no0 |
università, cultura e territorio |
Dai bisogni
L'Universo Biblioteche nella città
di Trento presenta una situazione aperta verso un'evoluzione ricca di potenzialità.
Si è infatti in presenza di una offerta molteplice; collocata presso realtà
diverse, con una antica storia o di moderna istituzione; tutte queste realtà
sono collegate tra loro nel Sistema Bibliotecario Provinciale e contemporaneamente
hanno bisogno di rivitalizzare la capacità di pensarsi e di agire in sintonia,
proiettandosi verso il futuro. La realtà cittadina ha in corso come evenienza
positiva la ristrutturazione del palazzo ex Gesuiti in cui verrà a trovare
definitiva sistemazione il cuore del Sistema delle Biblioteche comunali e l'Archivio
Storico del Comune di Trento; inoltre la progettazione della nuova sede della
Biblioteca Universitaria richiede che ci si sappia interrogare reciprocamente
su quali sinergie siano possibili in un'ottica di sistema. Il tutto richiede un
salto di qualità circa la definizione delle funzioni specifiche a cui ciascuna
istituzione deve rispondere. Comune, Università, Istituto Trentino di Cultura
e tutte le altre biblioteche hanno patrimonio di documenti, risorse e professionalità
che vanno messi in rete, non solo perché interconnessi tramite il Catalogo
Bibliografico Trentino, ma anche perché pensati come protagonisti di una
comune evoluzione, in modo da essere complementari e da corrispondere a tutte
le esigenze di informazione e documentazione che i cittadini di Trento esprimono:
vuoi in quanto studenti, vuoi in quanto ricercatori professionisti, ragazzi o
semplici utenti in genere.
La sfida del prossimo decennio sta in una capacità comune di leggere i bisogni così come emergono e di corrispondere con un sistema adeguato sia sul versante della ricerca, sia su quello della fruizione diretta a scaffale aperto, sia su quello delle nuove tecnologie poste al servizio di esigenze di informazione. Ecco che allora diventa prioritaria la definizione degli obiettivi da raggiungere nonché la individuazione di soluzioni logistico-strutturali flessibili e improntate alla dinamicità dell'utilizzo, oltre che la costituzione di un "luogo" o di modalità di confronto fra le istituzioni interessate in modo da attuare quel coordinamento (degli acquisti, della conservazione, ecc.) che il servizio innanzitutto e le normative e le disposizioni provinciali poi prevedono e che tuttavia fatica a mettersi in moto. Attivare già da subito una definizione comune delle linee di politica degli acquisti riguardanti ciascun ambito in base alle specifiche caratteristiche è un passo indispensabile a cui altri dovranno seguire. In tal senso si sono espressi il presidente dell'Istituto Trentino di Cultura, il rettore dell'Università e il Comune di Trento. E questo è un impegno per riflessioni ben più approfondite. |