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Due laureati di successo


MARCO COSTANTINO
Economia e computer science:
da Trento a New York passando per Durham

di Luisa Mich

Marco Costantino è uno dei laureati di successo della Facoltà di Economia presentati durante il convegno "Il profilo ideale del laureato in economia".
Nel 1994, in soli 4 anni, si è laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Trento con la tesi "Costruzione di un glossario ipertestuale", relatore il dott. Luigi Colazzo e correlatore la dott.ssa Luisa Mich. Lo stesso anno il prof. Roberto Garigliano, ora direttore e allora reader (professore per meriti di ricerca) del Department of Computer Science dell'Università di Durham in Gran Bretagna, comunicò che, grazie a un progetto di ricerca comune, si erano rese disponibili un certo numero di borse di studio presso quel dipartimento per dottorati di ricerca. Marco Costantino ha subito colto questa opportunità per iniziare un dottorato su temi legati all'uso di tecniche avanzate per il trattamento di testi in linguaggio naturale per applicazioni finanziarie, lavorando in un gruppo di ricerca internazionale comprendente ricercatori e studenti provenienti, fra l'altro, dalla Germania, dalla Spagna, dall'India, dalla Cina e dall'Algeria. A ottobre 1997, concludendo quindi il percorso di studi in soli 3 anni, ha discusso la tesi di dottorato dal titolo "Financial Information Extraction Using Pre-Defined and User-Definable Templates in the LOLITA System" con il prof. Richard Morgan e, a luglio 1998, unico italiano e primo nella lunga storia dell'Università di Durham, gli è stato conferito, nel corso di una cerimonia solenne, il PhD o dottorato in Computer Science presso la stessa Università. Subito dopo Costantino ha iniziato a lavorare a Londra e New York presso la banca d'affari americana JP Morgan nel settore della ricerca e dello sviluppo di modelli matematici per il calcolo di prezzi e rischi (risk management) di strumenti derivati esotici nel mercato azionario europeo e nord americano, mettendo a frutto e vedendo valorizzate le proprie conoscenze informatico-aziendali.



MASSIMIANO BUCCHI

Sociologia e scienze della comunicazione:
un dottorato di alto valore scientifico


Massimiano Bucchi si è laureato nel 1993 in sociologia all'Università di Trento, dove oggi lavora come borsista post-dottorato presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale.
Nel 1997 ha conseguito il Ph.D. presso il Department of Social and Political Sciences dell'European University Institute di Fiesole. Proprio la tesi di dottorato, in lingua inglese, intitolata "When Scientists Turn to the Public: Alternative Routes in Science Communication", con relatore il prof. Klaus Eder della Humboldt Universität di Berlino e correlatore il prof. Renato Mazzolini dell'Università di Trento, ha portato a Bucchi, almeno fino ad oggi, le maggiori soddisfazioni. Tale lavoro ha ricevuto, infatti, non solo il premio Lelli (premio che l'Istituto Sturzo assegna alla migliore tesi di dottorato o opera sociologica inedita), ma anche, per un articolo estratto da esso, il premio internazionale Nicholas Mullins (assegnato dalla Society for the Social Studies of Science e dall'International Sociological Association) per il miglior saggio di sociologia della scienza del 1997. La tesi è stata in seguito pubblicata in Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada dall'editore Routledge, ed è in corso una sua traduzione in italiano.
Le argomentazioni riportate da tale lavoro hanno dato un importante contributo alle conoscenze sul rapporto tra esperti scientifici e grande pubblico, dimostrando che il livello della comunicazione pubblica della scienza non è un mero deposito residuale di conoscenze, teorie e informazioni precedentemente sviluppate a livello specialistico, ma può in certi casi interagire con il livello di comunicazione specialistica ed influenzarlo in modo significativo.
Questa attività di ricerca ha permesso a Bucchi di tenere conferenze e seminari presso università e istituzioni scientifiche italiane e straniere e di essere coinvolto in numerosi progetti di ricerca comunitari e internazionali, quali la ricerca "Giovani e salute in Europa", coordinata dal Deutsches Jugendinstitut per l'Unione Europea, e un Progetto Innovation (Commissione Europea - DG XIII) sulla comunicazione e la diffusione dell'innovazione tecnologica. Attualmente sta lavorando ad un libro per la RAI sulla rappresentazione televisiva delle situazioni di rischio.