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  visiting professor  
Non solo ex cathedra
di Milena Bigatto, studentessa di Sociologia

L'Ateneo di Trento ha ospitato in questo anno accademico Alessandro Pizzorno, uno dei maggiori sociologi italiani viventi, invitato come visiting professor dalla Facoltà di Sociologia. Lo studioso ha tenuto tre seminari - di 20 ore ciascuno - aperti a studenti e docenti di tutte le facoltà. Due delle tre serie di incontri sono state inserite a pieno titolo all'interno o a supporto di alcuni corsi attivati presso l'Ateneo: l'iniziativa, valutata anche ai fini degli esami, testimonia la volontà di un tentativo di cambiamento della didattica indirizzato al superamento dell'uso esclusivo della lezione ex cathedra.
L'interdisciplinarità dei temi trattati ha coinvolto studenti provenienti dalle diverse facoltà, anche se in prevalenza da Sociologia, dottorandi e anche alcuni (purtroppo troppo pochi) professori. Queste due caratteristiche (multidisciplinarità e diversa competenza dei partecipanti), unite all'esperienza del docente, hanno dato vita a lezioni "inusuali" presso le nostre aule. La Storia, l'Arte, la Sociologia, l'Economia, l'Antropologia, sono state le discipline fondamentali per tutti gli interlocutori, che hanno attinto all'immenso patrimonio delle Scienze sociali. Spunti di riflessione sono nati dai due seminari La funzione giudiziaria nel sistema politico e Le trasformazioni della democrazia; un brillante dibattito è sorto nel corso dell'ultimo incontro incentrato sul tema controverso della Metodologia nelle scienze umane.
Alessandro Pizzorno (nato nel 1924 a Trieste) è uno studioso di sociologia e scienza politica di fama internazionale. Ha insegnato nelle Università di Urbino e Milano e per dieci anni all'Università di Harvard; attualmente è docente presso l'Istituto Europeo di Firenze. I suoi interessi di ricerca riguardano la teoria dell'azione, delle scelte razionali e delle identità collettive. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Le radici della politica assoluta e altri saggi, Milano, Feltrinelli 1993; Il potere dei giudici: stato democratico e controllo della virtù, Roma/Bari, Laterza 1998.
La struttura delle lezioni, pur seguendo un programma preventivamente concordato con il relatore, si è modificata durante gli incontri adattandosi a richieste e interessi della platea. I confronti tra docenti, dottorandi e in misura minore con gli studenti, si sono trasformati in un importante momento formativo quando le distanze disciplinari sono venute assottigliandosi nel corso di alcune discussioni.
Questa esperienza è stata molto importante soprattutto per coloro che sono ancora all'inizio della loro attività di ricerca; sono stati infatti numerosi i consigli che il professor Pizzorno ha fornito agli studenti e ai dottorandi su come approcciarsi all'indagine scientifica. Porsi in modo problematico nei confronti di ciò che intendiamo studiare e utilizzare un linguaggio specifico: questi gli insegnamenti pervasivi di ogni incontro.
Il professore si è mostrato molto disponibile, non solo in aula, ma anche a ricevere tutti i partecipanti interessati ad approfondire gli argomenti trattati nel dibattito. Il successo dell'esperienza ha portato i docenti presenti ad invitare il sociologo anche per il prossimo anno, in modo da approfondire alcuni temi che non sono stati sufficientemente discussi per ragioni di tempo in questa occasione. Speriamo vivamente che l'esperienza di questo secondo semestre venga riproposta anche il prossimo anno e allargata ad altri docenti e insegnamenti.