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    universo ricerca    
Un premio alla ricerca di qualità
Scelti i quattro vincitori del riconoscimento intitolato al giurista e fisico Gian Domenico Romagnosi

di Laura Martuscelli
Il premio per la ricerca scientifica "Gian Domenico Romagnosi" è stato bandito per attribuire un importante riconoscimento a quei giovani studiosi dell'ateneo, ricercatori, assegnisti, borsisti e post-doc nati successivamente al 1963, che si sono particolarmente distinti nell'ambito della ricerca scientifica.
Delle trentaquattro candidature avanzate dai nostri docenti, una prima selezione era stata effettuata dalla commissione per la ricerca scientifica che ne aveva lasciate in lizza solo dieci. La giuria, composta da docenti esterni di chiara fama, si è quindi riunita lo scorso 26 gennaio e ha designato i quattro vincitori del premio di 10 milioni ciascuno.

Per il settore giuridico è stata riconosciuta all'allora ricercatrice, ed oggi professore associato, Luisa Antoniolli una grande maturità culturale accompagnata da padronanza tecnica e sicura capacità costruttiva. La studiosa, che da quest'anno accademico tiene la cattedra di istituzioni di diritto comunitario e diritto anglo-americano presso la Facoltà di Giurisprudenza di Trento, è attualmente impegnata nel gruppo di ricerca sul nucleo comune del diritto privato europeo e sull'approfondimento del diritto comunitario e comparato a tutela dei consumatori. Nelle pubblicazioni relative a queste tematiche la giuria ha individuato originalità di impostazione e grande perspicacia nel saper trattare temi di attualità.
 
Il dottor Simone M. Collavini, a suo tempo borsita post-doc di storia medievale presso il Dipartimento di Scienze Filologiche e Storiche della Facoltà di Lettere ed oggi assegnista all'Università di Pisa, ha ottenuto il premio grazie alla sua capacità di saper affrontare con lucido equilibrio argomenti di largo respiro in tutta la loro complessità. Si è dimostrato storico intelligente ed attento, in grado di utilizzare con grande sicurezza le fonti e insieme, di muoversi tenendo conto delle opportunità e degli stimoli offerti dalle più aggiornate metodologie.
 
I contributi di alto livello sulla fisica dello stato condensato, in particolare sulla teoria della condensazione di Bose-Einstein, e che sono ormai punto di riferimento internazionale, hanno valso il premio al dottor Stefano Giorgini, ricercatore presso il Dipartimento di Fisica a Povo. La commissione ha inoltre voluto sottolineare la sua capacità di saper entrare nel vivo di problemi di alta rilevanza scientifica con grande maturità. Il dottor Giorgini sta oggi lavorando con un gruppo internazionale, in collaborazione con l'Università di Barcellona, ad un importante studio con tecniche numeriche sul fenomeno della superfluidità e della condensazione di Bose-Einstein in presenza di disordine.
 
Anche Barbara Fantechi, oggi professore associato presso il Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Udine, si è distinta in campo internazionale, in questo caso nel settore della geometria algebrica. Ha pubblicato una serie di importanti lavori sulle teorie della deformazione e della intersezione che, secondo la giuria, ne hanno dimostrato le grandi capacità e la maturità scientifica.


Nelle foto, i vincitori del premio per la ricerca scientifica: Luisa Antoniolli, Simone M. Collavini, Stefano Giorgini, Barbara Fantechi
Sopra: Gian Domenico Romagnosi, dal volume
I tempi e le opere di Gian Domenico Romagnosi edito da A. Giuffré editore, 1990

Romagnosi giurista e politico
Romagnosi fisico