Il progetto Europa-Canada
Lo studio dei fenomeni culturali in un contesto multietnico
di Oriana Palusci
Il progetto Europa-Canada, dal titolo Cultural
production in an international environment, si inserisce in quel
processo di internazionalizzazione che sta caratterizzando in modo
sempre maggiore l'ateneo trentino. Esso si propone di approfondire
l'analisi teorica e pragmatica dei fenomeni culturali in un contesto
internazionale e multietnico: nasce infatti dalla convergenza di
prospettive di ricerca di tre partner europei - l'Humanities Polytechnic
(Humak) finlandese, la nederlandese Hogeschool di Rotterdam,
l'Università di Trento - e di tre partner canadesi - l'Università
francofona du Québec à Montréal, (UQAM) e due Università anglofone
dell'Ontario, la York University (Toronto) e la Nippising University (North
Bay).
Il progetto si sviluppa nell'arco di un triennio (ottobre 2001 -
dicembre 2004), con uno scambio trasversale di studenti, docenti e
personale amministrativo. Nel secondo semestre dell'anno accademico in
corso, quattro studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia
dell'Università di Trento saranno infatti ospiti di UQUAM, a Montréal,
mentre per il prossimo anno cinque borse sono state messe a disposizione
per altrettanti programmi di studio da svolgersi presso la Nippising
University, la York University e UQUAM. Attualmente Trento ospita una MA
student proveniente da Montreal e ne attende altri tre per il
secondo semestre dell'anno accademico in corso.
In ottobre la professoressa Céline Poisson di UQUAM, responsabile
canadese del progetto, ha visitato l'Università di Trento, incontrando
in più occasioni gli studenti interessati, presentando i contenuti
accademici e chiarendo gli aspetti tecnici dell'iniziativa.
Nel corso del primo anno del progetto, consistenti sforzi sono stati
indirizzati alla parte organizzativa e gestionale, grazie a una serie di
incontri dei responsabili di ogni unità. Questi incontri sono avvenuti
a Münster nel dicembre 2001, a Helsinki nel marzo 2002, a Montréal nel
maggio del 2002: in tali occasioni si è messo a punto il lungo lavoro
organizzativo che, per la sede trentina, è soprattutto il risultato
della collaborazione intensa e fattiva che si è sviluppata tra Oriana
Palusci, docente di Lingua Inglese, e la dottoressa Marcella Orrù,
della Divisione Cooperazione e Mobilità Internazionale.
Vista la distanza tra le diverse sedi e la necessità di garantire
qualità e stabilità dei collegamenti, si è fatto ricorso all'impiego
di sofisticate strumentazioni telematiche come il sistema di
videoconferenza su rete di tipo commutato con il Multi Point
International Center a Rimouski (Québec). Tutte le sessioni
preparatorie in videoconferenza con gli altri partner si sono tenute
nella Videoconferenze Room della Facoltà di Lettere allestita nello
Studio Video del Centro Tecnologie Multimediali Presidio ITM, diretto
dal dottor Stefano Bernardini. Senza la preziosa collaborazione da parte
di Stefano Bernardini non si sarebbe potuto procedere nella messa in
opera dell'interfaccia tecnologia/didattica.
Obiettivo principale del progetto è la creazione di un modulo comune (common
module) attivato contemporaneamente da ciascuna delle sei
università partecipanti, la cui frequenza fornirà agli studenti 10
crediti ECTS. In pratica, l'argomento e il settore d'indagine scelti da
ogni sede andranno a formare i tasselli di un unico corso di
insegnamento nell'anno accademico 2002-2003, da reiterare l'anno
successivo, al fine di analizzare i processi di trasmissione, le
modalità e le strategie delle diverse tradizioni culturali. Lo sguardo
internazionale e interculturale intende attribuire rilevanza primaria
alle realtà locali, considerate nella loro peculiarità, tra le altre,
il bilinguismo nel contesto della regione Trentino Alto Adige, in
Italia, del Québec, nell'ambito del Canada, delle culture delle First
Nations canadesi. La lingua del progetto transatlantico è
l'inglese, che servirà da veicolo privilegiato nella trasmissione di
realtà linguistiche e culturali così diverse tra loro.
L'argomento specifico attivato nell'ateneo trentino, incluso nel
programma di Lingua inglese III all'interno del corso di laurea in
Mediazione linguistica per le imprese e il turismo, si articola in 40
ore di lezioni, tenute da Oriana Palusci, e nel lavoro di gruppo degli
studenti di Trento e delle altre università coinvolte. Sfruttando la
rete distributiva A/V presente nella Facoltà di Lettere e Filosofia,
gli studenti parteciperanno direttamente alle lezioni in videoconferenza
dalla loro aula e si avvarranno per tutta la lunghezza del progetto del
programma informatico di webCT, gestito dalla Nippising University.
Così l'aula destinata alle lezioni presso l'Università di Trento si
espanderà virtualmente fino ad includere sedi europee e nordamericane
in modo da mettere a confronto linguaggi e metodologie didattiche. Gli
studenti trentini, ospitati a Montreal nel febbraio 2003, hanno preso
parte attiva al progetto, nella prospettiva "rovesciata" di
chi osserva le proprie esperienze al di là dell'Atlantico.
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