IL CONTRIBUTO DI UNIVERSITÀ E FBK ALL'ECONOMIA PROVINCIALE

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Uno studio condotto dall’Osservatorio Permanente per l’Economia, il Lavoro e per la Valutazione della Domanda Sociale (OPES)
di Federico Podestà

Perseguendo i propri scopi istituzionali l'Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler (FBK), svolgono importanti funzioni che portano benefici di lungo periodo all'economia provinciale trentina. Producendo capitale umano altamente qualificato e nuove conoscenze scientifiche, queste due istituzioni contribuiscono infatti ad aumentare la produttività e la competitività del sistema economico locale.

Tuttavia, l'Università e FBK producono anche altri effetti che si manifestano nel sistema economico provinciale nel breve-medio periodo. Realizzando un proprio valore aggiunto e immettendo risorse nel sistema economico locale, esse attivano, seppur in modo incidentale, importanti settori economici, finendo per incrementare il reddito provinciale. Al fine di quantificare questo tipo di effetti, l’Osservatorio Permanente per l’Economia, il Lavoro e per la Valutazione della Domanda Sociale (OPES) ha realizzato un apposito studio, accogliendo peraltro una richiesta del rettore dell’Università di Trento, Davide Bassi, e del presidente della Fondazione Bruno Kessler, Massimo Egidi.

La ricerca è stata presentata lo scorso 21 febbraio presso la Sala Belli della Provincia autonoma di Trento. Sono intervenuti Antonio Schizzerotto, presidente OPES nonché docente della Facoltà di Sociologia, Davide Bassi e Massimo Egidi, nonché il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai.

Lo studio condotto da OPES si può riassumere in tre punti principali: la quantificazione della dimensione economica dell'Università e di FBK, attraverso il calcolo dei rispettivi valori aggiunti; la quantificazione delle risorse monetarie che queste due istituzioni immettono nell'economia provinciale e la stima dell'effetto che tali risorse hanno sui principali aggregati dell'economia locale.
Per quanto attiene alla dimensione economica, si può osservare che nel 2009 l'Università e FBK hanno realizzato un valore aggiunto corrispondente rispettivamente a 92,5 e 23,6 milioni di euro. Ciò consente di affermare che l'Università ha una dimensione pari a circa il 13% del settore provinciale dell'istruzione, mentre FBK corrisponde a circa l'1% del settore ricerca, informatica, immobiliare e servizi professionali.

Per valutare l'ammontare delle risorse monetarie mobilitate da queste due istituzioni, l'OPES ha fatto riferimento alle principali voci d'uscita dei conti economici di Università e Opera universitaria, da una parte, e di FBK dall'altra, rielaborati secondo le regole della contabilità nazionale (Sistema europeo dei conti 1995). Risulta così che nel corso del 2009 FBK ha sborsato circa 45 milioni di euro, mentre l'ateneo ha superato i 191 milioni. Attraverso un'apposita rilevazione campionaria, si è poi potuto stimare che nel corso del 2009 l'ammontare delle spese sostenute dalla popolazione studentesca corrispondeva a poco più di 91 milioni di euro.

Per stimare l'effetto che l'immissione di tali risorse ha avuto sul sistema economico provinciale, OPES ha poi condotto alcuni esercizi di simulazione attraverso il Modello econometrico multisettoriale del Trentino (MEMT). In particolare, si è, dapprima, stimato il PIL e gli altri aggregati economici provinciali (consumi e redditi delle famiglie, investimenti e valori aggiunti settoriali, ecc.), assumendo che l'Università, FBK e gli studenti non avessero sborsato alcunché. Il PIL e gli altri aggregati economici sono stati poi ristimati tenendo conto degli esborsi effettuati dai soggetti in esame. Il confronto fra le stime ottenute al netto e al lordo di questi esborsi ha così consentito di calcolare gli effetti moltiplicativi ingenerati dall'ateneo trentino, da una parte, e da FBK, dall'altra.

In rapida sintesi, si può dire che, se si pone a confronto una situazione reale in cui si tiene conto sia delle uscite di bilancio di Università e Opera (totale: 191,2 mln di euro) sia delle spese sostenute dagli studenti nel 2009 (91,1 mln di euro) con una situazione ipotetica in cui tali soggetti non abbiano sborsato alcunché, si ottiene un effetto moltiplicativo cumulato (per il periodo 2009-13) sul PIL provinciale pari a 301,2 milioni di euro. Riproporzionando le suddette spese a un totale di 100, l'effetto moltiplicativo cumulato sul PIL risulta pari a 106,7. Ciò equivale a dire che, se l'ateneo e gli studenti universitari aumentano in un anno le loro spese di un euro, nell'arco di 5 anni il PIL del Trentino risulterà maggiorato di circa un euro e sette centesimi.
Se, invece, si pone a confronto una situazione reale in cui si tiene conto delle uscite di bilancio di FBK dell'esercizio 2009 (totale uscite: 44,9 mln di euro) con una situazione ipotetica in cui tale ente non abbia sborsato alcunché, si ottiene un effetto moltiplicativo cumulato (per il periodo 2009-13) sul PIL provinciale pari a 46,6 milioni di euro. Riproporzionando tali uscite a un totale di 100, l'effetto moltiplicativo cumulato sul PIL risulta pari a 103,8. Ciò significa che, se la Fondazione Bruno Kessler incrementa in un anno le proprie spese di un euro, nell'arco di 5 anni il PIL del Trentino risulterà maggiorato di un euro e quattro centesimi.