FONDAZIONE TRENTINO UNIVERSITÀ: PREMI E BORSE DI STUDIO

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Un bilancio dell’attività 2009: riconoscimenti e opportunità di studio e ricerca per i giovani
Intervista di Francesca Menna a Michele Andreaus

Anche quest’anno la Fondazione Trentino Università ha offerto, a diversi giovani selezionati, riconoscimenti e interessanti opportunità per studio e ricerca. Abbiamo rivolto alcune domande a Michele Andreaus, docente dell'ateneo e presidente della Fondazione Trentino Università.

Professor Andreaus, anche nel 2009 la Fondazione Trentina Università ha assegnato diversi premi e borse. Ci fa una breve panoramica delle assegnazioni di quest’anno?
Andando in ordine cronologico, a marzo 2009 sono stati consegnati i riconoscimenti della terza edizione del Premio tesi di laurea in tema di artigianato e piccola impresa. A giugno, invece, abbiamo assegnato le borse di mobilità internazionale, che consentono a laureandi e laureati di andare all’estero per un master o uno stage o per preparare la propria tesi di laurea, e le borse di dottorato assegnate a scuole di dottorato, che possono quindi retribuire per tre anni un giovane studioso. Sempre a giugno è stato infine selezionato il vincitore della borsa di studio intitolata al professor Claudio Demattè.

Partiamo dal Premio di laurea. Ci può parlare di questa iniziativa?
L’iniziativa trae origine dalla volontà dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese, in collaborazione con la Fondazione Trentino Università, di premiare tesi di laurea che abbiano come riferimento le imprese artigiane e di piccole dimensioni nei loro aspetti gestionali, storici, sociologici, giuridici e tecnici. A questa terza edizione hanno concorso una decina di laureati.
Sono stati assegnati quattro premi per un totale di 11.000 euro: 3.000 al primo classificato, 2.000 al secondo, 1.000 al terzo e 5.000 al vincitore del premio speciale. Il primo premio è andato a Stefania Parrello del corso di laurea in Management e consulenza aziendale, con la tesi "Aggregazione tra imprese: un modello organizzativo per lo sviluppo della competitività internazionale delle PMI". Il secondo premio è stato vinto, invece, da Roberta Pinamonti, del corso di laurea in Decisioni economiche, impresa e responsabilità sociale, con la tesi "Politiche di innovazione e Governance delle reti: il caso del Distretto Tecnologico Trentino". Il terzo premio l’ha vinto Omar Rossi, del corso di laurea in Management e consulenza aziendale, con la tesi su "Le problematiche legate alla valutazione della quota d'opera: la Trento Trasporti srl".
Il premio speciale - destinato a tesi di particolare spessore scientifico e culturale – è stato assegnato a Denis Costa, del corso di laurea in Management e consulenza aziendale, con la tesi "Scenari di mercato e processi di innovazione in atto nell'artigianato locale. Analisi di un campione di imprese significative del Comprensorio della Bassa Valsugana e Tesino".

Le borse di mobilità internazionale a chi sono andate e che cosa faranno i vincitori con i fondi assegnati?
Le borse servono ai vincitori per pagarsi dei soggiorni all’estero per master, stage o per lavorare alla tesi. Quest’anno sono state assegnate 8 borse, su 40 domande ricevute, per un totale di 55.700 euro. I vincitori sono stati: Matteo Falagiarda che frequenterà un master di 11 mesi all’Università di Nottingham, Silvia Guglielmini per un soggiorno di 7 mesi allo University College of Dublin, Marco Endrizzi per uno stage di 10 mesi in Australia allo CSIRO Materials Science & Engineering, Francesca Andrian che farà 3 mesi di stage al Consiglio d'Europa di Strasburgo, Alex Bernard che passerà 10 mesi all’Institut für Weltwirtschaft di Kiel in Germania, Nicolò Weiss che farà 3 mesi di stage alla Camera di commercio italiana presso la sede di Hong Kong, Giulio Bertoluzza che, per 5 mesi, farà ricerca per la tesi di laurea a Caia presso il Consorzio delle associazioni con il Mozambico e, infine, Ivan Giacomoni che frequenterà per 12 mesi un master presso CEPADE Università Politecnica di Madrid.

E per quanto riguarda le borse di dottorato?
Per questo bando sono arrivate 19 domande e sono state erogate 2 borse di circa 51.000 euro per il triennio. Sono stati selezionati un progetto coordinato dal professor Enrico Zaninotto, presentato dalla scuola di dottorato in Economia e management, su “L'effetto delle pratiche manageriali sulla produttività delle imprese” e uno coordinato dal professor Michele Nicoletti, presentato dalla scuola di dottorato in Studi umanistici, su “Etica e lavoro. Questioni di etica professionale tra tradizione e pluralismo: il caso trentino nel contesto europeo”.

La Fondazione ha infine assegnato la borsa di studio Demattè. Ci può dire qualcosa anche di questa selezione?
Sì, quest’anno la borsa di studio intitolata alla memoria del professor Claudio Demattè è stata assegnata a Stefano Scuratti, laureato in Studi europei e internazionali presso la Scuola di Studi internazionali della nostra università. Con questa borsa viene finanziato un master in International Political Economy presso la London School of Economics, una tra le migliori università al mondo per lo studio delle scienze sociali.
Il progetto vincitore è rivolto all’approfondimento di nuove forme di sviluppo locale, con uno specifico focus sull’area del microcredito come nuovo modello e strumento per combattere la povertà nei paesi sottosviluppati. La commissione lo ha selezionato perché particolarmente innovativo e ricco di potenzialità, ma anche per la passione e la dedizione dimostrate dal candidato durante il colloquio.