Elezioni
RSU: vince la partecipazione
Prima elezione diretta
dei rappresentanti del personale
di Marinella Daidone e Paolo Serra
Con
il 1999 sono entrati nel pieno delle funzioni i sei nuovi eletti che formano la
Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) del personale tecnico-amministrativo dell'Università
di Trento: Dario Andreis e Gabriele Silvestrin (CGIL SNUR), Manlio D'Alonzo Avancini
e Ivan Brandolise (CISL Università), Maurizio Migliarini e Tiziano Forchini
(UIL PA). Lo SNALS non si è presentato con una propria lista a questa scadenza
elettorale.
Le elezioni, che si sono svolte il 24 e il 25 novembre scorsi, hanno visto un'ampia
partecipazione del personale tecnico-amministrativo con una percentuale di votanti
dell'80,87%, ben superiore al quorum necessario per rendere valida la votazione
(50% più uno); non solo, ma la percentuale di votanti di Trento è
stata una delle più alte in Italia.
Queste elezioni segnano un sostanziale cambiamento nel tipo di composizione della
delegazione chiamata a trattare con l'amministrazione universitaria: si è
passati da un sistema nel quale tutti i delegati venivano designati dalle organizzazioni
sindacali firmatarie del contratto nazionale, alla formula "mista" attuale
che prevede per l'Università di Trento quattro rappresentanti designati
dai sindacati (CGIL SNUR, CISL Università, UIL PA, SNALS) insieme ai sei
rappresentanti eletti dal personale, nell'ambito di liste presentate dai sindacati.
Queste
dieci persone avranno il compito di rappresentare il personale tecnico-amministrativo
al tavolo della contrattazione decentrata; è un grosso impegno per ciascuno
di loro, in termini di tempo, di disponibilità e soprattutto di responsabilità.
Come è stato fatto presente all'assemblea che ha preceduto le elezioni,
è fondamentale che vi sia un rapporto di fiducia e di partecipazione tra
rappresentanti e rappresentati e il numero dei votanti (317 su 392 aventi diritto
al voto) dimostra che il personale ha già compreso l'importanza della posta
in gioco. Le materie di cui si discuterà al tavolo della contrattazione
investono diversi aspetti dell'attività lavorativa: salario accessorio,
formazione e aggiornamento, sicurezza, mobilità, per citarne solo alcuni.
E le questioni sono destinate ad aumentare non appena verrà sottoscritto
il nuovo contratto collettivo di lavoro se, come si prevede, si passerà
dal sistema di inquadramento attuale strutturato in livelli, a tre sole grandi
macro-qualifiche o fasce.
Sta crescendo la consapevolezza che i grandi cambiamenti che coinvolgono il mondo
universitario ci riguardano direttamente: la sempre maggiore competitività
tra atenei, come stimolo a raggiungere un livello di eccellenza, si accompagna
alla necessità di ottimizzare i servizi ed implica un generale ripensamento
sul ruolo e sulle funzioni svolte dal personale tecnico amministrativo al quale
viene richiesto sempre maggiore impegno e l'acquisizione di nuove professionalità.
In questo contesto diventa importante la capacità da parte della Rappresentanza
Sindacale Unitaria, delle Organizzazioni Sindacali e dell'Amministrazione, di
mantenere aperto un dialogo costruttivo, finalizzato a trovare punti di incontro
soddisfacenti per le parti, che permetta di gettare le basi per uno sviluppo armonico
delle diverse componenti dell'ateneo.
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