n°2

  verso l'europa  
La nuova "chiamata diretta":
per Trento un ruolo transnazionale

di Giovanni Martignoni

Importanti novità sull'istituto della chiamata diretta di studiosi da parte delle università italiane sono state introdotte dalla legge 15 maggio 1997, n. 127 (c.d. Bassanini 2). Infatti, da un lato, il Murst ha provveduto con decreto del 25 luglio 1997 - sulla base dell'art.17, comma 112, della legge 127 - alla ridefinizione dei criteri che le università devono seguire per la chiamata di studiosi eminenti. D'altro lato, per le università di Trento, di Bolzano e della Valle d'Aosta, l'art.17, comma 125, della legge 127 ha previsto la possibilità di procedere alla chiamata diretta di studiosi in servizio presso università estere. La duplicazione dell'istituto della chiamata diretta rende opportune alcune osservazioni. L'istituto della chiamata diretta disciplinato dal decreto Murst appare finalizzato ad acquisire al sistema universitario nazionale studiosi di elevata e riconosciuta qualificazione scientifica raggiunta in ambito internazionale.
 

Il Prof. Axel Leijonhufvud, economista
a Trento dal 1994 per chiamata diretta

È rivolta infatti sia a docenti di università straniere (che occupino una posizione analoga a quella di professore ordinario) sia a studiosi eminenti che siano stati insigniti di alti riconoscimenti scientifici in ambito internazionale o che abbiano ricoperto incarichi direttivi in qualificati istituti di ricerca internazionali. La proposta di chiamata deve essere deliberata dalla maggioranza dei due terzi dei professori ordinari del consiglio di facoltà e deve essere autorizzata dal Ministero dell'Università, sentito il CUN. L'istituto della chiamata disciplinato dal comma 125 costituisce invece per l'Università di Trento un particolare riconoscimento del ruolo transnazionale, aperto e proiettato verso forme di collaborazione scientifica con università estere: in tale contesto la chiamata è limitata a docenti e ricercatori di università straniere, non è soggetta ad obbligatoria autorizzazione ministeriale e può essere effettuata fino a coprire il 30% di organico per ciascun tipo di qualifica. Gli studiosi, per entrambi i tipi di chiamata, possono essere anche italiani. 

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