European flags in Brussels © jorisvo, fotolia.com

L’INTEGRAZIONE EUROPEA

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Le iniziative del Centro studi europei Jean Monnet dell’Università di Trento
di Andrea Petrella

Pur essendo ampiamente studiata e pur avendo una crescente incidenza nella nostra vita quotidiana, per molti - studenti e non - l’Unione europea rappresenta un oggetto misterioso, decifrabile solamente attraverso manuali o siti web non sempre chiarificatori. Da anni il Centro studi europei Jean Monnet dell’Università di Trento coordinato dal professor Riccardo Scartezzini fornisce agli studenti e alla società civile trentina degli strumenti diversi per avvicinarsi a questa complessa ma stimolante realtà; il tradizionale viaggio-studio a Bruxelles è forse l’iniziativa che più di altre riesce in questo intento.

Quest’anno la visita alle istituzioni comunitarie ha avuto luogo dal 24 al 27 maggio, coinvolgendo 20 studenti della Facoltà di Sociologia, triennalisti e magistrali, particolarmente interessati non solo al funzionamento dei vari organismi, ma anche al contesto culturale e politico in cui prendono forma i dibattiti e le decisioni al livello europeo. Il viaggio-studio, co-finanziato anche dalla Facoltà di Sociologia e dalla Regione Trentino-Alto Adige, ha permesso ai partecipanti di visitare le sedi del Parlamento europeo, del Consiglio, del Comitato economico e sociale, del Comitato delle Regioni, dell’Ufficio di rappresentanza della Provincia autonoma di Trento e del Governo italiano. Grazie ai funzionari e ai relatori che si sono succeduti durante questi incontri è stato possibile affrontare le tematiche più recenti connesse al processo di integrazione, che ha avuto come sua ultima tappa l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Particolare attenzione è stata dedicata a problematiche come il multi-linguismo, l'allargamento dell'Unione verso est e il recepimento delle direttive comunitarie da parte del nostro Paese.

Il soggiorno a Bruxelles è stato inoltre utile per entrare fisicamente, seppure per pochi giorni, nel frenetico ambiente delle istituzioni europee, fatto di appuntamenti, dibattiti, incontri formali e non, ma soprattutto fatto di persone, dai giovani stagisti ai funzionari più affermati. All’interno della struttura legislativa e decisionale svolgono un ruolo altresì importante le organizzazioni non governative e le associazioni. Per questo motivo il programma delle visite ha previsto due incontri con differenti realtà extra-istituzionali: l’ONG No Peace Without Justice, impegnata nella promozione dei diritti umani in aree interessate da conflitti e la sede europea di Greenpeace, organizzazione attiva nella salvaguardia ambientale. Le esperienze e le riflessioni che i rappresentanti dei due organismi hanno condiviso con gli studenti sono servite a far comprendere le opportunità ma anche le difficoltà che la società civile incontra nel suo rapporto con le istituzioni e nelle proprie attività di lobbying, ricerca e divulgazione, finalizzate a sensibilizzare i decisori pubblici a tematiche di interesse collettivo come la salute dei cittadini, la promozione di processi di pace o la difesa dell’eco-sistema.