TUTTI IN PIAZZA PER LA NOTTE DEI RICERCATORI

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Un successo superiore alle aspettative per la manifestazione che avvicina i cittadini al mondo della ricerca
di Giuseppe Dalba e Alessandra Saletti

Una piacevole notte di fine settembre, una piazza gremita e soprattutto tanti ricercatori pronti a mettersi in gioco e a incontrare i cittadini per parlare, per una volta, di scienza. Questi gli ingredienti principali della “Notte dei ricercatori”, l’evento che lo scorso 23 settembre ha animato piazza Duomo - cuore della città di Trento - con esperimenti, laboratori, caffè della ricerca, spettacoli e tante proposte interattive dedicate alla ricerca e ai suoi protagonisti.
La “Notte dei ricercatori” è stata per tanti cittadini un’occasione preziosa per affrontare o approfondire temi importanti di cui solitamente si ha una conoscenza soltanto superficiale o limitata a quanto appare in breve sui tradizionali mezzi di informazione. La curiosità e la possibilità di dialogare in modo diretto e informale con i ricercatori hanno infatti attirato un pubblico numeroso, di tutte le età, che ha reagito con interesse e a volte con stupore alle sollecitazioni delle varie attività proposte.

Ma la “Notte dei ricercatori” è stata anche un’occasione per gli stessi ricercatori di mettersi in discussione e di misurarsi con le domande semplici e dirette dei cittadini. Tanti gli interrogativi a cui tentare di dare risposta attingendo alle proprie competenze, all’esperienza spesso maturata in contesti internazionali, allenando le proprie doti di comunicazione. I ricercatori hanno avuto modo di sperimentare quanto sia impegnativo, ma allo stesso tempo anche gratificante, spiegare il proprio lavoro ad un pubblico di non specialisti. Cittadini che, con il loro contributo e consenso, di fatto ogni giorno partecipano nel creare le condizioni perché ancora sia possibile progredire nella ricerca.
La festa della ricerca ha anche idealmente collegato per una notte i ricercatori trentini con i colleghi in tutta Europa. La “Notte dei ricercatori”, infatti, è una manifestazione a cadenza annuale promossa dalla Comunità europea in contemporanea in tutti i Paesi dell’Unione. Ad organizzarla a Trento, in collaborazione con istituzioni, centri di ricerca e aziende del territorio provinciale, è stata l’Università, che si è aggiudicata il finanziamento collegato al progetto europeo.

Poche ore, ma dense di appuntamenti e con un finale d’eccezione: la conferenza scenica di Mario Tozzi ricercatore del CNR, giornalista e divulgatore scientifico, noto al grande pubblico per le sue fortunate trasmissioni “Gaia” e “La gaia scienza”, che ha catturato l’attenzione con un monologo sul tema dell’energia e della salvaguardia del Pianeta.
Tutto ha avuto inizio già con “Aspettando la Notte dei Ricercatori”, un’anteprima speciale presso il Museo delle Scienze con visite guidate, esperimenti, giochi e laboratori per tutte le età. Ma dalle 17, con l’apertura ufficiale delle installazioni nella tensostruttura allestita sulla piazza e lungo via Verdi fino alla Facoltà di Sociologia, i cittadini hanno potuto cimentarsi in test, esperimenti, giochi e simulazioni ideate e condotte dagli stessi ricercatori. Tutti i dipartimenti e i centri di ricerca dell’ateneo hanno infatti voluto dare il loro contributo, partecipando con entusiasmo già nelle fasi di preparazione dell’evento.

Dalla testimonianza di tre giovani archeologi, alle letture “matematiche”, dalla simulazione di un vero e proprio processo, allo spettacolo scientifico dedicato alle “Energie”: la “Ricerca in scena”, sul palco allestito in piazza Duomo ha coinvolti gli spettatori in un lungo viaggio nella scienza. All’interno del tendone, invece, accanto alle attività in una saletta dedicata i cittadini hanno preso parte alle Microconferenze tenute dai ricercatori dell’Università di Trento su vari argomenti di ricerca: dalla didattica di avanguardia, all’economia, dalla biologia, alla sociologia, all’informatica per la conoscenza, fino alla poesia. E, per finire, una riflessione, dati alla mano, su chi sono i ricercatori e su cosa i cittadini pensano di loro.
Appuntamento irrinunciabile della “Notte dei ricercatori”, i “Caffè della ricerca”, ospitati in quattro bar attorno a Piazza Duomo. Si è parlato di pubblicità ingannevole, programmi scolastici, stakeholders, disastri naturali e neuroscienze. I cittadini hanno potuto discutere della valutazione dell’efficacia delle politiche pubbliche, di cosa sia l’antimateria e di come curare i tumori attraverso la medicina personalizzata.

Patrocini e partner
La “Notte dei ricercatori” è stata promossa dall’Università di Trento e dalla Commissione europea sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e ha ottenuto il patrocinio della Provincia autonoma di Trento, del Comune di Trento e, vista la rilevanza internazionale dell’evento, anche del Ministero degli Affari Esteri.
Oltre alla Fondazione Bruno Kessler, alla Fondazione Edmund Mach/Istituto Agrario di San Michele all’Adige e al Museo delle Scienze, partner già lo scorso anno di una fortunata edizione, si è riconfermata la collaborazione con l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, con Trentino Sviluppo e con Trentino trasporti esercizio a cui quest’anno si sono aggiunti il centro di ricerca Create-Net e il progetto Manifattura Domani.
Promuovere l’innovazione e il trasferimento tecnologico che discendono dal lavoro di ricerca è senz’altro un obiettivo importante per eventi come la “Notte dei ricercatori”. Ecco perché nell’edizione di quest’anno si è voluto rafforzare il collegamento con il mondo imprenditoriale. Nuovi partner di questa edizione sono stati infatti, UniCredit, A22 Autostrada del Brennero SpA, Aquafil SpA e Metalsistem.
L’evento è stato seguito in diretta da Radio Dolomiti, la radio ufficiale della Notte, mentre a vivacizzare la Notte su via Verdi ha pensato l’universitaria Sanba Radio.