Fare
rete:
economisti,
sociologi, giuristi e politologi a confronto in un convegno
di Fabrizio Cafaggi
I sistemi di cooperazione tra soggetti pubblici e quelli tra imprese sono al
centro di una riflessione interdisciplinare che ha avuto un significativo momento di scambio nel convegno “Il governo
delle reti”, enutosi alla Facoltà di Economia di Trento il 22 marzo scorso. Giuristi, economisti, sociologi e politologi hanno confrontato diverse prospettive teoriche, interrogandosi sull’impiego delle reti in diversi settori dell’esperienza. Molti degli interventi hanno fatto riferimento all’Europa ed ai processi di ridefinizione della governance alla luce del libro bianco (Ziller-Toniatti in particolare).
La
distribuzione dei poteri tra centro e periferia riguarda in particolare il sistema di agenzie europee ed il controllo sui
sistemi bancari e finanziari dove la creazione di un equilibrio tra
coordinamento e centralizzazione costituisce un obiettivo particolarmente complesso (Vella e Belli).
Il convegno (in particolare la relazione di Sabel) ha messo in luce percorsi paralleli caratterizzanti i rapporti tra soggetti pubblici e privati ma anche significative differenze. Nell’ambito pubblico lo sviluppo della
cooperazione viene stimolato da processi di decentramento delle competenze dal centro alla periferia, sia dall’Europa agli stati nazionali che da questi alle
regioni.
La cooperazione nelle diverse forme associative costituisce dunque una risposta all’esigenza di
coordinamento delle politiche che il decentramento delle competenze porta con sé.
Spesso il coordinamento costituisce anche uno strumento per attenuare possibili processi competitivi per l’allocazione delle risorse pubbliche.
Sul versante privato si riscontrano fenomeni analoghi. Il sistema di rete nel settore privato, in particolare quello delle imprese, cerca di coniugare due esigenze apparentemente
contrastanti: la cooperazione e la competizione.
Il coordinamento tra imprese costituisce una risposta efficace ad
esigenze di decentramento produttivo ma in taluni casi rappresenta un modulo
attraverso cui piccole imprese coordinano le proprie attività per
rispondere all’esigenza di creare economie nell’impiego dei fattori produttivi. I distretti
industriali hanno costituito oggetto privilegiato di riflessione (Signorini) rivelando
potenzialità inespresse. È emersa l’esigenza di un maggiore
approfondimento dei diversi modelli, con particolare riferimento ai diversi strumenti giuridici impiegati per realizzare la
cooperazione (Cafaggi).
Il convegno ha costituito il momento d’avvio di una ricerca che l’Università di Trento
insieme all’Istituto Universitario Europeo ed alla Columbia University svolgeranno nei prossimi anni sul tema del
governo delle reti. Un prossimo incontro sul tema delle reti di impresa è
previsto per l’autunno 2002. Nella
foto: a destra Roberto Toniatti
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