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  universo ricerca  
Eschilo riveduto e corretto
Università di Trento: nasce un gruppo internazionale di ricerca per lo studio di testi antichi

di Vittorio Citti

Il Comune di Rovereto ha di recente deliberato di assegnare un finanziamento di dieci milioni a favore delle ricerche svolte dai grecisti dell'Università di Trento. Questo contributo, oltre a rendere palesi i rapporti di collaborazione tra la nostra Università e il Comune di Rovereto, riveste notevole interesse poiché costituisce il riconoscimento di un forte impegno per fare dell'Università di Trento un punto avanzato nelle ricerche in atto nella nostra disciplina, con la costruzione di una rete di relazioni nazionali ed internazionali. In particolare nella ricerca avviata intorno al testo di Eschilo, per la quale abbiamo ottenuto un primo contributo dal Murst per gli anni 1999-2000 e abbiamo avanzato domanda per il successivo biennio, sono stati coinvolti studiosi di varie nazionalità, che si ritroveranno a Trento nell'ottobre 2000 per un seminario dedicato ai problemi della costituzione e dell'interpretazione del testo del poeta. Si tratterà della prosecuzione di un seminario che si è tenuto a Cagliari nel maggio 1998, i cui atti si leggono ora sul fascicolo 1999 della rivista Lexis, in corso di pubblicazione. Ai testi teatrali in generale è dedicato inoltre il corso internazionale di dottorato in filologia classica, con sede amministrativa in Trento, iniziato con l'anno accademico 1999-2000, in collaborazione con l'Università di Lille III, per il quale sono in corso contatti con Barcelona e Freiburg in Breisgau: nei giorni 16-17 maggio 2000 si sono tenuti i primi seminari. Sempre per lo studio dei testi antichi è in corso di costituzione il CRIT (Centro di Ricerca Interuniversitario nella Tradizione dei testi letterari greci antichi), organismo di collegamento tra le Università di Trento, Verona, Padova e Trieste per la gestione dell'informazione e dei documenti posseduti.
L'ipotesi scientifica da cui abbiamo preso le mosse è che gli studi attuali sul testo di Eschilo hanno raggiunto una conoscenza approfondita della tradizione manoscritta, diretta e indiretta, e dei suoi testimoni, ma non a caso le edizioni moderne, specie da cinquant'anni a questa parte, sono profondamente diverse e spesso in contrasto tra loro rispetto a porzioni abbastanza ampie di testo. Intenzione dei grecisti trentini e dei colleghi con cui siamo in relazione, in Italia e fuori d'Italia, è di procedere ad una verifica della tradizione a stampa, per illuminare i metodi esegetici che hanno suggerito le innumerevoli correzioni dall'età del Rinascimento ad oggi: in altre parole, assumere a fondamento della critica testuale non solo la storia della tradizione del testo manoscritto, ma anche l'ermeneutica della tradizione a stampa.
Rispetto a questo programma, almeno nelle sue intenzioni rigorosamente scientifico, il convegno Dalla lirica al teatro, in onore del grecista roveretano Mario Untersteiner, che si è tenuto a Trento e Rovereto nel febbraio scorso, è stato un momento di apertura e di informazione ad un pubblico più ampio.
Abbiamo iniziato raccogliendo materiali dalle edizioni più antiche, per ora le cinquecentine: a Trento ne abbiamo raccolto i microfilm, che sono stati fotocopiati per consentirne uno studio analitico, e nello stesso tempo trasferiti su CD-rom ad opera del Centro Tecnologie Multimediali della nostra Università. Un primo campo di lavoro è costituito dalla raccolta delle congetture: solo per l'Orestea, ben 130 congetture di Adrien Turnèbe, uno tra i maggiori filologi del Cinquecento, non sono indicate negli apparati delle attuali edizioni né nei repertori specifici di Prinz-Wecklein, Dawe, West.
Stiamo lavorando per una raccolta sistematica di queste congetture, che darà luogo a un volume intitolato "A New Repertory of Conjectures on Aeschylus" la cui pubblicazione è prevista presso l'editore Hakkert di Amsterdam.
Il contributo concesso dal Comune di Rovereto sarà destinato al coordinamento del progetto che prevede per il momento lo studio delle cinquecentine, dall'Aldina a quella del Canter. Negli anni avvenire, speriamo di poter proseguire la verifica della tradizione a stampa e dei motivi ispiratori di essa fino ai nostri giorni.