DIMS retreat, 20-21 dicembre 2010, foto Alessio Coser, archivio Università di Tr

INGEGNERIA MECCANICA E STRUTTURALE

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Il Dipartimento a vent’anni dalla sua fondazione fa un’analisi delle attività e delle prospettive
di Luca Deseri

Il 20 e 21 dicembre scorsi il Dipartimento di Ingegneria meccanica e strutturale (DIMS) dell’Università di Trento, ha tenuto la sua prima conferenza ad un ventennio dalla fondazione. Il successo dell’evento è testimoniato dai quasi quattrocento partecipanti, di cui più di duecento studenti, e dal considerevole numero di sponsor.
Le giornate si sono articolate in tre parti. La prima è stata dedicata da un lato alla presentazione della missione e delle prospettive del DIMS, dall’altro ad una tavola rotonda con prestigiosi dipartimenti ed enti di ricerca europei e statunitensi, fra cui Harvard, Berkeley, ESA-European Space Agency e JRC-Joint Research Centre. Qui si sono confrontate le esperienze relative all’organizzazione dipartimentale, alla ricerca (costituita da articoli scientifici, progetti di ricerca internazionali, strategie di ricerca in relazione alle scuole di dottorato, progetti con le imprese), alla didattica (di base e dottorale), riportandone le missioni le visioni strategiche.

Durante la prima parte della seconda giornata, con una grande partecipazione di pubblico, si è svolto il vero e proprio ‘ritiro’ del dipartimento, momento di analisi delle attività e progetti di ricerca in corso nel DIMS. La seconda parte è stata dedicata ad un confronto con imprese locali, nazionali ed estere e con enti pubblici, in cui vi sono stati interventi di aziende di respiro multinazionale di rilievo, quali Finmeccanica e Iveco, rappresentate rispettivamente dagli ingegneri Fiori e Borgo, e di importanti enti nazionali, quale la Protezione Civile con il professor Dolce. Tali interventi hanno fortemente stimolato due successive tavole rotonde in cui rappresentanti di numerose industrie, enti di ricerca e associazioni si sono confrontati sui temi di frontiera ricompresi nelle aree scientifiche presenti nel DIMS.

L’interesse destato dall’evento può ricondursi alla natura multidisciplinare del DIMS, che lo ha reso un ambiente che sostiene e stimola sia lo sviluppo dell’innovazione scientifica e tecnologica orientata verso applicazioni industriali e civili, sia il più alto livello della formazione universitaria con la scuola di dottorato in Ingegneria dei sistemi strutturali civili e meccanici, che annovera sei sedi consorziate.

Un’aspirazione particolare del DIMS è l’avanzamento della scienza ingegneristica di base assieme alla risposta alle esigenze dell’industria e della società. Il dipartimento dà il benvenuto alle imprese con le quali cooperare per sviluppare soluzioni ingegneristiche innovative. Questo approccio è diretto a stimolare nuove direzioni per la ricerca scientifica e a rendere disponibili per l’industria e per la società tecnologie ingegneristiche di altissimo profilo.

I membri del DIMS sono inoltre impegnati nel tenere corsi per guidare gli ingegneri in formazione nella Meccatronica (in senso lato) e nell’Ingegneria Civile durante i corsi di studio alla laurea e dopo la laurea. A questo proposito la scuola di dottorato in Ingegneria dei sistemi strutturali civili e meccanici rappresenta una parte fondamentale dell’offerta formativa.