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   innovazione didattica   

Trento ospita il dibattito internazionale sul federalismo
Prestigiosi relatori a confronto su problematiche politico-culturali 
di Sergio Fabbrini

Il 4-5 ottobre si è tenuto a Trento, promosso dalla nostra Università e dalla Missione Diplomatica statunitense in Italia, un convegno internazionale sul tema Nation, Federalism and Democracy. The EU, Italy and the American Federal Experience. Con 50 relatori, provenienti da 18 università (6 statunitensi, 4 europee ed 8 italiane) oltre che dall’Università degli Studi di Trento, il convegno ha potuto mettere a fuoco le complesse problematiche collegate ai processi di federalizzazione in atto in Europa e negli Stati Uniti. Il 4 ottobre, dopo gli interventi delle autorità accademiche politiche e diplomatiche (Massimo Egidi, Enzo Perlot, Margherita Cogo e Douglas L. McElhaney), la prima sessione del convegno, presieduta da Diego Quaglioni, si è misurata con il tema della democrazia postnazionale. La relazione di Robert A. Dahl ha mostrato le difficoltà di una democrazia internazionale, l’intervento di Alessandro Pizzorno ha messo in luce le difficoltà interne alla democrazia nazionale, la relazione di Sergio Fabbrini ha discusso i problemi che connotano quelle aggregazioni sovrastatali (come l’Unione Europea) che sono molto di più di un’organizzazione internazionale, anche se non sono ancora dei sistemi compiutamente federali (come gli Stati Uniti).

La sessione successiva, presieduta da Robert J. Callahan, si è occupata dell’esperienza del federalismo americano, con le relazioni di Edoardo Tortarolo, di Alberta Sbragia e di Bruce Cain, discusse da Roberto Toniatti e Linda Lucia Lubrano. Ad essa è quindi seguita, presieduta da Massimo Egidi, la sessione sull’Italia e sulle pressione federalistiche che si registrano al suo interno. Svolgendo si qualche giorno prima del referendum costituzionale del 7 ottobre, questa sessione ha registrato un vivace dibattito sul progetto di riforma costituzionale approvato dal Parlamento italiano nella precedente legislatura, con i contributi di Dino Piero Giarda e Carlo Secchi, e quindi di Alfred Steinherr che ha collocato in una prospettiva economica comparativa il problema del regionalismo europeo. Tali relazioni sono state poi discusse da Giandomenico Falcon, Ferdinando Targetti, Mario Diani e Carlo Ruzza. Il 5 ottobre, il convegno si è misurato con i problemi della federalizzazione europea. Innanzitutto con una sessione, presieduta da Antonio Chiesi, sulle trasformazioni dell’Unione Europea, con le relazioni di Mark Gilbert, di Alec Stone Sweet, di Jim Caporaso e di Arturo Colombo, discusse da Maria Rosa Ferrarese, Riccardo Scartezzini e Maurizio Ferrera.

La sessione del dibattito politico-culturale, presieduta da Enzo Perlot, è stata dedicata alle prospettive della costituzionalizzazione dell’Unione Europea e ad essa hanno partecipato Romano Prodi, Domenico Fisichella, Yves Mény e Donald Sassoon, le cui relazioni sono state quindi discusse da Gianni Bonvicini, Gianfranco Pasquino e Andrea Manzella. Sia per la notevole partecipazione del pubblico (in particolare di studenti di dottorato) che per l’interesse con cui le varie sessioni sono state seguite, il convegno è sembrato rispondere ad un’esigenza diffusa di conoscenza e approfondimento dei temi del federalismo. L’Università degli Studi di Trento ha mostrato come sia possibile promuovere iniziative scientifiche di alto livello e contemporaneamente favorire una riflessione di altrettanto alto livello su questioni politico-culturali importanti per la formazione di una opinione pubblica europea. Infine, senza la dedizione e l’efficienza del numeroso staff organizzativo, coordinato da Mariasilvia Ciola, il convegno non avrebbe potuto sicuramente raggiungere i suoi obiettivi scientifici e culturali.

 Nelle foto: in alto a sinistra Robert J. Callahan, a destra Enzo Perlot e Massimo Egidi, in basso a destra Douglas L. McElhaney. 


Diretta Internet: molti i collegamenti anche dall’estero

Dal sito Internet dell’ateneo, grazie al supporto della ditta di Milano Hit Son et Lumière, è stato possibile, per l’intera durata del convegno, seguire i lavori in diretta Internet. L’iniziativa, promossa attraverso i principali canali di comunicazione negli atenei italiani e stranieri e sui siti di quotidiani, di agenzie di stampa e sui siti politici che si occupano di federalismo, ha riscontrato notevole successo. Durante le due giornate si sono collegati in modo significativo 253 utenti, di cui 192 hanno effettuato un unico collegamento, mentre 61 si sono collegati più di una volta nell’arco delle due giornate. Molti degli utenti si sono connessi dall’Italia, ma non sono mancati gli accessi dall’estero, in particolare dagli Stati Uniti (43, di cui 13 dal mondo universitario), dalla Francia, dalla Svezia, dal Messico, dalla Gran Bretagna, dal Canada, dalla Grecia, dalla Germania e persino uno dal Giappone. La maggior parte degli utenti è rimasta connessa per oltre un’ora. La possibilità di inoltrare domande ai relatori tramite una apposita finestra di dialogo è stata sfruttata da alcuni utenti in particolare nella sessione che ha visto la partecipazione del Presidente della Commissione Europea Romano Prodi e del Vice presidente del Senato della Repubblica Domenico Fisichella. Alle domande pervenute, alcune delle quali vertevano su aspetti legati al referendum sul federalismo che si sarebbe tenuto due giorni dopo, ha risposto “in diretta” lo stesso Presidente Prodi. Alla diretta Internet del convegno si può accedere fino alla fine dell’anno dalla home page di ateneo www.unitn.it, sotto “Nation, Federalism and Democracy” cliccando su “teleconferenza registrata”: è possibile rivedere e riascoltare in lingua inglese tutti gli interventi, accedere al programma del convegno e ottenere informazioni sui relatori e sui discussant.

Nella foto: Domenico Fisichella