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PROGETTARE IN UN CONTESTO EUROPEO AMBIENTI FRUIBILI DA ANZIANI E DISABILI

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L’esperienza degli studenti dell’Università di Trento nel programma intensivo IP Erasmus in Finlandia

Anche quest’anno l’Università di Trento ha partecipato al programma intensivo (IP ERASMUS) “User friendly design and innovations for senior citizens” che vede la collaborazione tra studenti provenienti da diverse Università Europee e che si è svolto dal 5 al 16 Marzo 2012 presso la facoltà di Wellness Technology a Jyväskylä, in Finlandia.

I contenuti del programma sono di grande attualità: la progettazione rivolta ad anziani e disabili è infatti una questione scottante che trova costantemente nuove risposte nelle tecnologie sempre in evoluzione e nella sensibilità dei progettisti nell’affrontare il tema della diversità. Solo l’equilibrio di questi due fattori determina una progettazione corretta e a misura di tutti.

L’Università di Trento è stata rappresentata dagli studenti del corso di laurea in Ingegneria edile-architettura Ilaria Bianchi, Enrico Cimadom, Martina Ficicchia, Andrea Lorenzi, Margherita Muratori, Maddalena Simoncelli e dal prof. ing. Antonio Frattari, docente ordinario di Architettura Tecnica presso la Facoltà di Ingegneria di Trento. Il professor Frattari ha tenuto una lezione sull’applicazione della domotica in ambiente domestico e ha partecipato come tutor ai workshops progettuali.

Gli altri partecipanti, studenti e dottorandi in ingegneria meccanica, biomedica, informatica, design e architettura, provengono dalla Germania (Zwickau, Esslingen), Romania (Cluj-Napoca), Spagna (Barcellona) e Finlandia (Jyväskylä). L’IP si è svolto sotto l’attenta supervisione della professoressa Leonore Heiland (Westsächsische Hochschule Zwickau) e grazie all’organizzazione certosina del professor Kari Vehmaskoski (Jyväskylä University of Applied Sciences).

Durante il primo giorno il corso prevedeva la presentazione dei partecipanti e in seguito la formazione di gruppi di lavoro internazionali dove le diverse culture e competenze potessero mescolarsi ed essere utili al fine comune: progettare ambienti e attrezzature totalmente fruibili da anziani e disabili. L’indipendenza è un argomento strettamente correlato alla tematica principale dell’IP: abbattere il pregiudizio che un anziano o un disabile non sia in grado di gestire la sua vita da solo, o con un aiuto minimo, è stato il leitmotiv dei progetti brevi che sono stati svolti dagli studenti. Dalla macchina del caffè “user friendly” alla progettazione di un mezzo di trasporto in linea con questa filosofia, i progetti brevi si sono alternati nel corso delle due settimane ad una progettazione più lunga: una smart-home, ovvero una casa intelligente che rispondesse alle esigenze di uno specifico fruitore con differenti disabilità. Tutti i progetti svolti sono stati supportati dalle lezioni frontali interdisciplinari che i visiting professors tenevano ogni giorno (di solito durante la prima parte della giornata) fornendo nuovi spunti di riflessione immediatamente applicabili al caso in questione.

La gerontologia, il design per tutti, la domotica sono alcuni degli argomenti trattati ma l’elemento che ha più coinvolto gli studenti è stata l’esperienza diretta. In primis il poter provare le sensazioni e le difficoltà di un disabile in sedia a rotelle: tutti gli studenti si sono cimentati in questo ruolo, trascorrendo due ore da disabili in giro per la facoltà. La visita ad una smart-home, progettata all’interno della facoltà Scienze Applicate di Jyväskylä, ha fornito inoltre importanti chiarimenti ai fini delle tecnologie da adottare nel progetto finale.

Al termine di ogni giorno, infine, veniva aggiornato il learning diary, un diario di bordo in cui ogni gruppo riassumeva la giornata trascorsa, spiegando i progetti e raccontando le difficoltà e i momenti divertenti.

Le attività extra-curriculari degne di nota sono state la visita al museo dell’architetto finlandese Alvar Aalto, che ha segnato il panorama dell’architettura moderna e la visita al centro riabilitativo di Peurunka.

Respirare ogni giorno un clima internazionale non ha però modificato il modus vivendi finlandese. Infatti, grazie soprattutto all’ospitalità dei ragazzi finlandesi, gli studenti hanno potuto sperimentare la vita a Jyväskylä, capitale della provincia del Keski-Suomi in Finlandia centrale, che presenta una genuina tipicità. I nostri ragazzi hanno resistito alle rigide temperature e alle lunghe camminate che ogni giorno hanno affrontato per recarsi all’Università, portando a casa un bagaglio culturale più ricco e un’esperienza che difficilmente dimenticheranno.