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   rapporti internazionali   
Dottorato in Internet: interculturale, interdisciplinare e intercontinentale
L'insegnamento a distanza inventa le lingue del dialogo. Nasce un gruppo di ricerca virtuale tra dottorandi di Trento e di Philadelphia.
di Carla Locatelli

Presso il Dipartimento di Scienze Filologiche e Storiche è istituito dal 1996 un dottorato di ricerca dalla vocazione irriducibilmente internazionale, come suggerisce la sua stessa denominazione: "Narratività e letterature comparate". L'ambito della ricerca verte sugli aspetti filosofici e semiotici della narratività, privilegiando le letterature comparate come terreno di indagine. Al suo centro sta quindi, dal punto di vista scientifico, la trasversalità dei saperi disciplinari, garantita dallo scambio interattivo che coinvolge lo studio di varie lingue e letterature (italiana, francese, inglese, tedesca, russa e spagnola), lo studio teorico della letteratura (ossia della letteratura come testualità e comunicazione), e lo studio di varie metodologie d'indagine, tra cui l'ermeneutica, la filologia, le teorie del testo, la semiotica.
Nel corso degli anni, molti sono stati i contatti internazionali che ne hanno caratterizzato lo sviluppo, sia con lo scambio di docenti di chiara fama (provenienti da Harvard, University of Pennsylvania, Trinity College Dublin, London University, Toronto, l'Università del Paese Basco, ecc.), sia con la mobilità studentesca, che prevede soggiorni all'estero dei dottorandi, e anche con co-tutele di tesi (due sono in corso con l'Ecole des Hautes Etudes di Parigi e con l'Università di Lille).
La grossa novità di quest'anno è stata lo sviluppo e la realizzazione di un collegamento sistematico con la University of Pennsylvania, tramite il World Wide Web, che consente di creare un gruppo di ricerca virtuale al quale partecipano dottorandi di Trento e di Philadelphia.
I dottorandi delle due istituzioni universitarie accedono ad una pagina Web, ricca di link interculturali e tematici e predisposta da due docenti, Ann Matter, della University of Pennsylvania e Carla Locatelli, dell'Università di Trento (coordinatrice del dottorato trentino). Questa pagina fornisce il materiale di base che sostanzia un corso interdisciplinare (scienze religiose ed ermeneutica letteraria) on line. Tramite questi input, costituiti da testi-base comuni, bibliografie, video preregistrati dalle due docenti e da altri esperti internazionali (per esempio la teologa Elizabeth Johnson e la filosofa Rosi Braidotti), i dottorandi svilupperanno un dialogo scientifico nel corso di chat rooms programmate (tenendo conto dei fusi orari), per consentire uno scambio di vedute non solo sugli argomenti trattati, ma anche per autovalutare il diverso impatto delle tematiche affrontate in due culture differenti. Il corso on line, preparato congiuntamente nell'estate da Ann Matter e Carla Locatelli, presso la University of Pennsylvania, riguarda problematiche ermeneutiche, e in modo particolare si propone di esaminare criticamente alcune formazioni simboliche di grande pregnanza socio-culturale, quali la simbolizzazione del "materno". In senso stretto, il soggetto d'indagine riguarda "The Feminist Critique of Christianity", un argomento studiato da anni presso il dipartimento di Religious Studies della University of Pennsylvania ed "Ermeneutiche della differenza", ossia uno studio di tipo storico-metodologico su protocolli interpretativi non egemoni, all'interno di diverse culture. Concettualmente, il terreno comune per questa ricerca interdisciplinare è ovviamente da ricercarsi nel ruolo dell'interpretazione di testi canonici di tipo religioso, letterario, psicanalitico e critico. La focalizzazione su pratiche interpretative ritenute "marginali" rivela spesso come la loro posta in gioco investa questioni di primaria importanza per la autocomprensione del soggetto nella modernità, e come la "cecità" di certi protocolli interpretativi sia d'ostacolo allo sviluppo del dialogo interculturale anche all'interno della stessa cultura.
Il terreno di scambio si articolerà a partire da alcuni testi ("scannerizzati" e messi on line) di teologi/teologhe (Elizabeth Johnson, Mary Daly), psicanaliste (Julia Kristeva), filosofe (Adriana Cavarero, Hélène Cixous), critici/critiche (Jonathan Culler, Sandra Kemp, Paola Bono), poetesse, scrittrici e drammaturghe (Adrienne Rich, Alicia Ostreiker, Audre Lorde, ecc.).
La possibilità di scambio interculturale consentirà non solo di percepire la specificità di femminismi diversi, articolati a partire da condizioni storico-sociali particolari, ma anche di discuterne la rilevanza nel quadro di scambi, dialoghi e perfino ricomposizioni di conflitti, intra ed interculturali.
La tecnologia informatica, garantita dalla presenza di tecnici americani e trentini (a Trento dal responsabile del presidio informatico alla Facoltà di Lettere, Stefano Bernardini), è messa al servizio di un programma di didattica incrociata, e sfocia nel dialogo interculturale, teso a migliorare le condizioni della reciproca comprensione. Ci si muove dalla consapevolezza delle "technologies of gender" prodotte dai sistemi simbolici su cui si regge ogni cultura, e lo scambio tra dottorandi di diversa provenienza consente la messa in discussione critico-teorica di procedure interpretative, di protocolli di lettura, di presupposti culturali che producono effetti interpretativi di forme simboliche culturalmente caratterizzate e cristallizzate.
Didattica e ricerca si fondono in un momento di grande significatività transnazionale. In effetti, l'insegnamento a distanza abolisce la distanza, e c'è da sperare che dia la forza di inventare le lingue del dialogo. Infatti, come diceva Gadamer, non c'è vero dialogo con una lingua già pronta.