I partecipanti alla summer school

ECONOMIA COMPORTAMENTALE: UNA SCUOLA ESTIVA

in
Per dottorandi e ricercatori italiani e stranieri un’occasione per incontrare relatori di fama internazionale e sviluppare idee di ricerca innovative
di Matteo Ploner

L`arrivo della bella stagione spinge molti a fare buoni propositi circa un regime alimentare più sano. Spesso però le migliori intenzioni crollano sotto il peso delle tentazioni e il piano iniziale viene mestamente abbandonato. Inconsistenze di questo tipo non sono facilmente spiegabili facendo riferimento ai modelli economici tradizionali di perfetta razionalità. Per un individuo razionale la revisione di un piano dovrebbe avvenire solo in seguito al reperimento di nuove informazioni e non dovrebbe mai derivare da problemi di autocontrollo.

La presenza di numerosi fenomeni non compatibili con il principio di razionalità perfetta ha favorito l´apertura della scienza economica a contributi provenienti da altre discipline. L´incontro fra modelli economici e psicologici ha dato origine al filone di studi che va sotto il nome di economia comportamentale. A tale ambito di ricerca si è rivolta la IAREP Summer School in Psychological Economics and Economic Psychology che si è tenuta a Vason, Monte Bondone (Trento), dal 22 giugno al 2 luglio scorsi, sotto la direzione scientifica dei professori Luigi Mittone dell’Università di Trento e Paul Webley della University of London.

La scuola, organizzata con il supporto della IAREP (International Association for Research in Economic Psychology) e del Dipartimento di Economia dell’Università di Trento, ha richiamato studenti di dottorato e giovani ricercatori da numerosi Paesi europei ed extraeuropei ed è stata un’occasione per sviluppare idee di ricerca innovative nel campo dell’economia comportamentale e della psicologia economica. Numerosi sono stati i relatori di chiara fama che hanno presentato i propri lavori e discusso la propria esperienza con i partecipanti alla scuola. Il comportamento economico dei bambini e l’evasione fiscale sono stati gli argomenti affrontati dal professor Paul Webley. Il professor Bill Harbaugh della University of Oregon ha esaminato le motivazioni che sottendono al comportamento altruistico. Il professor Werner Güth del Max Planck Institute of Economics (Germania) ha proposto un modello di comportamento soddisfacente in situazioni di interazione strategica. Il professor Paul Slovic del Decision Research (Oregon, US) ha proposto un’ampia rassegna di lavori sul tema delle scelte in condizioni di rischio. Il professor Simon Gächter della University of Nottingham (Regno Unito) ha discusso il ruolo della reciprocità nei comportamenti di tipo cooperativo. 

A complemento della scuola estiva sono state poi organizzate tre giornate tematiche. In collaborazione con Euricse (European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises) è stata proposta una giornata di studio sulle organizzazioni non-profit e sul ruolo che le motivazioni non-monetarie hanno all´interno di queste organizzazioni. Relatori sono stati il professor Carlo Borzaga, i dottori Sara Depedri ed Ermanno Tortia dell’Università di Trento e il professor Benedetto Gui dell’Università di Padova. La visita al CIMeC (Centro Interdipartimentale Mente/Cervello) dell’Università di Trento a Mattarello è stata invece l´occasione per avvicinare strumenti di ricerca nuovi per gli economisti come, ad esempio, la risonanza magnetica funzionale (fMRI). Durante la visita il professor Giorgio Coricelli delle Università di Lyon I e di Trento ha sottolineato le opportunità di ricerca nell´ambito della neuroeconomia. Le Casse rurali trentine hanno, infine, fornito prezioso supporto per una giornata dedicata alla finanza comportamentale: il dottor Matteo Ploner, i professori Luigi Mittone e Roberto Tamborini e il dottor Flavio Bazzana dell’Università di Trento hanno evidenziato le opportunità che alcuni modelli non tradizionali forniscono nella comprensione dei mercati finanziari, anche alla luce dei recenti fenomeni di crisi del credito.

La scuola estiva si è formalmente conclusa con un momento conviviale a Villa Madruzzo dove si è potuto constatare il forte clima di affiatamento creatosi durante le due settimane di convivenza. Perché, come ha fatto notare uno dei partecipanti, il vero valore aggiunto della scuola estiva è derivato dall´opportunità di confrontarsi con persone che condividono la medesima passione per la ricerca scientifica.