INFORMATICA E BIOLOGIA

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La ricerca interdisciplinare per ridurre tempi e costi di sperimentazione di farmaci e terapie
di Giulia Calabrò

Si è svolta a Trento dal 29 settembre al 1 ottobre 2010 l’ottava edizione dell’International Conference on Computational Methods in Systems Biology (CMSB). La conferenza organizzata quest’anno da The Microsoft Research - University of Trento Centre for Computational and Systems Biology (CoSBi) e dedicata alla biologia dei sistemi, ha riunito informatici e biologi con l’obiettivo di coinvolgere un’audience sempre più vasta, internazionale e multidisciplinare sui temi della bioinformatica.

Trento si conferma sede privilegiata a livello scientifico nel campo della biologia dei sistemi e lo confermano i numeri di questa ottava edizione di CMSB: oltre 50 partecipanti provenienti da Europa, America e Asia, oltre dieci talks e due relatori di primo piano tra i massimi esperti di informatica e biologia, le principali discipline coinvolte. Muffy Calder, professoressa di computer science all’Università di Glasgow e membro della Royal Society di Edinburgo e della British Computer Society è attualmente impegnata sul fronte delle ricerche in ambito cardiovascolare e sul cancro. La prospettiva biologica è invece stata affrontata da Sheref S. Mansy, giovane ricercatore statunitense che dopo il dottorato presso l’Università dell’Ohio e la collaborazione con la Facoltà di Medicina di Harvard ha scelto il CIBIO, Centro Interpartimentale di Biologia Integrata dell’Università di Trento per condurre i suoi studi sulle origini della vita.

Dal 2003, anno in cui si è svolta la prima edizione di CMSB, la biologia dei sistemi ha suscitato un crescente interesse da parte del mondo scientifico e in essa vengono riposte le speranze per ridurre i tempi e i costi di sperimentazione di farmaci e terapie. “Per centrare questo obiettivo è necessario che i ricercatori e gli esperti delle varie discipline coinvolte come l’informatica e la biologia trovino un linguaggio comune”, spiega Paola Quaglia, chair della conferenza nonché professore associato di informatica all’Università di Trento e senior researcher a CoSBi. Per agevolare questo processo sono stati privilegiati gli studi portati avanti da gruppi eterogenei di ricercatori provenienti da aree scientifiche diverse, presentando al contempo casi studio che utilizzano metodi e tecniche informatiche, con l’obiettivo di favorire appunto i gruppi di studio “misti”, composti da informatici, biologi, fisici nonché la partecipazione di dottorandi e ricercatori all’inizio della loro carriera.

L’interdisciplinarietà che ha fortemente caratterizzato questa edizione di CMSB rispecchia la visione di CoSBi e mira a favorire la crescita di un nuovo tipo di scienziato in grado di capire meglio i principi biologici fondamentali a diversi livelli, dai sistemi molecolari agli ecosistemi, per costruire un futuro migliore per la qualità della vita e dell’ambiente.