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il Quinto programma quadro
Qualità della vita, società dell'informazione, sviluppo sostenibile, conservazione dell'ecosistema: sono i quattro obiettivi del V programma quadro di Laura Martuscelli Fin dal 1984, le attività di ricerca e sviluppo della Comunità Europea sono state pianificate ed attuate mediante una serie di "programmi quadro" pluriennali; quello attualmente in corso, il Quarto, finirà al termine del 1998. I programmi quadro sono strumenti che riflettono le priorità scientifiche e tecnologiche di un periodo specifico, tenendo in considerazione anche le circostanze economiche e politiche. Essi stabiliscono quindi gli obiettivi da raggiungere ed i temi di ricerca, le regole e le procedure per l'attuazione, le condizioni generali per la partecipazione, l'ammontare complessivo dei finanziamenti e gli stanziamenti destinati ai singoli temi di ricerca. Per il prossimo quinquennio, è in corso di approvazione il Quinto programma quadro. Pur non essendo ancora definitivo, ne è comunque già nota la struttura base e la dotazione globale di bilancio, che non dovrebbero subire ulteriori sostanziali modifiche. QUATTRO PROGRAMMI TEMATICI La struttura dei quattro programmi tematici, e delle azioni chiave previste al loro interno, è quella che segue:
Tali azioni dovranno poi essere compatibili con i contenuti e gli obiettivi dei tre programmi orizzontali (o principi chiave): Cooperazione internazionale, Innovazione e Piccole e medie imprese (PMI), Potenziale umano. La dotazione globale di bilancio per tutta la durata del programma è pari a 12740 milioni ECU, dei quali oltre tre quarti saranno destinati alle attività di ricerca nell'ambito dei programmi tematici. Rispetto al precedente programma quadro, la Commissione si è data l'obiettivo di predisporre un solo insieme di norme che regolino la partecipazione a tutti i programmi specifici, mentre dovrebbero rimanere invariate le seguenti regole già in vigore: ricorso agli inviti a presentare proposte quali principali strumenti di selezione dei progetti, per offrire uguali opportunità a tutti gli interessati; carattere transnazionale dei consorzi di ricerca; stipula dei contratti in base al principio del rimborso dei costi reali ammissibili; obbligo per i consorzi di ricerca sia alla valorizzazione che alla diffusione dei risultati di ricerca. NUOVE MISURE Tra le nuove misure proposte si segnalano le seguenti: definizione di regole per la partecipazione di soggetti di Paesi terzi, valide per tutti i programmi specifici; adattamento delle norme di diffusione; incoraggiamento della valorizzazione dei risultati attraverso la possibilità di concludere accordi esclusivi, a determinate condizioni, in particolare quando i progetti siano vicini al mercato; obbligo alla diffusione dei risultati qualora l'impegno alla loro valorizzazione non venga rispettato; rafforzamento del ruolo svolto dal "piano di attuazione tecnologica" in quanto strumento politico particolareggiato e strutturato per il monitoraggio dei risultati di ricerca. |