Procedure contabili
e controllo di gestione
L’esperienza pilota realizzata dall’ateneo di Trento
di Giovanna Bossi e Giuseppe Catalano Le profonde trasformazioni
che hanno caratterizzato il sistema universitario nell’ultimo decennio
hanno evidenziato limiti di alcune sue modalità organizzative e gestionali e, dunque,
l’opportunità di avviare una riflessione sulle riforme necessarie per rispondere al nuovo quadro
normativo ed istituzionale.
Punto di partenza di questa riflessione è l’analisi delle trasformazioni del
sistema universitario a seguito della riforma dell’offerta didattica, del sistema
di finanziamento e dei vincoli esogeni cui è sottoposto. Il nuovo sistema
di finanziamento, in particolare, introducendo un meccanismo di distribuzione dei finanziamenti statali
fondato sulla competizione amministrata, che lascia agli atenei autonomia
nell’utilizzo delle risorse ricevute e tende a responsabilizzarli sui risultati
raggiunti, ha profondamente modificato le esigenze informative degli atenei e di quelle degli attori esterni,
in primo luogo le istituzioni ministe riali, che in modi diversi si interfacciano
con il sistema universitario.
A livello di ateneo si è evidenziata la necessità di considerare con più attenzione
gli aspetti di ordine economico della gestione, sottovalutati dal sistema di contabilità finanziaria, tradizionalmente
utilizzato negli enti pubblici, al fine di ottenere informazioni utili a valutazioni di efficienza
ed economicità nell’uso delle risorse. È chiaro che l’informazione economica
deve essere considerata un elemento che rafforza la capacità dell’ateneo
di programmare le proprie decisioni, di valutarne gli effetti e di raggiungere
i propri obiettivi.
Anche a livello centrale sono emerse nuove esigenze informative, allo scopo
di gestire la competizione, attraverso nuovi strumenti di valutazione, e di consentire l’analisi della spesa finale
delle università ed il consolidamento dei conti del settore, anche attraverso
la definizione di uno schema omogeneo di rendicontazione del conto consuntivo dei diversi atenei.
Da queste riflessioni è nato nel 2000 il progetto di ricerca “Le procedure
contabili e il controllo di gestione nelle università italiane”, che il
Ministero ha affidato al Dipartimento di Sistemi di produzione ed economia dell’azienda
del Politecnico di Torino e che si pone come obiettivo finale quello di arrivare
alla proposta di principi e procedure omogenee che consentano l’adozione del sistema
di contabilità economico-patrimoniale, partendo dall’analisi dell’esperienza
di quegli atenei che hanno già innovato la propria gestione contabile.
È attualmente in corso di pubblicazione il volume Verso il controllo di gestione
nelle università. Aspetti metodologici ed esperienze applicative, curato da Mario Calderini e Giuseppe
Catalano, che rappresenta una sintesi di quanto è stato fatto finora in termini
di riflessione teorica e di sperimentazione operativa. Oltre ad analisi ed
approfondimenti di carattere metodologico sugli aspetti più innovativi della
gestione degli atenei, tipologie di controllo, dinamiche di programmazione
e valutazione, procedure contabili, il libro si propone di descrivere le esperienze
di quelle università che hanno già introdotto queste innovazioni organizzative.
In questo contesto assumono naturalmente un’importanza fondamentale occasioni di approfondimento e confronto
come quella che si è presentata durante il seminario organizzato dall’Università
degli Studi di Trento l’11 ottobre scorso nell’ambito delle iniziative
promosse dal Comitato guida del progetto di ricerca. In quest’occasione
l’Ateneo ha presentato la sua innovativa esperienza relativa all’introduzione
di un sistema di contabilità di tipo economico- patrimoniale, in correlazione
con un adeguato sistema di budgeting e controllo di gestione.
L’Università degli Studi di Trento è stata una delle prime tra gli atenei statali,
a sviluppare la consapevolezza dell’opportunità di apportare correttivi ai
sistemi di governance d’ateneo, promuovendo l’adozione di strumenti e
logiche contabili e di controllo che consentano di superare i sistemi basati unicamente
sul concetto di spesa e una revisione dei ruoli e dei compiti degli organi istituzionali
in accordo con i principi di delega delle responsabilità e valutazione a consuntivo
dei risultati. Un’importanza decisiva è stata attribuita alla necessità di far sì
che tutti coloro che operano nell’ateneo fossero pienamente consapevoli del cambiamento
in atto e attivamente coinvolti in esso.
Nel corso del seminario, iniziato con un intervento della dottoressa Novella
Coppa De Donno del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
il gruppo di lavoro, coordinato dall’ingegner Luciano Miotto, ha presentato
ai direttori amministrativi, ai dirigenti e al personale amministrativo di
diverse università - erano presenti l’Università di Bologna, l’Università di
Camerino, l’Università Cattolica di Milano, l’Università Commerciale Luigi
Bocconi di Milano, il Politecnico di Torino e l’Università di Torino - la propria
esperienza che costituisce in questo momento un importante punto di riferimento nell’innovazione delle procedure
amministrative e contabili.
Giovanna
Bossi è dottoranda in Studi economici europei presso l’Università di
Torino. Lavora al Dipartimento di Sistemi ed economia dell’azienda del
Politecnico di Torino sul progetto "Le procedure contabili e il
controllo di gestione nelle università italiane".
Giuseppe Catalano è professore di Economia dei servizi presso il
Politecnico di Torino, nonché membro del Comitato Nazionale per la
Valutazione del Sistema Universitario.
A lato: il Rapporto Annuale dell’Università di
Trento, anno 2001.
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