LE REGOLE EUROPEE SUGLI APPALTI PUBBLICI

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L’Osservatorio di diritto comunitario e nazionale sugli appalti pubblici attivato presso il Dipartimento di Scienze giuridiche
di Gian Antonio Benacchio

L’Osservatorio di diritto comunitario e nazionale sugli appalti pubblici è un centro di ricerca, attivato presso il Dipartimento di Scienze giuridiche, finalizzato a facilitare l’esplorazione, la conoscenza e l’approfondimento dei temi che, da più prospettive (giuridica, economica, tecnologica ecc.), insistono sul complesso funzionamento del sistema europeo, nazionale e provinciale degli appalti pubblici. La scelta di realizzare un punto privilegiato di osservazione all’interno dell’università, equidistante dagli interessi di chi compete in questo mercato, accredita il centro come struttura affidabile, presso la quale studiosi e operatori possono aggiornarsi, confrontarsi con esperti, condividere idee e testare opzioni innovative.

Nei dieci anni di attività (l’iniziativa venne promossa nel 2000 da Gian Antonio Benacchio), l’Osservatorio è cresciuto, cambiando pelle più volte, anche grazie all’indispensabile collaborazione di Michele Cozzio.
Lo scopo iniziale di fornire uno strumento di aggiornamento sull’evoluzione normativa e giurisprudenziale rispondeva principalmente alla necessità di diffondere una maggiore sensibilità e cultura comunitaria. A richiederlo era l’incalzare delle regole europee: con la sentenza “Fratelli Costanzo” la Corte di giustizia stabiliva l’obbligo per le pubbliche amministrazioni, di qualunque grado, di disapplicare le norme nazionali non conformi alle direttive. Di qui l’attenzione dell’Osservatorio verso lo studio e l’approfondimento delle disposizioni comunitarie sugli appalti pubblici.

Oggi è ormai diffusa la consapevolezza che il diritto europeo rappresenti un riferimento imprescindibile. L’obiettivo da perseguire, dunque, è cambiato e l’attenzione si sposta sul come garantire l’effettività dell’applicazione delle regole e dei principi europei. Ciascun funzionario, amministratore e soggetto preposto a un organo pubblico, nonché gli operatori privati, divengono, insieme ai giudici nazionali e alle autorità indipendenti, presidio per l’effettività e la corretta applicazione del diritto europeo. Non è sufficiente quindi conoscere la norma europea, ma va garantita l’applicazione critica delle regole nazionali e locali, valutando di volta in volta possibili difformità con il diritto dell’Unione europea. Le nuove iniziative dell’Osservatorio rispondono a quest’esigenza.
In particolare va segnalata l’azione di monitoraggio avviata nel 2009 sulle pronunce di alcuni tribunali amministrativi regionali, che risultano significative perché attuative delle norme europee e delle decisioni della Corte di giustizia in tema di appalti pubblici. All’iniziativa è riservata una sezione del sito web dell’Osservatorio. Le sentenze vengono archiviate nel database e sono consultabili da tutti tramite un motore di ricerca. All’iniziativa aderiscono, per ora, cinque TAR e riscontri positivi, quali l’interesse degli operatori, la validità scientifica e l’utilità professionale, suggeriscono di proseguire l’esperienza estendendola progressivamente ad altri tribunali amministrativi.

Fra le iniziative dell’Osservatorio si segnala il ciclo annuale di seminari sugli appalti pubblici, organizzati con la preziosa collaborazione della Provincia autonoma di Trento e del Centro di Documentazione Europea. I seminari, ai quali hanno attivamente partecipato anche amministrazioni del territorio (come il Consorzio dei Comuni Trentini) e associazioni di categoria (come l’Ance di Trento, sezione autonoma di Confindustria), sono giunti quest’anno all’ottava edizione e rappresentano ormai un appuntamento fisso, nonché un momento di confronto con esperti e referenti internazionali e nazionali di alto profilo. Attraverso questi appuntamenti, l’Osservatorio crea un’occasione di discussione e di confronto fra quanti applicano quotidianamente gli strumenti degli appalti e coloro che, dall’altra parte, sono all’origine di determinate scelte, vuoi per il ruolo decisionale che ricoprono all’interno delle istituzioni, vuoi per la conoscenza che hanno del settore. L’ambizione è quella di contribuire in questo modo tanto al dibattito dottrinale e giurisprudenziale, quanto alla ricerca di soluzioni per gli operatori.

Non manca l’attenzione per gli approfondimenti scientifici su temi e questioni che riguardano in generale gli strumenti giuridici per il funzionamento del mercato degli appalti pubblici. Gli approfondimenti pubblicati sul sito web dell’Osservatorio (sezione “dottrina”), sono elaborati da esperti coordinati da Gian Antonio Benacchio. Fra i molti che hanno inviato i loro contributi segnaliamo Damiano Florenzano, Velia Maria Leone, Federico Titomanlio, Riccardo Colombo, Giovanni Sella e Roberto Mangani.

Volendo guardare al futuro, con prospettiva di medio periodo, l’attività dell’Osservatorio intende proseguire nella sua attività di formazione specialistica, anche mediante l’organizzazione di incontri su temi di particolare attualità rivolti a un pubblico di utenti specifico (ad esempio ingegneri per quanto riguarda l’affidamento dei servizi di progettazione, avvocati per quanto riguarda le novità in tema di tutela giurisdizionale apportate al codice dei contratti dal legislatore europeo, società di progettazione per quanto riguarda le novità portate dalla cd. direttiva servizi ecc.), senza peraltro trascurare l’apertura al contesto internazionale e all’innovazione, allo scopo di comparare le soluzioni giuridiche adottate da altri Stati nel settore degli appalti pubblici e verificare i vantaggi che possono derivare dall’applicazione di conoscenze sviluppate in altri campi.