IL DOTTORATO INTERNAZIONALE IN COMUNICAZIONE POLITICA

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Il bilancio di un decennio di collaborazione europea
di Giulia Cò

Dal 22 al 28 settembre si è svolto a Erfurt (Germania) il decimo convegno annuale del Dottorato internazionale “Comunicazione politica dall’Antichità al XX secolo/internationales Graduiertenkolleg “politische Kommunikation von der Antike bis ins XX. Jahrhundert”: si è trattato di un incontro particolarmente significativo poiché ha sancito la fine e il completamento delle attività dell’IGK dopo 10 anni, fatta eccezione per le ricerche di dottorato ancora in corso. Il dottorato è nato nel 2004 dalla collaborazione della Goethe Universität di Francoforte sul Meno, della Leopold-Franzens-Universität di Innsbruck, dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna e dell’Università di Trento, a cui si  è aggiunta nel 2009 l’Università di Pavia. Coordinatore per l'Università di Trento è il professor Gustavo Corni. Il dottorato ha avuto l’ambizioso progetto di creare un gruppo internazionale di docenti e dottorandi, le cui ricerche e studi avessero come comune campo di indagine la comunicazione politica, cioè l’insieme di tutti quei processi di mediazione tra la realtà politica e il linguaggio considerato in tutte le sue manifestazioni comprese quelle non verbali.

I partecipanti al convegno annuale del Dottorato internazionale “Comunicazione politica dall’Antichità al XX secolo/internationales Graduiertenkolleg “politische Kommunikation von der Antike bis ins XX. JahrhundertNel corso di un decennio, grazie al finanziamento di 3,2 milioni di euro da parte della Deutsche Forschungsgemeinschaft e ai fondi aggiuntivi delle università partner e dalla Cassa di Risparmio di Bologna, l’IGK ha accolto 7 borsisti post-dottorato e 48 dottorandi, di cui 24 tedeschi, 20 italiani e 4 austriaci. Ciascuno di questi è stato affidato a due tutors di diversa nazionalità e la co-tutela ha permesso il costante confronto tra sistemi universitari e metodologie storiche differenti. La costante collaborazione tra le cinque università, rafforzata dai convegni annuali e dalla preparazione di una conferenza estiva (Stipendiatentagung), ha favorito stimolanti occasioni di incontro, di scambio e di integrazione tra gli approcci storici “nazionali”.

Già 17 borsisti hanno discusso la propria tesi e 6 lo faranno nei prossimi mesi. La durata prevista della borsa di dottorato è di tre anni, ma solo 5 dei già addottorati hanno rispettato questo limite. Il fitto intrecciarsi di attività parallele ha dilatato i tempi: la maggior parte dei borsisti ha portato a termine il dottorato in 4 o 5 anni. Un buon numero ha concluso il proprio percorso formativo tra i 30 e i 32 anni (9 borsisti); due a 33 e due a 34; i più precoci hanno terminato a 29 anni e solo uno a 27. La maggior parte dei dottori dell’IGK ha continuato la propria carriera nell’ambito accademico oppure è stata assorbita nelle strutture dell’insegnamento superiore. Tutti i dottorandi hanno avuto e avranno l’opportunità di pubblicare la loro tesi nelle collane "Studi sulla comunicazione politica” (Edizioni di Storia e Letteratura, Roma) e “Schriften zur Politischen Kommunikation” (V&R unipress, Gottinga): curate dai coordinatori del dottorato, esse accolgono, oltre alle tesi, anche numerosi volumi miscellanei (per l’elenco dettagliato delle pubblicazioni si rimanda alla pagina web ufficiale del dottorato: http://www2.uni-frankfurt.de/43911766/igk?).

L’indirizzo diacronico e multidisciplinare del dottorato ha fatto sì che l’insieme dei dottorandi fosse notevolmente eterogeneo: lo studio dell’età moderna, del XIX e XX secolo e dell’età contemporanea è stato nettamente prevalente (con rispettivamente 11, 16 e 6 borsisti), ma anche 11 antichisti e 6 medievisti hanno trovato posto all’interno dell’IGK. Estremamente vari sono stati anche gli ambiti di formazione: nettamente prevalente è stato il numero dei borsisti provenienti dal settore storico, 25 su 48; dei restanti, una buona parte aveva svolto studi in germanistica e in scienze politiche (5), in filosofia e in sociologia (4), in filologia classica e in storia dell’arte (3), in giurisprudenza (2); si segnala anche la presenza di dottorandi con una formazione in storia del teatro, etnologia, scienze della comunicazione, filologia moderna, pedagogia, storia delle religioni, anglistica. La creazione di un gruppo così eterogeno per formazione e interessi ha sicuramente ampliato il dibatto scientifico e metodologico, rendendo l’IGK un vera e propria fucina del confronto.