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Fuoricorso: gli studenti su radio RTTR
L'Opera Universitaria presenta le novità nella comunicazione e nel settore della ristorazione
di Antonella Tovazzi, studentessa di lettere

Fuoricorso è una definizione abituale (e forse un po’ odiata…) del linguaggio universitario, che ora troverà
un altro - e più originale - significato. È infatti questo il titolo della trasmissione radiofonica partita lo scorso 17 settembre su radio RTTR: un’iniziativa tutta da sperimentare che va in onda dalle 13.00 alle 14.00 dal lunedì al giovedì. La novità è quella di essere autonomamente gestita e interamente realizzata da studenti universitari: una quindicina di persone tutte alle prime armi come “disc jokey” o aspiranti tali… Ma che sono in grado di dare un’impronta spontanea e personale al programma, alternando momenti parlati e interviste a spazi musicali. “Si tratta di un progetto volto a far interagire l’ambiente universitario con tutta la città”, spiega il presidente dell’Opera Universitaria, Fulvio Zuelli. Si alterneranno studenti di tutte le facoltà, dando voce alle problematiche e alle questioni più sentite, visto che Fuoricorso sarà trasmesso anche nelle mense universitarie: un modo immediato per creare familiarità con gli studenti. Questi potranno comunque esprimere la loro opinione sul periodico Studiare a Trento che - ulteriore novità di quest’autunno - da settimanale diventa quindicinale: una cadenza che permetterà maggiori approfondimenti e un sensibile arricchimento dei contenuti. Ma l’Opera Universitaria ha annunciato cambiamenti anche nel settore della ristorazione: è ora possibile pranzare e cenare non solo a mensa, ma anche in moltissimi bar, pizzerie e ristoranti convenzionati. Provvisti di apposita tessera e pagando lo stesso prezzo della mensa, gli studenti potranno dunque sbizzarrirsi in ben 150 punti di ristoro. “Le mense non spariranno di certo”, precisa Zuelli “ma, a seconda del riscontro che avrà questa iniziativa, modificheranno o ridurranno il loro ruolo attuale”. Per ora potranno usufruire della convenzione gli studenti del quarto anno e i fuoricorso, più avanti anche gli altri. Ma non è difficile prevedere che tale proposta troverà un terreno più che favorevole.