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SOSTENIBILITÀ E AMBIENTE

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Le strategie di sviluppo delle regioni alpine e la riflessione sul pensiero di Alexander Langer
di Andrea Petrella

Nell’estate appena trascorsa la tradizionale summer school organizzata congiuntamente dal Centro studi europei Jean Monnet dell’Università di Trento e dalla School of Political Science and Sociology dell’Università di Innsbruck ha tagliato il traguardo delle undici edizioni, frutto di una collaborazione ormai decennale tra le due realtà. Dopo aver dedicato i precedenti appuntamenti estivi alle principali tematiche dell’integrazione europea, i promotori, tra cui il professor Riccardo Scartezzini della Facoltà di Sociologia dell’Università di Trento e il professor Günther Pallaver dell’ateneo austriaco, hanno proposto a studenti, dottorandi e giovani ricercatori una summer school dal titolo “Ambiente e sostenibilità nel contesto euroregionale alpino”.

L’iniziativa, realizzata anche grazie al contributo della Regione Trentino Alto Adige/Südtirol, si è svolta dal 22 al 31 agosto 2010 a Pieve Tesino (TN), a Bolzano e a Innsbruck. I 19 partecipanti, provenienti dall’Università di Trento e da altre sedi universitarie italiane ed estere, hanno così potuto approfondire due tematiche di grande interesse ed attualità: la sostenibilità ambientale e la cooperazione transfrontaliera nell’area del Brennero. I relatori che si sono succeduti nell’arco di dieci giorni hanno permesso di toccare i tanti aspetti legati a questi temi, sia in termini prettamente sociologici, sia in termini economici e tecnici.

L’interdisciplinarietà ha quindi offerto ai partecipanti la possibilità di approcciarsi con rigore al dibattito sul riscaldamento globale, sulle strategie di sviluppo sostenibile, sui rischi e sui conflitti ambientali, attraverso lezioni frontali e momenti di dibattito sempre molto vivaci e stimolanti. Parallelamente, nella summer school hanno trovato il giusto spazio anche momenti formativi e di confronto relativi alla cooperazione territoriale tra aree confinanti e, in particolare, alla proposta molto dibattuta di istituire una euroregione alpina in grado di coinvolgere Trentino, Alto Adige e Tirolo nella comune sfida per la convivenza non solo tra comunità locali differenti, ma anche tra uomo ed ambiente.

La residenzialità - prima a Pieve a Tesino presso il Centro studi alpino dell’Università della Tuscia e poi a Innsbruck - e la comune condivisione di spazi e momenti della giornata hanno permesso un continuo scambio di esperienze e informazioni tra i partecipanti e tra questi ed i relatori. Inoltre, per garantire una più ampia fruizione dell’ambiente circostante sono state organizzate alcune attività escursionistiche e culturali in tutte e tre le sedi. La tappa intermedia di Bolzano è stata invece pensata come un momento di riflessione legato alla figura di Alexander Langer, ambientalista ed europarlamentare altoatesino scomparso quindici anni fa. Ospiti presso la Fondazione a lui intitolata, i partecipanti hanno potuto ripercorrere le tappe biografiche, politiche ed intellettuali di Langer, attraverso le parole di Marco Boato. Ricordando i suoi discorsi e le sue battaglie è stato possibile riscontrare una volta di più l’attualità del pensiero di Langer e la sua perfetta coincidenza con le tematiche della summer school: dalle riflessioni sui conflitti etnici e territoriali a quelle di carattere ecologista, alla costante ricerca di un nuovo equilibrio tra culture locali e ambiente, lentius, profundius, suavius.