L'Europa
e l'università
Mobilità, formazione e rapporti
con le imprese
di Francesca Menna, in collaborazione con Elisabetta Tonini
L'accordo sottoscritto alla Sorbona di Parigi nel maggio 1998 dai quattro Ministri
competenti di Francia, Germania, Inghilterra e Italia sull'armonizzazione dei
sistemi di istruzione in Europa rappresenta un chiaro segnale della volontà
a livello europeo di facilitare e incentivare la libera circolazione delle conoscenze
e degli studenti. "L'Europa non si costruisce infatti solo con l'Euro, ma
formando uno spazio comune della conoscenza" ha sottolineato Riccardo Zandonini,
pro-rettore e delegato ai rapporti internazionali, lo scorso 23 gennaio in apertura
della giornata su L'Europa e l'Università.
Il convegno, organizzato dalla Divisione Rapporti Internazionali, ha presentato
un'interessante panoramica sui progetti comunitari in ambito universitario e sulle
novità per il prossimo futuro, offrendo inoltre lo stimolo per fare il
punto sull'attività internazionale dell'ateneo. Supportata dall'autonomia
di cui gode fin dalla nascita, ulteriormente estesa nel 1997 con l'approvazione
della Bassanini 2, l'Università di Trento si è sempre mossa in un'ottica
di apertura internazionale; spinta dalla competizione fra atenei e dalle esigenze
del mercato del lavoro che richiede professionalità sempre più europee
essa intende, oggi più che mai, cogliere la sfida dell'internazionalizzazione.
Il primo intervento ha illustrato Socrates, programma dell'UE volto a sviluppare
la dimensione europea dell'istruzione a tutti i livelli, incentivando la mobilità
degli studenti e dei docenti, l'insegnamento delle lingue, l'applicazione del
sistema europeo di trasferimento dei crediti, l'istruzione aperta e a distanza,
la formazione permanente. Novità di Socrates II, in partenza nel 2000,
saranno la durata (7 anni anziché 5), fondi più consistenti e una
maggiore autonomia alle Agenzie Nazionali.
Allo scopo di incoraggiare l'insegnamento europeo nelle università, in
particolare nel campo dell'economia, della sociologia, del diritto e della storia
della costruzione europea nasce l'Action Jean Monnet. A Trento sono attivi
una cattedra e un modulo a Sociologia e due corsi permanenti, uno a Giurisprudenza
e uno a Lettere. Prossimo obiettivo: richiamare sui corsi l'attenzione delle facoltà
scientifiche.
Nella stessa direzione si muove il Certificato di studi europei, percorso
di studi biennale centrato sull'approfondimento di vari aspetti dell'integrazione
europea, offerto a Sociologia, Giurisprudenza, Economia e Lettere in aggiunta
al percorso curricolare per la laurea. Il programma è gestito con il sistema
dei crediti e, per incentivare la mobilità trans-facoltà, obbliga
gli studenti a cercare parte dei crediti in facoltà diverse dalla propria.
Per
la cooperazione tra UE e Paesi dell'Est e dell'ex Unione Sovietica è invece
attivo il programma Tempus, che fa parte dei due macroprogrammi Phare
per l'Europa Centrale e Orientale e Tacis per i nuovi Stati Indipendenti
e la Mongolia. Il programma, uno fra i più noti dell'UE, è volto
a migliorare la gestione universitaria nei paesi partner, sviluppare nuovi curricola,
promuovere scambi per visite di studio, cooperazione in reti tematiche e partecipazione
a convegni e seminari. Novità l'Institution Building, pensata per
i paesi associati di Tempus Phare, per la formazione di professionisti in grado
di dare un valido supporto in quegli Stati che stanno avviando la partecipazione
ai programmi comunitari in vista anche dell'adesione all'UE. Nel 2000 partirà
Tempus 3: i Paesi associati Phare, usufruendo degli altri programmi UE, non potranno
più ricevere finanziamenti Tempus e l'Institution Building sarà
estesa ai Paesi Tacis.
Altro tema importante del convegno è stato quello delle "doppie lauree",
espressione dell'apertura internazionale dell'ateneo, attualmente attive con Freiberg,
Brema e Dresda in Economia e con Dresda in Sociologia. "Competitività",
come ha sottolineato Enrico Zaninotto, preside della Facoltà di Economia,
"significa per un ateneo di medio-piccole dimensioni come Trento moltiplicare,
con l'ausilio di una valida rete di contatti internazionali, le opportunità
didattiche e l'offerta di servizi".
Di particolare rilevanza è apparso infine il programma comunitario Leonardo
da Vinci per i rapporti università-impresa nel campo della formazione.
All'illustrazione del programma e delle sue azioni ha fatto seguito la presentazione
del progetto dell'ateneo trentino - AT&Q - articolato in collocamenti presso
imprese europee per studenti e giovani laureati e in scambi riservati a personale
di impresa e di università. Nel 2000 il programma entrerà nella
sua seconda fase e includerà ulteriori paesi dell'Europa dell'Est.
Nell'ambito di Leonardo è stato attivato il progetto pilota Diogenes
che prevede la creazione di un sito per la raccolta e la diffusione dei dati
relativi alle domande di formazione o lavoro da parte di laureandi e neo-laureati
e all'offerta da parte delle aziende. Il sito, gestito dalla Divisione Rapporti
Internazionali, diventerà una banca dati interattiva ed opererà
come servizio di ateneo.
Altre azioni sono state illustrate nel corso del Convegno tra cui la Patente
Europea del Computer e i programmi di cooperazione Alfa, EU-Canada, EU-USA,
EU-China. Quest'ultimo in particolare ha assegnato all'Università di
Trento, tramite la D.R.I., il coordinamento nazionale del Programma Junior Managers
che si prefigge di promuovere e supportare le attività imprenditoriali
e gli scambi Italia-Cina attraverso la formazione di giovani managers.
[Divisione Rapporti Internazionali: 0461/882901]
|