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  cooperazione internazionale  

Dalla Germania a Trento con la doppia laurea: esperienza di Dana e Christiane
di Marinella Daidone

Dana Schulz e Christiane Romeo sono due studentesse, rispettivamente dell’Università di Freiberg e dell’Università di Dresda, che si trovano a Trento per seguire dei corsi nell’ambito del programma di doppia laurea, un titolo di studio valido sia in Italia che in Germania. Entrambe sono iscritte al corso di laurea di Economia e Commercio del vecchio ordinamento. Dana è a Trento da un anno e mezzo e attualmente sta lavorando alla tesi, mentre Christiane è arrivata lo scorso ottobre e sta frequentando i corsi previsti. Tutte e due hanno dichiarato di trovarsi molto bene all’università di Trento anche se il modo di studiare è diverso rispetto a quello tedesco: “qui per prepararsi ci si basa più sui libri che non sulle lezioni del docente, ma questo non è un aspetto generale, varia a seconda del professore.” Un aspetto positivo è inoltre il minor affollamento dei corsi: “da noi ci sono tantissimi studenti,” dice Christiane,“abbiamo aule con trecento o anche cinquecento persone, quindi avere un contatto diretto con i docenti diventa più difficile”. Nessuna delle due ha incontrato problemi particolari nel sostenere gli esami e parlano correntemente l’italiano, come precisa Dana “abbiamo studiato la lingua in Germania; naturalmente la permanenza a Trento ti permette di fare pratica, occorre però un po’ di impegno personale, è importante parlare con gli studenti italiani. Ormai anche fra noi, che siamo entrambe tedesche, ci troviamo spesso a parlare in italiano senza accorgercene”.
Dana e Christiane abitano nella “palazzina del Doss Trento”, una residenza dell’Opera Universitaria che trovano molto accogliente, ma quello che le entusiasma di questa esperienza è il fatto di essere a contatto con persone di culture diverse: “io abito con una studentessa greca, una inglese e due italiane, ci troviamo bene insieme e questo mix di culture mi pace molto” precisa Dana. Inoltre, aggiunge Christiane “Trento è davvero una bella città, e il Trentino offre tantissime possibilità con le sue montagne, che io amo molto, e i laghi. Ogni tanto sento un po’ la nostalgia di Dresda: è una città più grande e offre, soprattutto la sera, più opportunità per incontrarsi e divertirsi.”
Oltre a seguire i corsi, Dana e Christiane hanno collaborato con la Divisione cooperazione internazionale dell’ateneo per promuovere il programma di doppia laurea: per due settimane hanno lavorato alcune ore al giorno in uno stand allestito presso la Facoltà di Economia, distribuendo opuscoli, fornendo informazioni e parlando della loro esperienza ai “colleghi” italiani. Ma quali sono gli aspetti più importanti e le opportunità offerte dalla doppia laurea? Dana e Christiane non hanno dubbi, prima di tutto è l’esperienza di studiare in due diverse università: “vivere in un altro ambiente culturale apre gli orizzonti, ti dà la possibilità di conoscere persone diverse e ti abitua alla tolleranza”. Inoltre, non meno importante, ottenere una laurea valida in due stati offre prospettive di lavoro interessanti; a Christiane piacerebbe lavorare per un’impresa italo-tedesca o comunque trovare una professione che le permetta di rimanere in contatto con entrambe queste realtà. Dana sta preparando la tesi e sta già imparando a confrontarsi con il mondo del lavoro delle due nazioni: “la mia tesi mette a confronto alcuni aspetti del sistema bancario italiano e tedesco, adesso sto facendo uno stage alla CARITRO di Trento, poi farò un tirocinio in una banca tedesca in modo da avere una visione globale.”
Scegliere la doppia laurea è senz’altro impegnativo, perché, come precisa Christiane, “a nessuno viene regalato niente”, ma è un’esperienza che arricchisce dal punto di vista umano e allo stesso tempo rappresenta un eccellente passaporto per il futuro professionale.

Nelle foto: da sinistra: Luciano Pilati, Christiane Romeo e Dana Schulz. In basso a sinistra: un gruppo di studenti della doppia laurea

 


L’adeguamento della doppia laurea alla riforma
Intervista di Marinella Daidone a Luciano Pilati

Gli accordi di doppia laurea attualmente in vigore riguardano alcune università tedesche, austriache e spagnole. Sono però in dirittura d’arrivo nuovi progetti per ampliare l’adesione anche ad atenei di lingua francese. 
Abbiamo sentito Luciano Pilati, delegato per il programma doppia laurea della Facoltà di Economia dell’ateneo, per sapere quali novità sono previste con l’entrata in vigore del nuovo ordinamento didattico conseguente alla riforma universitaria.

Professor Pilati, il nuovo ordinamento didattico, ci allontana o ci avvicina alle altre università europee?
Con la riforma dell’ordinamento degli studi e l’introduzione della laurea specialistica abbiamo un po’ scompaginato la struttura degli accordi di doppia laurea. Alla base del programma c’era, infatti, una durata quadriennale dei corsi di laurea comune a tutti gli atenei; apparentemente con il nuovo ordinamento non ci siamo avvicinati alle altre università europee ma allontanati perché, se si esclude l’Inghilterra, non troviamo titoli assimilabili alla nostra laurea (di primo livello) di durata triennale. Tuttavia, se nell’immediato si avverte una divergenza e qualche problema di ristrutturazione, per il medio periodo si profila una reale convergenza verso un sistema universitario europeo in quanto le università partner si apprestano ad introdurre un titolo - Bachelor - di durata triennale ed equivalente alla nostra laurea di primo livello.

Cosa si sta facendo per mettere la doppia laurea in linea con la riforma universitaria?
La commissione bilaterale istituita per dare concretezza al programma doppia laurea sotto il profilo della didattica e dell’organizzazione ha già elaborato lo schema del nuovo accordo in funzione della laurea triennale e della laurea specialistica. In particolare, per quanto riguarda la Facoltà di Economia, abbiamo già stipulato con le università partner, ossia Freiberg, Dresda e Brema, dei protocolli per consentire agli studenti tedeschi che vengono in Italia di ottenere anche la laurea specialistica, mentre per i nostri studenti rimane ferma la possibilità di conseguire all’estero il “Diplom”.
I nostri studenti, dopo aver conseguito a Trento la laurea di primo livello, passeranno tre semestri in Germania al fine di conseguire il “Diplom”. Rientreranno poi in Italia per raccogliere i crediti rimanenti e concludere il percorso formativo della laurea specialistica.
Per quanto riguarda le università tedesche, dai colloqui con i responsabili del programma è emerso un forte interesse nei confronti della laurea specialistica. In questa prospettiva, gli studenti delle università partner dovranno prima raccogliere in Germania un numero di crediti sufficienti per ottenere un titolo equivalente alla nostra laurea triennale. Poi, nel quarto e quinto anno, seguiranno delle attività formative in Italia onde conseguire la laurea specialistica.
La nuova regolamentazione dunque non scalfisce ma, all’opposto, può rafforzare le potenzialità del programma doppia laurea in economia.