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Tecnologie dell'informazione per il turismo
Allo studio strumenti e strategie nella prima conferenza italiana ITIT 2001

di Mariangela Franch

Diffusione di una cultura turistica e manageriale oltre che tecnologica, che supporti lo sviluppo di modelli di business innovativi e ad elevata profittabilità. Portabilità, interattività e sviluppo di strumenti flessibili che aiutino la comunicazione tra gli individui e la navigazione in rete, eliminando il divario tecnologico attuale.
Digitalizzazione dei servizi e della fiducia del cliente, grazie ad una integrazione spinta tra mercato online e offline e l’assegnazione di due premi di laurea per tesi svolte nel periodo gennaio-luglio 2002 su temi riguardanti il management del turismo e le nuove tecnologie applicate al turismo. Queste le principali conclusioni emerse da ITIT 2001, la Prima conferenza italiana su Innovazione e tecnologie dell’informazione per il turismo svoltasi a Trento dal 22 al 23 novembre, che ha visto la presenza di oltre 200 partecipanti provenienti dal mondo del turismo, dell’informatica e delle telecomunicazioni.
La conferenza, organizzata dall’Università di Trento e dall’Irst (Istituto per la Ricerca Scientifica e Tecnologica) di Trento in collaborazione con CISET-Università Ca’Foscari, Tradelab, Be4Biz, IASI-CNR e T-6, rappresenta il primo risultato del progetto internazionale di ricerca e-Commerce and Tourism coordinato da Hannes Werthner che coinvolge il Dipartimento di Informatica e Studi Aziendali (DISA) della Facoltà di Economia e l’ITC-irst. Il gruppo di ricerca del DISA, sotto la responsabilità di Mariangela Franch, si propone di esplorare nel corso di tre anni la presenza di forme di destination management nelle regioni alpine di Italia, Austria, Germania, Francia, Svizzera e Slovenia e l’utilizzo delle ICT (Information and Communication Technology) a supporto dei processi decisionali di operatori e turisti che le frequentano. Il gruppo ITC-irst, coordinato da Francesco Ricci, ha l’obiettivo di sviluppare alcuni sistemi di recommendation che permettano di suggerire all’utente la scelta che meglio si adatta alle sue esigenze.
In relazione al destination management, la conferenza ha messo in evidenza le condizioni che facilitano la destinazione turistica; perché essa possa emergere ed essere competitiva sul mercato sono necessarie la presenza di un soggetto capace di assumersi la responsabilità del coordinamento locale, dello sviluppo di un’offerta omogenea ed integrata e la partecipazione dei privati all’azione di coordinamento e di finanziamento dei piani di sviluppo. Non solo: come ha illustrato Mariangela Franch, la creazione di un destination management system efficace e l’introduzione dell’innovazione tecnologica a livello territoriale richiede la presenza di un business model che coinvolga sia capitale pubblico che privato, che favorisca la definizione dei piani di marketing e l’assunzione da parte dell’organizzazione turistica pubblica di compiti formativi atti a favorire la diffusione della cultura tecnologica. In relazione a questi aspetti il gruppo di ricerca dell’Università di Trento ha presentato un’interessante rassegna comparata dei siti delle regioni alpine italiane ed austriache dalla quale è risultato evidente come la situazione austriaca abbia già raggiunto forme di collaborazione molto significative.
Un destination management system come TISCover permette ai fornitori di contenuti relativi ad una destinazione (alberghi, pensioni, organizzazioni turistiche, zone sciistiche ecc.) di presentare i loro servizi sotto un unico portale che può così focalizzarsi su aspetti come e-marketing o innovazione, difficilmente gestibili da un singolo fornitore di contenuti del DMS. Si tratta di un modello che consente ai partecipanti di razionalizzare i costi, anche se introduce alcune rigidità nel rispetto degli standard tipici di una soluzione centralizzata. Per quanto riguarda gli aspetti più tecnologici, Francesco Ricci ha presentato un modello che, in analogia a quanto un esperto agente di viaggio fa nella sua agenzia, è in grado di utilizzare le tecnologie di apprendimento automatico e di gestione dell’interazione uomo/macchina per suggerire all’utente il prodotto che meglio si adatta alle sue esigenze (per esempio un hotel). Questo non solo usando le classiche condizioni di filtro per una ricerca, ma anche sfruttando l’ “esperienza” che il sistema ha acquisito suggerendo prodotti in situazioni simili.
Il ruolo degli strumenti informatici è stato ampiamente dibattuto nel corso del convegno e i relatori hanno evidenziato da un lato la classica funzione di supportare con le nuove tecnologie processi o servizi già esistenti (automazione), dall’altro la capacità degli strumenti informatici di indurre nuovi bisogni e nuove modalità di interazione. Il canale virtuale, supportato dalle tecnologie di web, in un e-marketplace permette a fornitori, come i tour operator o gli albergatori, di offrire alle agenzie i loro prodotti riducendo al minimo l’intervento di personale e quindi riducendo i costi. In maniera sostanzialmente diversa le applicazioni rivolte al potenziale viaggiatore stanno motivando lo sviluppo di nuove tecnologie che a loro volta cambiano i modelli di comportamento. Nel corso del convegno molti relatori hanno sottolineato l’importanza della “personalizzazione”. Daniele Mancini ha illustrato alcune funzionalità del sito rivolte soprattutto ai nuovi mercati (Far East) volte alla composizione on-line della “crociera individuale”, dove l’utente è guidato dal sistema nella selezione (per destinazione, data, nave) della crociera che soddisfa le sue esigenze. Altri interventi hanno sottolineato la necessità di tecnologie sofisticate capaci di cogliere la differenziazione delle esigenze individuali.
Per affrontare queste nuove esigenze, Michele Missikof (IASI-CNR) ha descritto lo scenario che si prospetta con il web semantico. Un esempio fra tutti è quello di una nuova generazione di motori di ricerca che non si limitano a cercare una o più parole chiave in una pagina web, producendo un gran numero di risultati non pertinenti, ma sanno individuare siti che forniscono i “servizi” richiesti dall’utente, per esempio un servizio di comparazione di tariffe o un servizio di informazioni su viaggi d’avventura in Nepal.
La conferenza si è chiusa sugli scenari rivoluzionari prospettati da Hannes Werthner (eCTRL) con l’avvento della ambient intelligence, ovvero la capacità di una nuova generazione di device portatili di interagire con l’ambiente. Ecco allora che la macchina fotografica ci racconta la storia del monumento verso cui è puntata o il nostro PDA (Personal Data Assistant) ci permette di passare liberamente tra varchi di sicurezza o ci aiuta a stabilire contatti con le persone che in un luogo straniero condividono i nostri interessi.
Sul sito www.ITIT2001.itc.it sono disponibili atti e videoregistrazione della conferenza oltre che le modalità per la partecipazione al premio di laurea.

Nella foto: Hannes Werthner