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  convegni  
Studenti a convegno
Terzo congresso nazionale sul diritto allo studio
di Michele Luscia
rappresentante degli studenti in CdA

Si è tenuto a Caserta, dal 12 al 14 febbraio scorsi, il terzo Congresso Nazionale degli studenti, organizzato dalla Associazione Comitato per le Attività Ricreative e Culturali Autogestite degli Studenti, facente capo alla Seconda Università degli Studi di Napoli, e rivolto ai rappresentanti degli studenti in seno al Consiglio di Amministrazione e al Senato Accademico di tutti gli atenei d'Italia. Il tema, vasto e quanto mai dibattuto, è stato quello del diritto allo studio.
L'Università di Trento ha aderito all'iniziativa con la partecipazione di tre rappresentanti degli studenti negli organi centrali: Michele Luscia e David Leonardi del CdA e Luca Marconi del Senato Accademico.
Dopo l'introduzione del Rettore dell'università ospitante, prof. Antonio Girella, più di sessanta studenti, in rappresentanza di oltre trenta atenei, hanno lavorato divisi in tre commissioni su altrettanti temi specifici: autonomia didattica, elezioni del CNUS, progetti Erasmus, Socrates e Tempus.
Il primo punto non ha dato luogo a particolari problemi essendo, quello dell'autonomia didattica, un tema di stretta pertinenza istituzionale che vede un significativo, ma solo marginale, impiego di energie studentesche. La discussione sul terzo punto (progetti Erasmus, Tempus, Socrates) ha palesato come la tematica dello studio all'estero e degli interscambi culturali sia forse la più importante per il futuro di un'università che voglia definirsi "europeisticamente orientata".
Ma il timore di tutti gli studenti è quello di vedere sacrificati i propri interessi sul maestoso altare dell'Europa unita. È troppo facile che, in questo clima di entusiasmo collettivo su tutto ciò che sa di europeo, si perda quella che è l'essenza di un valore universale come quello dello scambio di culture tra i popoli.
In sostanza si vorrebbe un'Unione Europea come unione di culture.
Di tutt'altra specie la discussione sul problema delle elezioni del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. Qui la critica al Ministero è stata totale e si è articolata su due punti:
1) Il numero di componenti: ventotto, meno di uno ogni due atenei, non è adeguato agli obiettivi che il consiglio, per suo stesso statuto, si promette di perseguire.
2) Le modalità di elezione: quattro distretti, del tutto disomogenei, in cui atenei con poche migliaia di studenti come Trento, si trovano a dover combattere con colossi come Bologna e Padova, il tutto a svantaggio della rappresentatività delle realtà universitarie meno popolose.
Dopo la riunione delle tre commissioni di lavoro, nelle quali gli studenti hanno prodotto una propria relazione, si è tenuta una sessione plenaria: ne è scaturito un intenso dibattito che ha permesso di redarre un documento finale da sottoporre all'attenzione del ministro Zecchino.
Purtroppo il previsto incontro programmatico che avrebbe dovuto vedere la partecipazione del sottosegretario alla Pubblica Istruzione, del Presidente della Regione Campania, di vari sovraintendenti e del Ministro Zecchino non si è tenuto causa la mancata partecipazione delle autorità stesse. La trasferta di Caserta è stata comunque un'importante occasione per conoscere i bisogni e le aspettative degli studenti universitari italiani, un momento di scambio e di raffronto di idee.
Dal lavoro "privato" degli studenti sono nati progetti e iniziative che noi rappresentanti non mancheremo di farvi conoscere. Per chi lo volesse sarà al più presto disponibile in rete l'intero documento del congresso.