Le riviste dell’Europa letteraria
Esce la prima serie di CD-Rom a cura del gruppo del progetto CIRCE
di Corrado Donati
Per CIRCE è venuto il momento di esporre pubblicamente i
risultati di un lavoro durato anni e iniziato come “scommessa” di un gruppo di studenti della Facoltà di
Lettere. Sono stati anni di apprendistato in un settore di ricerca - quello
dell’informatica umanistica - ancora poco sviluppato e la cui maggiore difficoltà
consiste nel trovare le procedure più idonee a fornire un’informazione utile e
rigorosa nel campo indeterminabile dell’attività creativa dell’intelletto umano.
Ecco perché eravamo tutti un po’ emozionati, il 31 gennaio, davanti ad un folto pubblico, composto anche di
addetti ai lavori - docenti ed esperti bibliotecari - venuti da fuori per capire meglio in cosa consista questo
progetto di cui ormai si parla diffusamente (2600 i visitatori del nostro sito, che è citato anche nei siti dell’Associazione Italiana Editori, del Ministero dei beni Culturali - SuperDante, in Italianistica Online, negli Indici di risorse Internet Italiane di Alice, e in numerose mailing-list di italianisti). Per noi si trattava di una verifica cruciale della validità e funzionalità di un sistema operativo complesso che si propone alla ribalta in un momento in cui il discorso sulle biblioteche digitali è al centro
dell’attenzione, anche nei programmi del Ministero per i Beni Culturali, per le grandi potenzialità che esso
rappresenta, sia sul piano della conservazione dei beni librari sia sul piano dell’accesso da parte degli utenti.
Abbiamo già parlato altre volte, su unitn, dei fini e dell’organizzazione del progetto CIRCE come Catalogo
Informatico delle Riviste Culturali Europee, sicché i lettori ne conoscono ormai i contorni. La presentazione ufficiale
riguardava dunque tre aspetti diversi e complementari di questa ricerca: la prima serie di 4 CD-Rom prodotti per una collana editoriale pubblicata
dall’editore Nino Aragno e dedicati rispettivamente agli indici elettronici di 18 riviste letterarie del primo Novecento e alle biblioteche digitali del
Convito di De Bosis, di Primo Tempo di Debenedetti e del
Baretti di Gobetti; il sito
http://circe.lett.unitn.it
che raccoglie una banca di dati storico-bibliografici e di indici elettronici dei periodici; gli Atti del convegno
internazionale su Le riviste dell’Europa letteraria, curati da Massimo Rizzante e Carla Gubert e
pubblicati nelle edizioni del Dipartimento di Scienze Storiche e Filologiche. Secondo l’abile regia di Mauro Martini, che presiedeva l’incontro come
responsabile del Laboratorio di ricerche informatiche del Dipartimento, Paola Gaddo e Francesca Rocchetti hanno illustrato dettagliatamente la struttura e le funzioni dei CD-Rom, mentre al sottoscritto è stato affidato il compito di simulare un percorso di
navigazione nel sito. Si è percepita nettamente una reazione di vivo consenso del
pubblico presente, alla quale l’intervento di Eugenio Picchi dell’Istituto di
Linguistica computazionale del CNR di Pisa ha aggiunto una nota di appassionata competenza. Picchi, tanto per
intenderci, è colui che ha creato il DBT, il motore di ricerche testuali ormai noto in tutto il mondo non foss’altro perché, tra i tanti lavori specialistici cui è stato adibito, costituisce il “cuore”
informatico della Letteratura Italiana Zanichelli (e ora anche dei nostri CD-Rom cui ha conferito l’elegante e
pratica “veste” finale).
La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, che collabora al progetto CIRCE, era rappresentata da Giuliana Zagra,
responsabile del Fondo Falqui e da Natalia Santucci responsabile del
Management e Marketing, le quali hanno illustrato, in un intervento a due voci, le nuove strutture e servizi della
Biblioteca Nazionale, appena reduce da una lunga stagione di lavori di
adeguamento, soffermandosi sui complessi problemi tecnici che le raccolte di periodici pongono all’universo bibliotecario per garantire nello stesso tempo la loro migliore conservazione e l’accesso alla consultazione. Su queste basi la loro convergenza sull’opportunità e
validità di CIRCE si è spinta fino a formulare l’invito che questa presentazione
possa essere presto ripetuta nella sede romana. Una prospettiva francamente molto allettante che ripaga i giovani che hanno lavorato al progetto, almeno con la soddisfazione morale di aver vinto la loro scommessa.
Nella foto da sinistra: Paola Gaddo, Francesca Rocchetti, Corrado Donati, Mauro Martini e Fabrizio Cambi
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