L’USO DEI VIDEO NELLO STUDIO DELLE INTERAZIONI SOCIALI

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Il professor Christian Heath del King's College di Londra ospite del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale
di Chiara Bassetti e Giolo Fele

A novembre 2011 Christian Heath, professore di Work and Organization al King's College di Londra, è stato visiting professor al Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell'Università di Trento. Il professor Heath, che attualmente dirige il gruppo di ricerca su Work, interaction and technology dell'istituto londinese, è il fondatore dell’approccio chiamato “Workplace Studies”, lo studio dell'interazione sociale e delle forme di collaborazione nei contesti lavorativi, con particolare attenzione all’uso degli strumenti e delle tecnologie.

Christian Heath, foto Alessio CoserIl professor Heath ha contribuito a aumentare la nostra consapevolezza dei processi sociali in gioco in almeno quattro grandi ambiti. È stato un pioniere dello studio dei cosiddetti “centri di coordinamento”, quali le torri di controllo del traffico aereo e le sale operative della metropolitana, analizzando la distribuzione dei compiti e la divisione del lavoro come prodotto delle forme di attenzione e di orientamento cognitivo collettivo. Sta studiando da molti anni la pratica medica, dalle visite presso i medici di famiglia, alle sale operatorie, alle scuole di formazione medica (optometristi e dentisti), per mettere in luce come le pratiche esperte siano fondate su processi di interazione e di collaborazione sociale. Un terzo campo di ricerca riguarda lo studio della partecipazione del pubblico nelle visite museali: analizzando quello che fanno effettivamente le persone quando visitano una mostra, Heath descrive il modo in cui il pubblico può venire coinvolto nel godimento di un’opera d’arte o nella manipolazione di dispositivi interattivi. Infine, da qualche tempo il professor Heath sta studiando le forme collettive e sociali di definizione del valore, a partire dall’analisi delle situazioni che si sviluppano nelle aste di opere d’arte e nei mercati finanziari. Molte di queste ricerche sono finanziate all’interno di progetti europei (come ad esempio “Pervasive Computing Support for Market Trading”; “Interactions with artefacts in Public Spaces – informing the design of advanced technologies”; “Communicating Science through novel exhibits and exhibitions”; “Portable Multimedia Technology for Rail Transportation”) e prevedono la progettazione e lo sviluppo di tecnologie avanzate.

Colpisce nel lavoro del professor Heath l’attenzione minuziosa ai dettagli e alle forme in cui si dispiegano le relazioni sociali nei vari ambienti studiati. La generalizzazione dell’argomentazione è ancorata ad una sofisticata analisi dei particolari della vita sociale. I risultati sono sorprendenti e affascinanti: attraverso il suo lavoro siamo condotti nelle profondità più nascoste della vita collettiva. Come dice Wittgenstein: “Gli aspetti per noi più importanti delle cose sono nascosti dalla loro semplicità e quotidianità. Non ce ne possiamo accorgere, perché li abbiamo sempre sotto gli occhi”. Il professor Heath analizza quello che “abbiamo sotto gli occhi” studiando le registrazioni video degli ambienti di lavoro e applicando una raffinata e rigorosa metodologia d’analisi, che proviene dagli studi etnometodologici sull'interazione ordinaria in contesti naturali (naturally occurring interaction). L’obiettivo è analizzare i fondamenti costitutivi dell’interazione sociale e le pratiche di sense making messe in atto dagli attori. Tale approccio ha fornito dei risultati particolarmente significativi nel campo della Human-Computer Interaction e del cosiddetto CSCW (Computer Supported Cooperative Work) e, più in generale, nell’ambito degli studi sociali di scienza e tecnologia.

Durante la sua permanenza a Trento il professor Heath ha tenuto una serie di lezioni nell’ambito del programma di dottorato in Sociologia e ricerca sociale intitolate “Workplace studies: video and the analysis of social interaction and materiality ”, nelle quali ha presentato l’approccio, l’inquadramento teorico, gli esempi e gli aspetti pratici derivanti dall’uso del video nella ricerca sociale. Una serie di data session hanno permesso ad un gruppo ristretto di studiosi e di ricercatori di immergersi concretamente nelle pratiche di ricerca basate sulle videoregistrazioni. Infine il professor Heath ha tenuto un seminario al Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale, intitolato “Surveillance, video practice, and technological innovation”, nel quale ha affrontato il tema, estremamente attuale, delle sempre più diffuse tecnologie di sorveglianza, del modo in cui queste vengono utilizzate per controllare il comportamento delle persone negli spazi pubblici e per identificare, talvolta anche in modo automatizzato, problemi e difficoltà, siano esse potenziali o in atto.