no2

università, cultura e territorio

Divertirsi con la scienza

Nell'ambito della Settimana della cultura scientifica due eventi: "Il laser in mostra" e "Sperimentiamo", dimostrano come sia possibile diffondere la scienza attraverso mezzi non tradizionali

Il laser in mostra
di Leonardo Ricci e Mario Scotoni

Come già negli scorsi due anni, anche in occasione dell'ultima Settimana della cultura scientifica e tecnologica, promossa dal Murst, il Dipartimento di Fisica dell'Università di Trento ha organizzato dal 23 marzo al 1° aprile una mostra a carattere didattico. Soggetto dell'iniziativa di quest'anno, svoltasi presso la Facoltà di Scienze a Povo, è stato Il Laser.
Quotidianità e mistero
Nella scelta del tema ha senz'altro contribuito il fatto che il laser, benché non sia ancora quarantenne, è da tempo diventato uno strumento insostituibile in molteplici campi della ricerca scientifica, della tecnologia, della medicina e della vita quotidiana. D'altro canto, un velo di impenetrabile mistero, ma anche di indubbio fascino, contraddistingue anche oggi questo strumento. Oltre alla sua intrinseca spettacolarità, ciò è senz'altro dovuto al fatto che il funzionamento del laser è basato su principi fisici solitamente poco noti ai non addetti ai lavori.
Obiettivo primario della mostra è stato dunque quello di illustrare con semplicità e rigore la fisica del laser, la storia del suo sviluppo ed alcune sue applicazioni. Essendo la mostra principalmente rivolta agli studenti medi superiori, si è cercato di strutturare l'impianto didattico così da renderlo accessibile a questo pubblico.
Gli studenti collaborano
Gli argomenti sono stati presentati con l'ausilio di pannelli esplicativi e strumenti multimediali, ma soprattutto mediante numerosi esperimenti: la verifica diretta di molti dei concetti illustrati ha certamente reso la visita più divertente, coinvolgente e stimolante. Per la realizzazione di gran parte del materiale esposto è stato determinante l'apporto di grande bravura ed entusiasmo di un gruppo di cinque studenti inquadrati nelle attività di supporto "150 ore". Senza il loro impegno, cui va aggiunto quello di alcuni membri del personale del Dipartimento di Fisica e della Facoltà di Scienze, la mostra non avrebbe mai potuto essere realizzata. Anche alcune classi dei licei scientifici Da Vinci e Galilei di Trento hanno partecipato all'iniziativa, realizzando alcune esperienze. Il materiale esposto, riguardante in particolare i laser di potenza e le applicazioni del laser, è stato gentilmente messo a disposizione da ditte specializzate e dall'Istituto Nazionale di Ottica di Firenze. Il percorso prevedeva inoltre la visita di due laboratori di ricerca, uno afferente al Dipartimento di Fisica e uno al Centro CNR. Entrambi i laboratori utilizzano il laser per studi di fisica della materia. Fondamentale per la realizzazione è stato il sostegno finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.
3500 visitatori
Al termine delle dieci giornate di apertura, la mostra è stata visitata, gratuitamente, da circa 3500 persone, in gran parte studenti medi superiori. Gli studenti provenivano dalle provincie di Trento, Bolzano, Verona, Vicenza, Treviso, Belluno, Padova, Brescia, Mantova, Bergamo, Bologna e Modena. Tutte le visite, della durata di circa due ore, sono state guidate da accompagnatori, anch'essi studenti della nostra Università e inquadrati nelle attività di supporto. Come nel caso dei loro colleghi 'costruttori', anche questi studenti, sei in tutto, hanno dimostrato grande professionalità, competenza ed entusiasmo. Una parte consistente dei visitatori ha potuto usufruire della mensa universitaria, grazie alla preziosa collaborazione dell'Opera Universitaria di Trento. Il prossimo autunno sarà disponibile una versione multimediale della mostra su CD-ROM. 


Un mattone refrattario è reso incandescente
dal fascio invisibile di un laser ad anidride
carbonica (Laboratorio CNR, Foro SAM).

