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Una ragione ospitale
Recensione al volume
I filosofi e la città
di Maria Luisa Martini

Fresco di stampa, il volume I filosofi e la città raccoglie i contributi di studio e riflessione emersi nell’ambito delle iniziative progettate presso la Facoltà di Lettere dell’ateneo trentino nell’anno accademico 2000/2001, in vista dell’insediamento del nuovo corso di laurea in Filosofia.
Edito nella collana “Labirinti” dell’Editrice Università degli studi di Trento, il testo mette a disposizione la documentazione completa non solo delle lezioni universitarie, ma anche dei seminari, delle conferenze pubbliche, degli articoli a stampa e dei materiali di lavoro in cui si è espressa l’iniziativa.
La pluralità delle voci, che trovano nel volume una sistemazione organica e coerente, dimostra l’ampiezza della partecipazione e il diffuso sostegno a un progetto che non è stato contenuto entro i confini del mondo accademico, ma ha coinvolto l’intera città, nella consapevolezza di quanto sia vitale per il territorio un rapporto di dialogo con i luoghi della ricerca e dell’alta formazione.
Scorrendo le diverse sezioni che compongono il volume, emerge con evidenza la volontà espressa dalla Facoltà di dar vita a un indirizzo di studi capace di conservare il patrimonio di pensiero più alto della nostra tradizione, e nel contempo di aprirsi allo studio della realtà presente, per riflettere sulle nuove sfide che il mondo contemporaneo rivolge al pensiero.
È evidente come questa volontà, interagendo con le componenti più attente della società civile, abbia trovato interlocutori capaci di accogliere e rilanciare l’invito, aprendo così un percorso di collaborazione e di dialogo duraturi.
L’Assessorato alla Cultura di Trento, il Museo Storico in Trento, l’Istituto regionale di studi e ricerca sociale di Trento, i dipartimenti universitari di Scienze umane e sociali, e di Scienze filologiche e storiche, hanno dato origine e sostenuto variamente l’iniziativa.
Lungo le tre sezioni del volume l’unità d’intenti tra l’Università, gli enti locali e la cittadinanza, si mostra particolarmente nel ciclo di incontri pubblici tenuti nella primavera 2001 a Palazzo Geremia, sede della Municipalità di Trento. La riflessione su alcuni grandi temi della cultura contemporanea, presenti nel ciclo e soprattutto l’immagine di sé che l’uomo ha elaborato nel corso del Novecento, fanno da base al rischiaramento dell’identità individuale, oggi in tensione con una più vasta appartenenza collettiva e storico-sociale.
La seconda sezione del volume contamina questa riflessione con i materiali di un ciclo di lezioni seminariali sul tema: “Diritto, morale, antropologia”. Organizzato con la partecipazione di diverse Facoltà dell’ateneo trentino (accanto a Lettere sono presenti anche Sociologia ed Economia), questi materiali permettono di estendere l’indagine ad un serrato confronto interdisciplinare e a pieno campo degli argomenti affrontati. Per la parte più propriamente filosofica, sono stati esplorati alcuni concetti-chiave dell’etica e della filosofia del diritto, in riferimento ai principi che, secondo la tradizione del pensiero classico tedesco (e segnatamente in Kant ed Hegel), fondano il legame tra l’individuo e la sul lavoro comunità.
Il problema del rapporto con la tradizione, non solo come conoscenza storica, ma soprattutto come momento costitutivo dell’identità culturale e politica, in riferimento alle specificità locali e nazionali, ha costituito la chiave per estendere la riflessione iniziata a Palazzo Geremia ad una più vasta sequenza di lezioni e seminari, i cui materiali di lavoro hanno trovato spazio nella terza sezione del volume. Il fuoco d’attenzione non poteva non essere rappresentato dalla tensione che oggi si è venuta a creare tra l’identità e il senso di appartenenza storicamente fondati e le forme della globalizzazione culturale contemporanea. Completa il volume un’Appendice dove sono riportati gli articoli di informazione e le recensioni pubblicati dalla stampa locale: si possono ricostruire così i tratti di quella sorta di ragionamento collettivo sui valori etici e civili a cui l’iniziativa nel suo insieme ha saputo dar vita.