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  memoria  
Renato Porro (1946-1998)

Lo scorso 6 dicembre è prematuramente scomparso Renato Porro. La sua collaborazione, in qualità di membro del Comitato di Direzione di Unitn, è stata - purtroppo - breve, ma i suoi suggerimenti e il suo incoraggiamento sono stati preziosi per l'avvio del periodico.
Il suo spirito critico come sprone al dibattito e alla dialettica, la ricerca della semplicità e dell'efficacia nella comunicazione, la fiducia nelle capacità dei giovani e lo stimolo a collaborare con loro, il rispetto per la dignità delle persone sono stati per noi un valido insegnamento.
Lo ricordiamo con un articolo di Carlo Buzzi.
La Redazione

Renato Porro: il contributo scientifico
di Carlo Buzzi

Il 6 dicembre è morto Renato Porro. Insegnava "Teorie e tecniche delle comunicazioni di massa" alla Facoltà di Sociologia del nostro ateneo. Di lui, della sua dimensione umana e del suo impegno politico e sociale, si è scritto a lungo in queste ultime settimane. Vogliamo ricordarlo qui brevemente dal punto di vista del suo contributo scientifico agli studi teorici e alle analisi empiriche sulle comunicazioni di massa.

L'interesse di Renato Porro per i media risale agli inizi degli anni '80, quando i suoi ambiti privilegiati di ricerca si spostano progressivamente dai fenomeni socializzativi a quelli della comunicazione: al centro della sua produzione scientifica si consolidano tre grandi filoni di studio e di indagine. Da una parte sviluppa il tema dei significati e degli effetti del mezzo televisivo nell'età infantile (e da queste analisi si svilupperà l'impegno sociale di Porro - uno degli ispiratori della "Carta di Treviso" - a favore dei minori); dall'altro approfondisce il ruolo e le funzioni dei media nel processo di rappresentazione della realtà come ridefinizione degli eventi e determinazione di specifici orientamenti nel sistema dell'opinione pubblica (e in quest'area avranno particolare sviluppo gli studi sull'informazione locale). Ma è a proposito del consumo multimediale che Porro ha dato il miglior contributo originale agli studi sulla comunicazione di massa: il presupposto teorico e metodologico dal quale muove il suo pensiero è il concetto di dieta multimediale, intesa come una "linea di scelte individuali che privilegia alcuni generi e contenuti mediali fino a rappresentare un insieme di comportamenti di consumo dotati di senso, rispondenti a particolari motivazioni e attese, coerenti con gli interessi e le capacità cognitive e culturali del pubblico fruitore". Contrapponendosi alla prospettiva delle analisi riduzionistiche, limitate a ciascun media preso separatamente dagli altri, le sue ricerche porteranno all'individuazione di un modello complessivo di consumo multimediale. In questi ultimi due anni stava ultimando una importante indagine trasnazionale di tipo comparativo (vi partecipavano dodici équipes europee) tesa a definire le nuove forme di consumo culturale di bambini ed adolescenti alla luce della progressiva centralità che hanno assunto i cosiddetti new media. Quest'ambito di analisi trova la sua particolare rilevanza nel fatto che ben poco si sa del ruolo esercitato dai nuovi mezzi di comunicazione o di fruizione culturale che negli ultimi anni hanno mostrato alti livelli di diffusione tra le nuove generazioni. Ciò anche alla luce del fatto che la presenza di primi contatti con prodotti di realtà virtuale, l'ormai consolidata fruizione di videogiochi, l'utilizzo di mezzi informatici, coniugandosi con il sistema dei media tradizionali, è destinata a modificare in un prossimo futuro lo scenario dell'immaginario mediale e i processi di strutturazione del quotidiano infantile e giovanile.

Renato Porro: Le tappe più significative del suo curriculum scientifico

1985 Professore associato presso la facoltà di Sociologia - Università degli Studi di Trento
1986-98 Titolare dell'insegnamento di Teorie e tecniche delle comunicazioni di massa
1992-94 Presidente dell'Indirizzo Comunicazioni e mass-media
1991-95 Coordinatore dell'Istituto di Aggiornamento sulle Comunicazioni (Indaco)
1991-95 Direttore del Centro di Educazione Permanente (C.E.P.)
1993-95 Segretario dell'Associazione Italiana di Sociologia (AIS)
1994-98 Presidente del Coordinamento Nazionale dei Comitati Regionali per i Servizi Radiotelevisivi (Co.Re.Rat.)