Sperimentiamo!
di Vittorio Zanetti e Michele Lanzinger

Questa mostra temporanea è ospitata nei locali del Museo Tridentino di Scienze Naturali, in via Calepina 14, su un'area di circa 500 m2 . È stata inaugurata il 20 marzo, chiuderà il 17 maggio e ha avuto il patrocinio dei seguenti enti: Provincia Autonoma di Trento, Sovrintendenza Scolastica Provinciale, IPRASE, Comune di Trento. Ha inoltre avuto il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, e del Consorzio Trento Iniziative. È stata organizzata nell'ambito della Settimana della cultura scientifica e tecnologica, VIII edizione, promossa dal Murst.

Interattività al museo
Sperimentiamo! è una mostra interattiva costituita da una settantina di oggetti il cui funzionamento si basa su principi fisici interessanti e divertenti, realizzati in quest'ultimo anno direttamente dal Dipartimento di Fisica e dal Museo Tridentino di Scienze Naturali. Mentre alcuni di questi oggetti sono di concezione originale, la maggior parte è stata costruita tenendo presente le più interessanti unità espositive individuate nei molti Centri della scienza che sono oramai assai diffusi in altri paesi, più avanzati dal punto di vista della diffusione della cultura scientifica.
L'esperienza che ci siamo fatti con la precedente mostra itinerante da noi organizzata, I giocattoli e la scienza - di cui a partire dal 1992 si sono avute ben cinquanta edizioni in tutto il nostro Paese - è stata fondamentale per spingerci a realizzare la nuova mostra che ha visto la luce quest'anno: Sperimentiamo!. Effettivamente, in questo sforzo di diffusione della cultura scientifica mediante mezzi non tradizionali, ci siamo resi conto che le mostre di questo tipo, appositamente pensate per un pubblico generico, basate su oggetti piacevoli e che possono essere fatti funzionare direttamente dai visitatori, hanno un incredibile richiamo sul mondo giovane della scuola così come sul pubblico di età più avanzata. Prova ne sia che in due settimane di apertura della mostra I giocattoli e la scienza (è questo il tempo medio dei nostri prestiti) in genere si realizza un'affluenza di duemila e più visitatori, nelle sedi ove essa viene ospitata. Di fronte a numeri così elevati rispetto a quelli che normalmente si riesce a coinvolgere con lo strumento classico a disposizione degli universitari (la conferenza), siamo giunti alla conclusione che valeva la pena di fare uno sforzo per approntare una mostra che, oltre ad avere le caratteristiche positive di quella precedente, avesse i connotati per diventare permanente. In particolare, occorreva che la nuova mostra fosse costituita da oggetti più grandi dei giocattoli, in maniera che risultassero più resistenti all'usura, avessero un più alto grado di interattività e non fossero facilmente asportabili (cosa questa che talvolta si verifica con i giocattoli di dimensioni più piccole). Oggi è possibile fare un bilancio relativo all'affluenza e al gradimento dell'edizione di Sperimentiamo! attualmente in corso. Nei primi otto giorni di apertura si sono susseguite circa 50 classi delle scuole secondarie superiori, tutte provenienti dalle regioni limitrofe (le visite delle classi della nostra provincia sono state rinviate alle settimane successive), per un totale di circa 1300 studenti. Per quanto riguarda il gradimento, esso è stato notevole, come risulta dalle impressioni riportate dalle nostre 'guide', oltreché dalle frasi di commento scritte dagli accompagnatori delle classi, in genere insegnanti di fisica, sull'apposito registro collocato all'uscita.
Mostre di questo tipo possono avere un ruolo rilevante anche nel campo della formazione e dell'aggiornamento degli insegnanti di materie scientifiche. Inoltre, possono anche avere un ruolo di stimolo per gli studenti, prevedendo la possibilità che essi contribuiscano alla mostra con oggetti da essi stessi progettati e costruiti, come è avvenuto anche in questa prima edizione da parte di studenti di ben cinque scuole secondarie superiori.