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  università, cultura e territorio  
¿Por la noche? Cine español
di Pilar Pastor

Un giovane regista spagnolo afferma che vedere i film prodotti in Spagna fuori dei confini nazionali è un'impresa difficile almeno quanto riuscire a convincere le grandi compagnie informatiche a fabbricare le tastiere dei computer con la lettera "ñ". Certo che se avessimo preso alla lettera una affermazione così scettica non avremmo osato programmare una rassegna cinematografica in lingua spagnola. E invece, visto che gli studenti di spagnolo sentono una simpatia immediata per la nostra "ñ", ci siamo chiesti se non era il caso di mostrare loro anche il cinema fatto in Spagna.
L'area dell'ispanistica della Facoltà di Lettere di Trento ha realizzato una rassegna cinematografica di film spagnoli in lingua originale. L'iniziativa, promossa da Pietro Taravacci, Nuria Pérez e Pilar Pastor, ha ottenuto un considerevole successo di pubblico tanto da far pensare a successivi appuntamenti.
L'impresa allora è diventata veramente difficile e non per la reperibilità dei film, o per la paura di mostrare qualcosa di incomprensibile o di lontano dalla realtà italiana, ma paradossalmente, per l'abbondanza e la qualità dei film. Un fenomeno che in Spagna viene già chiamato "il Rinascimento cinematografico spagnolo". In questa inestricabile giungla di nuovi nomi, di attori e attrici esordienti, di registi novelli, ci siamo lasciati guidare dal nostro istinto e abbiamo programmato questo primo appuntamento cinematografico con film degli ultimi cinque anni mai visti prima in Italia.
Aria fresca, talento, poco budget: queste le premesse con le quali hanno iniziato molti dei nuovi registi spagnoli, ed è così che hanno conquistato un pubblico giovane e curioso. Pensando a una rassegna cinematografica in lingua spagnola abbiamo voluto trasmettere questo stato d'animo che attraversa tutta la Spagna: la passione, la curiosità. Un proposito ambizioso, per raggiungere il quale abbiamo tenuto conto del gran numero di giovani che vivono nella Trento universitaria e non, e il successo che hanno i cineforum. Infatti, l'iniziativa Cinema Spagnolo ha scelto per le proiezioni il mercoledì, proprio per evitare di coincidere con altre iniziative cinematografiche già esitenti. Ma se dobbiamo essere sinceri, la prima ragione che ci ha spinto è di natura sentimentale e un po' egoistica: è condita con un pizzico di paura e due gocce di orgoglio. Sentimentale perché ci ha fatto sentire più vicina la Spagna, paura perché è la prima volta che si proponeva una iniziativa del genere, orgoglio perché i film presentati ci davano la sicurezza di poter entrare immediatamente in contatto con i giovani italiani. Film commoventi, tristi, forti, allegri, teneri, coscienziosi, stravaganti: insomma, perfettamente spagnoli, perfettamente universali. La seconda ragione che ci ha spinti a programmare cinque film in lingua originale è la sensazione di trovarci di fronte a un sincero e curioso interesse per la cultura e la vita spagnola contemporanea. Le borse di studio Erasmus che hanno permesso a molti studenti di viaggiare e studiare in Spagna hanno contribuito sicuramente a questo "boom". E forse è arrivato il momento e l'occasione di ringraziare il regista italiano che con il suo Ciclone ha saputo interpretare in forma leggera e spiritosa l'ambiguo sentimento di complicità, di amore e di sana curiosità che molti italiani sentono verso la Spagna. I film proiettati: due opere prime Nadie hablará de nosotras cuando hayamos muerto, di Agustín Díaz Yanes; Holá, ¿estás sola?, di Icíar Bollaín; una azzeccata versione di un classico quale El perro del hortelano, di Lope de Vega, proposta da Pilar Miró, una regista di grande esperienza; un film che ha rappresentato la Spagna negli Oscar: Secretos del Corazón, di Montxo Armendáriz; infine, Airbag, secondo film di un giovane regista -Juanma Bajo Ulloa- che imita lo stile dei film americani di azione con il più puro spagnolismo. I risultati ci mostrano che la nostra intuizione era vera.
Il concorso di pubblico è stato cospicuo e ben al di là delle pur ottimistiche aspettative. Sebbene la proiezione dei film in lingua originale abbia scoraggiato alcune delle persone che inizialmente avevano mostrato interesse, al pubblico dei fedeli si è sempre aggiunto un buon numero di nuovi curiosi. Un successo, dunque, che è stato motivo di grande soddisfazione per chi ha ideato e realizzato l'iniziativa, e ha fatto pensare a una seconda rassegna per il prossimo corso.
Ovviamente, vogliamo mantenere la forza di questo ciclone.