Marco Tubino, Davide Bassi, Giorgio Franceschetti, Andrea Massa. Agf Bernardinat

UN NUOVO PROFESSORE ONORARIO

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L’ateneo conferisce il titolo a Giorgio Franceschetti per gli studi sui campi elettromagnetici
di Giacomo Oliveri

Lo scorso 22 settembre il rettore dell’Università di Trento Davide Bassi ha conferito a Giorgio Franceschetti il titolo di Professore onorario, per la cattedra simbolicamente intitolata a “Bruno Kessler”. Professore ordinario dell’Università Federico II di Napoli, Franceschetti è stato Adjunct Professor della University of California at Los Angeles (UCLA), e ha ricoperto, o ricopre tuttora, importanti incarichi, tra cui Distinguished Visiting Scientist del Jet Propulsion Laboratory (CALTECH-JPL, NASA) e Lecturer dello Space-Tech Master della Delft University. Il conferimento di tale titolo, riservato a personalità di grande rilievo internazionale e di elevata statura morale ed intellettuale, è stato proposto dalla Facoltà di Ingegneria in considerazione dei considerevoli contributi del professor Franceschetti alla teoria dei campi elettromagnetici, nelle comunicazioni wireless e del remote sensing, oltre alla sua continua esplorazione di aree di ricerca innovative di estremo interesse per la comunità scientifica e industriale, riconoscendone altresì il significativo contributo interdisciplinare.

La cerimonia, tenuta presso al recentissimo Polo scientifico “Fabio Ferrari” di Povo, é stata aperta dall’intervento del rettore che, a nome del Senato accademico e di tutto l’ateneo, ha sottolineato l’importanza del titolo conferito e l’alto profilo scientifico e professionale del professor Franceschetti.
È in seguito intervenuto il preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Trento, Marco Tubino, che ha introdotto la figura di Giorgio Franceschetti soffermandosi sulla forte connotazione interdisciplinare che ha sempre contraddistinto la sua attività di ricerca e didattica evidenziata dai numerosi riconoscimenti conseguiti a livello nazionale ed internazionale nell’arco di una carriera eccezionale che ha coperto cinque decenni. Tra di essi degni di particolare menzione lo IEEE-AP Schelkunoff Prize (ricevuto in due occasioni) per il miglior articolo annuale sull’IEEE Transactions on Antennas and Propagation (1999, 2008), la Medaglia d’Oro per Meriti Scientifici da parte del Presidente della Repubblica Italiana (2001), il 2009 NASA Group Achievement Award per gli eccezionali risultati nell’acquisizione ed analisi dei dati del Radar CASSINI relativi a Titano ed il sistema di Saturno ed infine, per ben due volte, il Distinguished Achievement Award dell’IEEE per gli eccezionali contributi scientifici nell’ambito dell’Osservazione della Terra ed elaborazione dati (2007), e della Teoria elettromagnetica di base, dei Modelli innovativi di propagazione e scattering, e dell’Esplorazione di nuove aree applicative (2010).

La laudatio in onore del professor Giorgio Franceschetti è stata quindi tenuta da Andrea Massa, vice-preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Trento nonché direttore del gruppo di ricerca ELEDIA presso il Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’informazione. Il professor Massa ha sottolineato l’eccezionale qualità dell’attività di ricerca di Franceschetti testimoniata dalla sua amplissima produzione scientifica. Essa consta di 10 libri e più di 180 articoli su riviste internazionali di riconosciuta qualità relative ad uno spettro tematico estremamente vasto e riconosciuto come di riferimento in svariati settori eterogenei a partire dalla teoria elettromagnetica di base ed applicata, le antenne, la propagazione e diffrazione in mezzi complessi, il Remote Sensing, i radar ad apertura sintetica (SAR), l’elaborazione di segnali ed immagini, lo scattering di impulsi nel dominio del tempo, e la Homeland Security.

La laudatio ha ripercorso la carriera scientifica e professionale del professor Franceschetti a partire dai primi anni Sessanta sotto la guida del professor Latmiral, che fu il suo mentore presso l’Università Federico II di Napoli. Inizialmente, la sua attività di ricerca si focalizzò sullo studio della propagazione elettromagnetica in mezzi stratificati sfruttando approcci rigorosi ed innovativi che permisero una migliore e più chiara comprensione dei fenomeni propagativi nell’atmosfera alle frequenze radio.
All’inizio degli anni ’70, Franceschetti investigò il concetto delle “antenne pulsate”, approfondito successivamente fino a giungere ad una completa elaborazione della teoria dei “Timed Arrays” nel 2005, che trova attualmente ampia e feconda applicazione nella progettazione di radar ad impulso senza portante fondamentali per gli scenari applicativi della cosiddetta Homeland Security.
Negli anni ’80, Franceschetti elaborò e formalizzò le relazioni tra il contenuto informativo e la banda spaziale dei segnali elettromagnetici, punto di partenza per una ampia e feconda linea di ricerca avente per oggetto la progettazione di sistemi di comunicazione MIMO.

Successivamente, egli si dedicò allo sviluppo di tecniche semplificate per la predizione del campo elettromagnetico in scenari complessi, che portò all’applicazione della teoria della percolazione (nata per applicazioni di ingegneria chimica) agli scenari elettromagnetici per la modellazione del canale propagativo in ambito urbano. Grazie a tale intuizione, egli aprì una nuova area di ricerca di grande successo (come testimoniato dai prestigiosi premi scientifici ricevuti per tale contributo) ed in seguito ampiamente esplorata dai più riconosciuti gruppi di ricerca internazionali.
A partire dal 1987, Franceschetti esplorò il ruolo delle discipline elettromagnetiche nelle applicazioni di Remote Sensing, sviluppando concetti innovativi per la modellazione e progettazione dei sistemi SAR convenzionali. Gli scenari applicativi abilitati da tali studi hanno riguardato non solo l’osservazione terrestre, ma anche l’esplorazione dei pianeti. Quest’ultima attività, sviluppata presso il JPL con il Cassini Radar Team, ha meritato il NASA Group Achievement Award nel 2009.

Oggetto più recente della sua attività, la riformulazione dei concetti e paradigmi delle comunicazioni wireless per la cosiddetta “trasmissione wireless di potenza” sia in un contesto terrestre che spaziale, a breve, medio, lungo raggio.
Nella laudatio è inoltre stato evidenziato il valore assoluto delle opere a carattere didattico del professor Franceschetti, sottolineando come i suoi libri, tra i quali “Campi elettromagnetici” (Ed. Bollati Boringhieri, Milano) e “Electromagnetics: theory, techniques and engineering paradigms” (Ed. Plenum Press, USA), siano stati adottati sin dagli anni ’80 quali testi di riferimento a livello internazionali per quanto riguarda lo studio dei campi elettromagnetici e delle comunicazioni wireless.
“Con la nomina di Giorgio Franceschetti a Professore onorario entra a far parte di questo ateneo una delle menti più brillanti che si siano mai applicate alle tecnologie dell’ICT - ha detto Massa - ed uno degli scienziati italiani più conosciuti nel mondo.”

Dopo il conferimento del titolo da parte del rettore Davide Bassi, il professor Franceschetti ha tenuto la lectio magistralis che, partendo dal concetto di Homeland Security e di sicurezza in senso lato, ha posto l’accento sull’identità culturale italiana, sul suo ruolo fondamentale in ambito non solo scientifico allo sviluppo dell’Europa moderna, e sull’importanza del sapere, dello studio e della ricerca quale unica base fondamentale della Information and Communication Society del futuro.