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   premi per tesi di laurea   

Autobiografia e trasfigurazione
Maria Luisa Spaziani tra vita e opera poetica
di Idil Boscia

Ho scelto la poesia per la sua capacità evocativa e Maria Luisa Spaziani per la forza delle sue poesie. La mia tesi di laurea, dal titolo “Autobiografia e trasfigurazione. L’opera poetica di Maria Luisa Spaziani (1954-1970)”, curata dal professor Corrado Donati, abbraccia un arco di trent’anni, dalle poesie di Le acque del Sabato (1954), risalenti agli anni Quaranta, a L’occhio del ciclone (1970). Sono anni importanti, perché creano le basi della futura maturità poetica della Spaziani, inizialmente legata al nome del suo compagno e amico Montale, poi scoperta come figura del tutto personale.
Al centro dell’analisi la componente autobiografica, una costante nella poesia della Spaziani che va da un autobiografismo scoperto delle prime raccolte verso una prospettiva sempre più autonoma. La figura di Maria Luisa Spaziani è stata inserita nel suo tempo, perché ogni uomo è figlio del proprio tempo, che lo condiziona e lo determina. Gli incontri e gli avvenimenti importanti della sua vita l’hanno infatti resa quella che appare oggi: una donna forte, viva, appassionata della vita e della poesia. La poesia stessa è per lei vita che oltrepassa la morte, è energia, memoria, più vita della vita stessa. Alcune conoscenze e frequentazioni inevitabilmente si riflettono nella sua produzione; ci sono luoghi che ritornano nei suoi versi e scelte stilistiche che hanno alla base una ben definita poetica. Le città visitate, reali, vissute, amate, sofferte, diventano, proprio perché legate alla biografia del poeta, i luoghi della percezione dello scorrere del tempo. Torino, sua città natale, Milano, Parigi, Roma, la Sicilia, sono luoghi reali che vengono trasfigurati fino a diventare magia, mito, sensazione, attesa, speranza, memoria. Non si tratta di descrizione, e la stessa cosa avviene per la natura, che assurge a simbolo: i fiori e gli alberi, il mare, la luna, gli uccelli, il fuoco. La poetica nasce da incontri, ed è stata delineata attraverso le sue stesse poesie e le interviste da lei rilasciate, perché dare voce alla Spaziani è sembrato il modo più valido per introdursi nella sua poesia.
L’analisi avviene attraverso tre prospettive che si incrociano, fin quasi a fondersi: quella dell’io poeta, quella della vita personale, quella dell’uomo. I temi della poesia della Spaziani sono espressi da un particolare stile, che trasmette determinate sensazioni ed emozioni perché è quello e non un altro. L’analisi dell’opera poetica fino al 1970 è stata svolta attraverso un’analisi tematica ed una stilistica delle singole raccolte e tramite schede stilistiche e di approfondimento che analizzano aspetti specifici di questa poesia. Delle raccolte in esame, che si possono ricondurre a tre (Le acque del Sabato, Utilità della memoria e L’occhio del ciclone), è stato analizzato il rapporto con la tradizione, in particolare con Leopardi e con l’ermetismo, utilizzando gli interventi critici più autorevoli e utili ai fini della ricerca. Una parte consistente del lavoro è rappresentata dall’intervista alla Spaziani e dalla bibliografia completa delle sue opere e degli interventi critici.
In tutta la ricerca un filo conduttore: non tutto si esaurisce nella semplice autobiografia, ma viene trasfigurato nei molteplici modi e nelle sfumature analizzate, dando alla poesia un fascino tutto particolare.

 


Il Premio internazionale Eugenio Montale a Idil Boscia 

Il premio intitolato a Eugenio Montale è il fiore all’occhiello del Centro Montale, fondato da amici e studiosi del poeta. Giunto alla diciannovesima edizione, è uno dei più importanti premi letterari italiani riguardanti la poesia, che può contare su una giuria di altissimo rilievo culturale, di cui fanno parte tra gli altri il poeta Mario Luzi e il giornalista Sergio Zavoli; il premio è itinerante e si è tenuto quest’anno nella città di Umago in Istria. La sezione “tesi di laurea” assegna tre premi riservati a lavori relativi uno all’opera di Montale e due alla lirica di poeti italiani del Novecento. È in quest’ultima sezione che Idil Boscia si è aggiudicata il prestigioso premio, con una tesi di laurea sull’opera della poetessa Maria Luisa Spaziani.


Nelle foto: in alto, la signora Crimi consegna il Premio Montale a Idil Boscia; sotto Euguenio Montale