I benefici di una formazione
internazionale
Intervista di Laura Paternoster a
Eberhard Schaich
Lo scorso 29 novembre è stato sottoscritto
a Trento l’accordo per l’attivazione di un percorso di doppia laurea con l’ateneo
tedesco di Tübingen per il biennio specialistico in Fisica. In quella occasione
abbiamo rivolto alcune domande al professor Eberhard Schaich, rettore dell’Università di Tübingen.
Professor
Schaich, siamo finalmente giunti alla sottoscrizione dell’accordo di doppia
laurea in Fisica tra l’Università di Trento e la Eberhard-Karls- Universität Tübingen. Quali
sono secondo Lei i vantaggi che derivano da questo percorso di studi congiunto?
A mio giudizio il vantaggio fondamentale che si può trarre dal percorso di
studi congiunto di doppia laurea risiede nel fatto che gli studenti in Fisica
possono ricevere una formazione universitaria completa, senza alcuno “sconto”. Oltre a ciò però hanno anche
la possibilità di imparare molto bene una lingua straniera europea, dovendo rimanere all’estero per un
periodo piuttosto lungo. Infine riescono a conoscere a fondo una differente
cultura e a vivere in una società diversa. Si tratta quindi di qualcosa di molto
innovativo, che dà degli alti benefici formativi. Proprio di simili figure professionali,
del resto, avrà in futuro sempre più bisogno il mercato del lavoro europeo.
Nel Suo discorso durante la
cerimonia di sottoscrizione dell’accordo Lei ha ricordato come le Università di
Tübingen e di Trento siano legate dal comune obiettivo di internazionalizzare i propri
corsi di studio. Oltre a questo aspetto, quali altre motivazioni hanno fatto sì che i due atenei
diventassero partner in un accordo di doppia laurea?
L’Università di Trento, che è un’Università giovane, e l’Universität Tübingen,
la cui fondazione risale invece al XV secolo, hanno stretto da molto tempo
relazioni molto intense di collaborazione, sia nel campo della didattica, sia in
quello della ricerca. Le collaborazioni riguardano vari settori disciplinari e mi
permetto di dire che tra i due atenei esiste quasi un legame affettivo, di profondo
rispetto reciproco.
Quali sono le prospettive future
per questo nuovo Programma?
Spero innanzitutto che riusciremo a coinvolgere nella partecipazione al Programma
un numero alto di studenti in Fisica e che quindi molti laureati possano
ottenere un doppio titolo.
In secondo luogo anche grazie al Programma doppia laurea credo che sarà
possibile sviluppare e intensificare le collaborazioni di didattica e di ricerca
di cui ho appena parlato, ma anche crearne di nuove.
Mi auguro, inoltre, che la sottoscrizione dell’accordo di oggi non rimanga l’unica;
infatti, nei prossimi mesi inizieremo a lavorare per far sì che possano essere
attivati altri Programmi di doppia laurea tra i nostri due atenei.
Foto a destra:
Eberhard Schaich;
sotto: città di Tubingen
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