Da sinistra: Cinzia Scotton, Maura Pettoruso, una scen lo spettacolo "Polvere",

MESIARTE09: RASSEGNA DI TEATRO E MUSICA A MESIANO

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Creare occasioni di incontro e di aggregazione anche in collina
di Stefano Gialanella ed Eleonora Pellizzaro

La notte dello scorso 30 settembre è terminata, con il concerto dei Pop*Per &Co, la rassegna di teatro e musica “MesiArte09”, una proposta culturale organizzata da Asut con il supporto dell'Opera Universitaria, dell'ateneo, del Comune e della Provincia autonoma di Trento. Le tre serate precedenti, tutte nel mese di settembre, hanno visto altrettante rappresentazioni di compagnie di Trento: Oz, Il funambolo ed Estroteatro. Gli spettacoli, tutti particolarmente coinvolgenti, sono stati allestiti, per una precisa scelta estetica, in diverse zone del parco e della struttura esterna della Facoltà di Ingegneria a Mesiano.

Ci sembra opportuna una riflessione sulla genesi, le motivazioni e il possibile futuro dell’iniziativa nel più ampio contesto che riguarda il ruolo che svolge l’ateneo nella promozione delle attività culturali della città.
Ricordiamo come nella metà degli anni Ottanta, Trento, pur essendo sede universitaria da più di un ventennio, presentava alcune caratteristiche tipiche della città di “confine”, che potremmo sintetizzare ed esemplificare con l’espressione: “Non c’è vita [a Trento] dopo le 19!”. Ovviamente esistevano già allora sia eventi sia circuiti di attività culturali con collocazione serale. Tutto però avveniva, per così dire, “nascostamente”, non solo per motivi climatici: nel prima e dopo-spettacolo le vie del centro storico, anche nei periodi primaverile ed estivo, vedevano solo fugaci ed estemporanee presenze.

La svolta, che ha portato vita nelle strade e nelle piazze di Trento in ore serali, si può verosimilmente associare alla coincidenza di alcune condizioni favorevoli: un ampliamento delle proposte culturali, sicuramente la diffusione di nuove forme di incontro ed aggregazione (happy hour, aperitivi letterari, ecc.), l’apertura serale dei poli bibliotecari universitari. Quest’ultimo elemento ha tra i riscontri più evidenti, soprattutto in alcuni periodi dell’anno accademico, una vivace frequentazione notturna dei locali pubblici cittadini. In collina, da dove scriviamo, il polo bibliotecario della Facoltà di Ingegneria di Mesiano da qualche anno osserva un’apertura serale e rappresenta per ora un riferimento soprattutto per studenti e ricercatori che gravitano nell’area delle Facoltà di Ingegneria e di Scienze matematiche, fisiche e naturali.

Ingegneria, la Biblioteca, il parco, il polo di Povo hanno oggettivamente una limitata visibilità e fruibilità in valle, soprattutto nelle ore serali, per motivi solo in parte di carattere logistico. Il progetto MesiArte ha avuto tra gli elementi ispiratori proprio la volontà di creare un centro di possibile aggregazione serale anche sulla collina. Tale prospettiva non andrebbe altresì vista in termini esclusivamente particolari, ma quale tessera di una più ampia azione di integrazione tra l’ateneo, le sue strutture e il tessuto urbano. Anche altre iniziative organizzate dalle associazioni studentesche, con l’importante supporto dell’Opera Universitaria e degli Enti locali, in particolare del Progetto Politiche giovanili del Comune di Trento, si stanno muovendo su questo piano, e non da oggi.

Naturalmente questo percorso, qualora lo si voglia proseguire come sembra, richiede un efficace coordinamento tra i diversi attori e un’attenta valutazione delle procedure e delle priorità nell’utilizzo di strutture mobili ed immobili per evitare un uso inadeguato degli spazi messi a disposizione che potrebbe avere riflessi non positivi sull’immagine e sulle attività istituzionali dell’ateneo.