito e a valorizzare i contributi provenienti dalla classe), il materiale di riferimento (messo a disposizione su una bacheca digitale), nonché il supporto organizzativo della Facoltà di Giurisprudenza.
Insomma, un esperimento riuscito che ci si augura di ripetere in futuro nella forma già testata sul campo o in altre forme ancora da immaginare e costruire.