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Al Museo Caproni una mostra interattiva per scoprire il mondo dell’astronomia
Destinazione stelle

Un’iniziativa promossa dal Museo Tridentino di Scienze Naturali
di Christian Lavarian

Dopo il Diluvio Universale ed Energia 2001, lo Spazio. Il Museo Tridentino di Scienze Naturali, in collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento e l’Associazione Astrofili Trentini si proietta nell’immensità siderale tra stelle e galassie con la nuova mostra interattiva dedicata ai misteri dello spazio profondo e alle mille domande che ciascuno di noi “terrestri” si pone sulla vita lontana dal nostro pianeta.
Destinazione stelle. Scopriamo il mondo della astronomia, animerà fino al 30 giugno prossimo il Museo dell’aeronautica scienza e innovazione di Trento G. Caproni, sezione del Museo Tridentino di Scienze Naturali situata nei pressi dell’aeroporto di Mattarello alla periferia sud della città, ideale punto di partenza per far “decollare” i visitatori dall’inebriante avventura del volo alla profondità dello spazio cosmico.
L’Astronomia, come poche altre scienze riesce ad esercitare un grande fascino sul pubblico, perché può essere avvicinata anche dai non addetti, che ne comprendono i concetti fondamentali senza la necessità di una solida preparazione fisica e matematica, grazie alla ricchezza di stimoli ed immediati esempi che la caratterizzano. Questa emozionante mostra interattiva si propone di accompagnare il pubblico giovane e adulto in un affascinante viaggio alla scoperta di stelle e pianeti, coinvolgendo il visitatore in un curioso e divertente approccio multisensoriale reso possibile da avvincenti installazioni interattive.
La mostra si apre con un’area attrezzata con esperimenti che permettono di comprendere e di sperimentare “con mano” alcuni fenomeni astronomici. Tre sezioni affrontano ampi temi come il sistema solare, le stelle, la scienza nello spazio. Per capire quanto siamo “piccoli” nell’universo, un sistema solare in miniatura evidenzia le dimensioni relative del nostro sole e dei pianeti; lì accanto un modello terrasole mostra con immediatezza l’origine delle stagioni e la loro importanza per la vita terrestre.
Pedalare tra i pianeti diventa possibile grazie ad una particolarissima cyclette, mentre con una futuristica cabina telefonica possiamo fare una chiamata interplanetaria nientemeno che con un amico sulla luna! Possiamo anche guardare la nostra immagine riflessa in uno specchio posto sul nostro satellite naturale, scoprendo che essa si muove in ritardo…
Al termine del percorso espositivo troviamo la riproduzione di alcuni esperimenti che gli astronauti compiono a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Con i volteggi e le acrobazie a bordo del Gyrobic tutti possono sperimentare le curiose sensazioni di un astronauta in missione al di fuori dell’atmosfera terrestre. Trovano inoltre risposta le molte curiosità che riguardano la vita quotidiana dei navigatori dello spazio: cosa mangiano, come lavorano, come dormono… e tanto altro ancora.


"Avevano il cielo lassù, costellato di stelle,
e stavamo distesi a guardarle e a discutere
se erano state create o si erano fatte per caso"
Mark Twain,
Huckleberry Finn


La collaborazione scientifica del Dipartimento di Fisica
di Stefano Oss
Si potrebbe dire che la Scienza esce dai laboratori inaccessibili dei centri di ricerca quando si visita un museo. Nonostante questa parola possa evocare immagini “imbalsamate” del mondo, la realtà di oggi è ben diversa ed accattivante: si va al museo per conoscere, capire, vivere la scienza non più e solamente come riserva di caccia degli scienziati, ma come linguaggio ed espressione del quotidiano, di ciò che costantemente ci circonda e ci rende parte di un universo fisico complesso ed affascinante. Per rendere possibile un simile cambiamento, le istituzioni museale ed universitaria tridentine si stanno adoperando in una nuova iniziativa di esplorazione scientifica dedicata, questa volta, ai misteri ed alle meraviglie dell’astronomia. Un’iniziativa che riprende, nel progetto ispiratore, precedenti collaborazioni di successo (Sperimentiamo!, Energia 2001) che hanno visto fondersi competenze di operatori del Museo e dell’Università, in particolare del Dipartimento di Fisica. Una fusione che si è rivelata essenziale ed efficace nella definizione di servizi al cittadino bene calibrati sui fronti di una divulgazione e comunicazione attenta, corretta e attuale della scienza dei nostri tempi.
Tempi carichi di aspettative per una ridefinizione dei rapporti generali fra i centri della cultura e dell’educazione che comprendono necessariamente le scuole di ogni ordine e grado. Con una speciale, quasi ansiosa attenzione alla possibilità di vedere Trento sede di un centro della scienza di livello europeo.
Un progetto ambizioso, che potrebbe essere realizzato un giorno conferendo alla nostra città una valenza assolutamente nuova e prestigiosa nel teatro del rinnovamento dell’espressione scientifica, anche grazie a progetti di cooperazione su temi specifici quale la mostra sull’astronomia.
Gli ambienti museali così rinnovati sono anche terreno naturale di addestramento e crescita professionale di insegnanti di materie scientifiche. Secondo i nuovi paradigmi della formazione al mestiere di educatore, tali insegnanti non possono trascurare e sottovalutare gli stimoli che gli alunni del terzo millennio continuamente ricevono dalle tecnologie che li circondano. Gli insegnanti devono riuscire a porsi come figure di riferimento anche extrascolastico quando si tratta di aiutare gli studenti a tenere il passo con una corretta e aggiornata informazione scientifica. La Scuola di Specializzazione all’Insegnamento Secondario dell’Università di Trento nei primi tre anni di vita si è ispirata anche a queste nuove esigenze e le iniziative coordinate con il Museo hanno dimostrato di fornire un solido, insostituibile supporto alle modalità di formazione degli insegnanti.

Christian Lavarian (a destra nella foto) è collaboratore del Museo Tridentino di Scienze Naturali, dove coordina le iniziative legate all’astronomia. È uno dei curatori della mostra Destinazione Stelle. Appassionato da sempre alla scienza del cielo, ama tutto ciò che è astronomia.

Stefano Oss (a sinistra nella foto) è professore associato di struttura della materia presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Trento e responsabile dell’area fisica alla Scuola di Specializzazione all’Insegnamento Secondario dell’ateneo. Svolge attività di ricerca in spettroscopia molecolare teorica.

 

 


Destinazione stelle.
Scopriamo il mondo dell’astronomia


20 febbraio - 30 giugno 2002
Museo G. Caproni - aeronautica, scienza e
innovazione - Trento, via Lidorno 3
In occasione del 25 ° anniversario di fondazione dell’Associazione Astrofili Trentini

Enti organizzatori:
Museo Tridentino di Scienze Naturali, Associazione Astrofili Trentini, Dipartimento di Fisica - Università di Trento

Orario:
dal martedì al venerdì: 9.00-13.00/14.00-17.00
sabato e domenica: 10.00-13.00/14.00-18.00
giorno di chiusura: lunedì

Informazioni:
Tel. 0461 944 888, fax 0461 944900
e-mail: caproni@mtsn.tn.it, www.mtsn.tn.it

Il Museo G. Caproni non presenta barriere architettoniche